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UNA RELIGIONE VALE L'ALTRA ? (ultima parte)

Conclusione sul tema: "LE RELIGIONI"

IL CRISTIANESIMO

E’ UNA DELLE TANTE RELIGIONI ?

 

UNA RELIGIONE VALE L’ALTRA ?

 


La religione ha sempre costituito un elemento fondamentale nella cultura dei popoli. 

Il mistero del cosmo, la ricerca della spiegazione della presenza dell’uomo sulla terra, del significato della vita, del dolore  e della morte, del dopo morte, hanno sempre spinto l’umanità a tendere verso qualcosa, verso qualcuno, posto al di là della realtà visibile, che dia senso alla vita dell’uomo.

Al di là delle forme diverse in cui la religione si è manifestata  a seconda dell’ambiente culturale, dei condizionamenti naturali e storici, quest’ansia di Assoluto, di una presenza misteriosa al di là dell’uomo, costituisce l’essenza di ogni esperienza religiosa.

Per questo non si può conoscere la storia dell’uomo senza conoscere le varie risposte che gli uomini hanno dato agli interrogativi dell’esistenza e, non è possibile avvicinarci alle religioni senza scorgere in esse un piano divino di salvezza.

Certamente non tutte le risposte sono equivalenti o concordano sui punti fondamentali, ma sono le risposte che hanno permesso a milioni di uomini di vivere, di agire, di accettare la sofferenza e perfino la morte.

Se studiamo le religioni ci accorgiamo che l’una non vale l’altra: vi sono delle differenze a livello di verità, di valori di pratiche.

Per esempio, la tradizione giudaico-cristiana-islamica concepisce il mondo e la vita dell’uomo in maniera positiva: l’uomo è chiamato a collaborare con il suo creatore e la redenzione avviene nel mondo.

La tradizione induistico-buddhista concepisce invece il mondo in maniera prevalentemente negativa. La realtà umana è vista come sofferenza, illusione , apparenza e la redenzione dell’uomo avviene fuggendo dal mondo.

E’ naturale chiedersi, a questo punto,

il cristianesimo è una delle tante religioni del mondo o è il compimento delle stesse?

Cristo è uno dei grandi profeti dell’umanità o “ l’unico in cui si trova la salvezza” (At 4,12)?

E’ vero che il pluralismo e l’eterogeneità delle culture e delle religioni fanno parte del patrimonio dell’umanità; è vero che la Verità., come afferma il Concilio, è diffusa in tutte le religioni, ma questo non significa che tutte la possiedono in egual misura e che non sia possibile trovare un criterio di valore.

Il criterio di valore è il rispetto globale della persona umana e il modo di concepire il sacro. Una religione che predica la violenza, che annulla la personalità dei propri adepti, che sancisce la divisione in caste, che lapida le adultere o non si cura dei poveri… è difettosa e inadeguata, e non si può mettere sullo stesso piano di un’altra che predica il rispetto e la dignità di ogni uomo e favorisce la crescita globale dell’individuo e della società.

Ma senza entrare in un discorso strettamente teologico, c’è un aspetto che rende il cristianesimo unico tra le religioni: la figura di Gesù Cristo e il suo messaggio.

Cristo non si presenta come un maestro di religione, come un riformatore sociale, ma come uno che ha autorità di per sé, che parla a nome proprio. E il suo messaggio  proclama la dignità di ogni persona, chiede la non-violenza come stile di vita, parla di fratellanza e di uguaglianza in Dio, considera beati i poveri e i miseri, proclama la vittoria sulla morte.Tale annuncio supera le barriere razziali, culturali, nazionali e anche quella della struttura religiosa, rivolgendosi direttamente a tutti gli uomini di buona volontà. Cristo ha superato gli stretti confini della religione per parlare direttamente al cuore dell’uomo e invitarlo alla conversione. “Cristo appartiene a tutti” diceva Gandhi.

Se poi ci poniamo nell’ottica della fede, lo specifico del cristianesimo sta proprio nella figura di Gesù in quanto figlio di Dio:

Dio che si è fatto uomo.

Con Cristo è Dio stesso che si rivela agli uomini, che si fa uomo che si “sporca le mani” con le vicende di tutti i giorni, incarnandosi nella storia. Dio non è al di là ma nello stesso mondo  e non si può dimenticare l’uomo o fuggire il mondo per amare Dio. Bisogna impegnarsi nel mondo e amare l’uomo.

Dio e l’uomo si incontrano in Cristo e l’amore di Dio e l’amore per l’uomo saranno un'unica cosa.

Non è un Dio totalmente altro, Essenza perfetta, Motore Immobile, ma diventa l’uomo bisognoso, lo straniero, il rifiutato… 

In nessun’altra religione Dio e l’uomo sono uniti così saldamente e strettamente.

 

Il centro del cristianesimo non è un testo ma Cristo e l’amore di Dio per l’uomo. Se per le religioni orientali l’accento è posto sul cammino di purificazione interiore, per il cristiano è essenziale il rapporto personale con Cristo, rapporto che trova nella Chiesa il suo aspetto sacramentale. Se nelle religioni è l’uomo che va alla ricerca di Dio, nel cristianesimo è Dio che si mette alla ricerca dell’uomo.

Alla luce di tutto ciò con rispetto e senza imporre nulla alla coscienza dei propri fratelli, il cristiano è chiamato a proporre la salvezza in Cristo, perché la verità evangelica “lungi dall’essere un attentato alla libertà religiosa, è un omaggio a questa libertà, alla quale è offerta la scelta di una via che gli stessi non credenti stimano nobile ed esaltante” (Paolo VI). E lo stesso papa, nell’Enciclica “Evangelii Nuntiandi” dice: “Gli uomini potranno salvarsi anche per altri sentieri, grazie alla misericordia di Dio, benché noi non annunciamo loro il Vangelo; ma potremo salvarci se, per negligenza, per paura o per vergogna, o in conseguenza di idee false, trascuriamo di annunziarlo?”.

 

Grazie a PAOLA MASSI per la chiarezza espositiva e per averci aiutati a capire meglio.

 

Con la conclusione di Paola si chiude questo breve ciclo dedicato alle religioni che noi della Fondazione incontriamo nei Paesi dove cerchiamo di essere utili; la nostra speranza è quella di avere contribuito nel fare chiarezza tra le mille sfaccettature, le manifestazioni divine e i vari concetti di purificazione ... insomma , speriamo che si possa capire meglio il comportamento relazionandolo alla religione professata.

 

Mario Manzolini