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In missione con noi...


 

Un aiuto per Sanjahana

carissimi,
io a novembre sono tornato dal Nepal ed ho visto la missione dove opera Sorella Lella (del VISPE) quando Sorella Lella chiede è perché è davvero in emergenza e credo che dalla lettera scritta sia chiara la situazione
se potete dare spazio a questa lettera vi sarei molto grato
 
Mario
 
 

 

Ieri, 29 Marzo, abbiamo ricevuto dalle Sorelle delle Piccole Apostole di Gesù la lettera che potete leggere di seguito. Sono tre religiose che operano in Nepal e con le quali la Fondazione collabora già da molto tempo.
Ci scrivono da Bharawal per chiederci aiuto per una bambina di 11 anni con gravi problemi cardiaci. Vista la gravità del caso e l'accorato appello delle Suore, non possiamo far altro che pubblicare tempestivamente il loro appello sperando di riuscire a raccogliere la somma nel più breve tempo possibile.
 
Carissimi,
stasera è venuta una nostra vicina di casa accompagnando Sanjahana, una ragazzina di 11 anni che conosciamo bene ma… abbiamo fatto fatica a capire che fosse lei dal tanto che è dimagrita! Appartiene ad una famiglia povera: il fratello minore studia nella nostra scuola e, per lui, abbiamo appena chiesto il Sostegno a Distanza.
I genitori, anche in questi giorni, sono spesso lontani da casa per guadagnare un po’ di soldi. La mamma è sorda e non parla bene. Hanno quattro figli, due maschi e due ragazze. Sanjahana è la seconda.
Questa nostra vicina si prende cura dei bambini quando i genitori non sono a casa. Ci diceva che la bimba ha cominciato a star male 15 giorni fa e l’hanno portata in ospedale a Biratnagar dove i medici hanno diagnosticato qualche problema al cuore, segnalando l’urgenza della necessità di ricoverarla a Dharan, dove c’è la terapia intensiva: l’alternativa è la morte.
I medici hanno previsto una spesa di 1.130,00 Euro, che né la famiglia né la vicina possono permettersi: allora lei ha pensato a noi.
Ci ha mostrato gli esiti degli esami e la diagnosi rilasciata, in cui è detta chiaramente la gravità del caso. L’abbiamo sgridata perché doveva venire prima e le abbiamo dato qualcosa perché domani vada subito in ospedale. Conosciamo l’ospedale di Dharan per diretta esperienza, purtroppo, e sappiamo che i poveri sono condannati a morte. Ma non è lecito lasciar morire una bambina solo perché è povera, vi pare?
Noi l’aiuteremo senz’altro ma, se tra i sostenitori della Fondazione ci fosse qualcuno disposto ad aiutarla sarebbe un grande atto di carità.
Date sicuramente la precedenza a lei rispetto agli altri casi: è questione di vita o di morte.
Intanto pregate anche voi per lei. Grazie per la pazienza e un caro abbraccio.
Le sorelle

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