Padre
Antonio Alessi
il
"Santo"
così
lo chiamavano le migliaia di poveri delle baraccopoli
UNA
VITA PER L'INDIA
Antonio
Maria Alessi
EDITRICE "I FRATELLI DIMENTICATI"
Con questo breve
profilo biografico, tratto dalla pubblicazione:
"Una vita per l'India" , desideriamo
proporvi una figura emblematica e davvero unica, non solo
per le sue molteplici guarigioni da situazioni patologiche
gravi che lo portarono a ricevere ben quattordici volte l'unzione
degli infermi, ma soprattutto per la sua testimonianza missionaria
che, partendo dagli anni venti, copre ben settant'anni di
apostolato ininterrotto e, nonostante i richiami di rientro
in Italia da parte dei superiori per raggiunti limiti di età
lui, "facendo l'indiano" ed accusando difficoltà
uditive al richiamo, continuò la sua intensa attività
di buon pastore fino alla mattina del 18 gennaio 1995 che,
accasciandosi sulle scale che conducevano alla camera, raggiunse
la casa del Padre ....
Le migliaia di poveri,
lebbrosi ed emarginati curati nel corpo e nello spirito, sfamati
ed amati da quel Padre con la lunga barba bianca e la veste
... ancora oggi lo ricordano come: "il
Santo".
da:
"UNA VITA PER L'INDIA"
Padre Antonio Alessi,
nato il 27 aprile 1906 a Nove, famoso centro delle ceramiche
vicino a Bassano del Grappa, primo di nove fratelli.
La sua vocazione allo
studio era intensa, sin dai primi anni, "per farsi prete"
; invece, causa la povertà della famiglia, fu costretto
a seguire il padre nel duro lavoro dei campi.
Solo al termine della
guerra, a quattordici anni, entrò come aspirante nello
studentato di Faenza: Antonio bruciò le tappe, nel
1923 fece la professione religiosa ed ottenne di partire
per l'India, il 25 aprile 1931 fu ordinato sacerdote.
Trascorse i primi tredici
anni di apostolato nella vallata del Brahmaputra, fondando
numerose comunità, alcune delle quali diventarono fiorenti
Diocesi.
Dal 1939 al 1951 venne
chiamato a fondare la missione salesiana in Birmania.
Padre Alessi si trovò
subito immerso nel turbine del secondo conflitto mondiale,
con l'invasione del paese da parte delle truppe giapponesi.
Di questo periodo, egli
stesso ricordava: "... ci siamo nutriti con erbe,
germogli di bambù e qualche pugno di riso ..."
Evidentemente, la vocazione
al sacrificio faceva parte del suo progetto di carità
ed evangelizzazione; trascorse infatti l'ultimo periodo del
conflitto bellico in un lazzaretto con i lebbrosi, tra incredibili
sofferenze e pericoli.
Dimentico di se stesso,
si prodigò oltre ogni limite ... seppellì i
morti, curò gli ammalati e i feriti, divise i magri
pasti con coloro che avevano perso tutto.
Dal 1952 al 1965 venne
eletto ispettore superiore sovrintendendo a due grandi ispettorie:
Calcutta e Gahuati, in questo posto di grande responsabilità,
continua a prodigarsi per favorire vocazioni, aprire nuove
case salesiane, costruire chiese, orfanatrofi, scuole.
Per altri tredici anni,
dal 1965 al 1978, lo troviamo animatore e promotore
di vocazioni scaerdotali e religiose nello Stato del Maharashtra.
Dal 1978 trascorse la
vita a Mumbai (Bombai) con Padre Aurelio Maschio nel Santuario
di Maria Ausiliatrice nel quartiere di Mathunga.
(tratto dalla scheda biografica)
Da questo momento, la
storia, coinvolgerà il cugino Antonio Maria Alessi,
sacerdote di Don Bosco che, dall'Italia, inizierà l'attività
di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore dei bambini
delle baraccopoli di Mumbai e proprio in questo contesto scaturiranno
i primi gruppi di volontari che, guidati dal coinvolgente
entusiasmo e dinamismo del salesiano, diedero vita ad una
intensa attività divulgativa e di raccolta fondi ...
piano piano, Torino, Cittadella, Binasco, Milano, Treviso
e successivamente Lugano, diventano le sedi dell'Associazione
"FRATELLI DIMENTICATI" voluta e fondata da Don
Antonio Maria Alessi e divenuta oggi Fondazione nazionale
- ONLUS.
La popolazione degli
emarginati, dei miserabili e dei lebbrosi, dei paria e degli
intoccabili lo hanno chiamato e lo invocano come "IL
SANTO"
I confratelli salesiani
hanno detto di lui: "Don
Alessi ha il cuore di Don Bosco"
e ancora:
" Ha vissuto il motto di Don Bosco: "Ci
riposeremo in Paradiso"
...
Sono le sei antimeridiane del 18 gennaio 1995, Padre Antonio
, dopo avere celebrato la Santa Messa esce a piccoli passi
dal santuario dirigendosi verso il fabbricato degli alloggi
e, dopo aver salito le scale per raggiungere la sua stanza,
si accascia sul pavimento ... subito soccorso more poco dopo
...
Ottantanove anni,
settanta dei quali vissuti in India ed interamente donati
ai più poveri tra i poveri, i figli prediletti di Dio.
Mario
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