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Gira l'elica e romba il motor, stai attento alle correnti caoro aviator.
Per gli alleati i fascisti erano tenuti in considerazione come il 2 di picche e un alloggiamento di camice nere non era di capitale interesse se non che!!!?
qualche buon tempone credeva di abbattere degli aerei con la mitraglia e allora spara una spara due spara tre. sino a che quelli, come si suol dire si son rotti i "cabasisi". Le ritorsioni contro i "fazzoletti" erano di competenza "partigiana" e non certo delle armate dei "liberatori" sic!. Perciò caso triplano occhio alle correnti d'aria, se hanno bombardato il motivo non stava certo nell'ingombro "nero"; dato che alla supplica dei Binaschini, i conquistatori o liberatori han lanciato ancora quattro "spigole".
Bye bye baby QUELLO CHE RIDE SEMPRE | | | | | | | | BOMBARDAMENTO DI BINASCO Commenta Vedi tutti gli argomenti
Salvare i fascisti???!!!! O cacchio... Io, Manfred von Richtofen, rosso barone col rosso trplanone, per aver dubitato della storiella del cecchino ubriacone, son descritto come il dfensore dei neroni.
Mi sa che qui l'unico nero sei tu buon Mateus. Nero perchè la leggenda del cecchino non ha avuto la conferma dlla storia.
Mateus. Fatti un buon bicchiere di Mateus... roseé e impara a sorridere. Il Barone Rosso torna nell'hangar | | | | | | | | BOMBARDAMENTO DI BINASCO Commenta Vedi tutti gli argomenti
Barone Rosso: "- la storia del bombardamento ritorsione contro il fascista che spara al Pippo alato... non regge.".
Figuriamoci se non trovava il modo per salvare i fascisti.
Ma del resto, ognuno sta dalla parte che gli è più congeniale...b | | | | | | | | BOMBARDAMENTO DI BINASCO Commenta Vedi tutti gli argomenti
"Tuttavia, circolano parecchie fotografie di messaggi scritti (a gesso, a pennello, a pennarello o con adesivi) su bombe d'aereo in qualsiasi epoca"
Vero ma erano generalmente, appunto, "dediche". Frasi di vario genere ma non "annotazioni" sulla destinazione delle bombe.
E poi (scusate) non credo che un obbiettivo come Binasco fosse "degno di menzione".
Nel frattempo mi è giunta notizia (giusto come "curiosità storica") che il prof. Cuomo in un suo libro aveva indicato come fautori del mitragliamento della corriera a Badile i caccia pesanti P38 Lightning.
Roberto Gerli | | | | | | | | BOMBARDAMENTO DI BINASCO Commenta Vedi tutti gli argomenti
Bene. È stata una rivisitazione storica dei bombardamenti a Binasco, articolata fra dati reali documentali e orali. Alla fine rilevo.
- i bombardamenti furono diurni
- Il fantomatico pippo era un ricognitore notturno.
- la storia del bombardamento ritorsione contro il fascista che spara al Pippo alato... non regge.
E gggira gira l'elica e romba il motooor... Questa è la bella vita dell'aviatooor! Il Barone Rosso torna sul rosso triplano | | | | | | | | BOMBARDAMENTO DI BINASCO Commenta Vedi tutti gli argomenti
Condividendo quasi tutto ciò che ha scritto Roberto G. aggiungerei che l'uso (alquanto barbaro) di scrivere "dediche" su ordigni di vario tipo, non è affatto raro nella storia militare.
Non so e non mi pronuncio in merito alle bombe "dedicate" a Binasco (comunque anche a me sembra piuttosto improbabile che si dessero in mano a prigionieri nemici bombe d'aereo da caricare, mettendosi a rischio sabotaggio) soprattutto se poi questi erano in grado di comunicare con l'esterno.
Tuttavia, circolano parecchie fotografie di messaggi scritti (a gesso, a pennello, a pennarello o con adesivi) su bombe d'aereo in qualsiasi epoca.
Alcune foto che hanno fatto scalpore sono molto recenti e ritraggono ragazzine israeliane intente a scrivere "dediche" su bombe che vennero lanciate sul Libano . Una di queste riportata da Repubblica: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/messaggi-su-bombe/1.html Baltasar Mateus | | | | | | | | BOMBARDAMENTO DI BINASCO Commenta Vedi tutti gli argomenti
Scusate ma su questo argomento vorrei anch'io dire la mia sulla base di informazioni storiche (generali).
Quello comunemente chiamato "Pippo". mi risulta essere un incursore NOTTURNO sul quale gli stessi storici stanno ancora discutendo.
Una delle ipotesi è che fossero bimotori in prevalenza inglesi (Beaufighter, Mosquito, Boston e altri tipi) che circuitavano sul territorio nemico per una sorta di "azioni di disturbo" con anche caratteristiche di guerra psicologica.
Se gli attacchi a Binasco sono stati diurni (sicuramente quello del 12 gennaio, non so quello del 21 aprile), "pippo" non c'entra.
C'è da dire che il cielo notturno era piuttosto "trafficato" di velivoli solitari.
Aerei tedeschi e/o italiani di collegamento o da trasporto che volavano di notte perchè di giorno avrebbero avuto minori (o nulle) possibilità di sopravvivenza.
Aerei da trasporto alleati che portavano rifornimenti alle formazioni partigiane.
Caccia notturni di pattuglia pronti ad intercettare le eventuali formazioni di bombardieri notturni che transitavano a loro portata.
Da terra, nel buio della notte e dell'oscuramento, il rumore di un aeroplano solitario poteva essere una di queste cose.
Per l'attacco del 12 gennaio, 8 bombe fanno pensare ad una "tipica" sezione di 4 cacciabombardieri monomotore P47 Thunderbolt (ma potevano essere usati anche altri tipi) che generalmente portavano ognuno due bombe da 227 Kg.
Secondo quanto affermato da Aldo Oliveri su queste pagine si dovrebbe poter sapere che tipo di aereo era stato usato e da dove erano partiti ma sinceramente, con tutta la buona volontà, mi è difficile da credere che l'USAAF utilizzasse prigionieri di guerra per caricare bombe sui suoi velivoli da combattimento.
Oltretutto "attaccare" una bomba ad un aereo non è come mettere una valigia sul portapacchi e ci sono degli specialisti appositamente addestrati.
"Mi suona male" anche mettere il nome del bersaglio sulle bombe che è un'informazione militare magari da non sbandierare (soprattutto in presenza di militari nemici - e un prigioniero di guerra è un militare nemico). Se tale informazione arrivasse in qualche modo al nemico, questi saprebbe più o meno a che ora gli aerei si troveranno in una data zona consentendo di prendere delle contromisure.
Sulle teorie dell'attacco di ritorsione, attacco programmato o (aggiungo io) attacco di opportunità, non mi pronuncio perchè tutto sommato non ho abbastanza elementi per valutarlo.
Il mitragliamento delle corriere era invece (purtroppo) una prassi abbastanza comune. I cacciabombardieri alleati avevano istruzioni che sulla via del ritorno, una volta liberi dalle bombe e con ancora munizioni disponibili per le mitragliatrici, si dedicassero alla "paralisi" dei sistemi di trasporto e della viabilità attaccando qualsiasi veicolo in territorio nemico.
Spesso venivano attaccati treni, con particolare attenzione per le locomotive, senza distinguo fra treni civili e militari ma anche veicoli stradali soprattutto se mezzi pesanti.
Probabilmente i piloti alleati non si facevano comunque troppi problemi ma di certo non era facile, a 500 Km/h e iniziando l'attacco da almeno un migliaio di metri, distinguere una corriera da un camion. Roberto Gerli | | | | | | | | BOMBARDAMENTO DI BINASCO Commenta Vedi tutti gli argomenti
E' interessante creare a poco a poco le pagine molto tristi che si aggiungono alla storia scritta.
Ritengo quindi doveroso ricordare il sacrificio del Dott. Loriga, cui è stata dedicata una piccola piazza, che fu torturato più volte dai fascisti fino a farlo morire.
Aldo Oliveri | | | | |
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