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10 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Acc….. BOCCIATO ancora?!?!?
Eppure… anche il Mac ha le sue responsabilità.
Vediamo:
"Sà":
Qui ho sbagliato io.
"un'amico":
Ecco, l'ho appena digitato e non me lo segna come errore.
Che vuole: vivo talmente in simbiosi col mio Mac che finisco col fidarmi troppo.
Vedo che l'ardua sentenza sul rifacimento della mia frase incriminata tarda ad arrivare. Capisco che lei abbia tanti compiti in classe da correggere, ma mi capirà: ci ho messo un sacco di impegno per riscriverla e l'attesa di un suo giudizio mi sta facendo perdere il sonno.
Vorrei riposare un pochino (meglio evitare "un po' ", si sa mai che non chieda l'apostrofo e il mio Mac mi freghi un'altra volta).
Proprio stamattina, passando nei pressi della casa dell'acqua, ho visto un disabile in carrozzina che osservava pensieroso le persone "abili" che riempivano bottiglie. Sono sicuro che gli unici suoi pensieri saranno stati:
"Si scrive nocche di designer o da designer?" "Il sa nel senso di sapere, mi chiede l'accento oppure no?" " Zuzzurullone con quante cavolo di zeta si scrive?". È più corretto scrivere "Si confezionano guanti con la pelle dei clienti" oppure "Si confezionano guanti con la pelle portata dai clienti???"
Il fatto che lui non potrà prelevare acqua ancora per molto tempo, sarà stato l'ultimo dei suoi pensieri.

Distinti saluti

Gianfranco Salvemini
10 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Pragmaticus 4
Franco S. 5
Maria T. 1

O'zuoppo, sun mi.
VALERIO PONCINA
10 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Nocche di designer o nocche da designer? Questo è il problema.
Scusate se mi intrometto. A mio mdesto parere, la prima forma verbale non è corretta, o quantomeno sarebbe da evitare.
Se il riferimento è alla persona "proprietaria" delle nocche, le nocche sono "del" designer in quanto persona.......Le sue delicate nccche.....Oppure le delicate nocche del sig. Salvemini.
Se il riferimento è alla professione svolta, la forma verbale più corretta sarebbe..... Le sue delicate nocche "da" designer. In quanto, non esistono in natura differenze anatomiche fra individui derivanti dalla professione che ne possano qualificare la differenza.
In effetti si usa dire: La tonaca da sacerdote - Il cappello da alpino - il fucile da caccia - uno. sguardo da falco pellegrino - Una minigonna da sventola......
Salvo errori di battitura, ortografici ed affini.
Prof. Balanzone
10 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Nocche “di” designer o nocche “da” designer?
Chissà…. a mio modesto parere sono corrette entrambe le forme, che esprimono concetti diversi.
Nel primo caso le nocche sono “del” designer Salvemini, nel secondo caso le nocche sono “da” designer, ovverosia adatte a svolgere questo particolare tipo di professione.
Mi piacerebbe sentire il parere di qualche insegnante.
Invece non dovrebbero esserci dubbi circa gli errori presenti in “chiedendo ad un'amico di farlo per lei. Mica per niente sà….” (cfr. intervento di Salvemini del 9 giugno).
Non è corretto scrivere “un’amico” con l’apostrofo, e nemmeno “sà” con l’accento.
Naturalmente è sempre colpa del Mac, non di chi scrive….. povero Mac…

Pragmaticus
9 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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In questo caso errore di battitura. In altri casi "svirgole" da Mac, in altri ancora errori ortografici da quinta elementare serale.
Comunque, a prescindere dalle opinioni, per le mie "delicate nocche" questo conta poco:
Contano i risultati.
La riprova è, che nonostante i gli imperdonabili "orrori", perfino lei che "non ama mettersi in cattedra", ha capito benissimo il senso del discorso.
Ci tenevo tanto a conoscere il suo autorevole parere sulla nuova forma della frase incriminata…
"...appena ti sei trovata in difficoltà, hai trovato persone che si sono offerte di darti una mano...."
Chissà.... matita rossa o matita blu?
Niente. Niente nemmeno sul mio dubbio:
Si scrive come ha scritto lei…."delicate nocche di designer", oppure "delicate nocche da designer?" Mah….
Mi lascia nell'ignoranza più belluina e potrei non dormirci la notte.

Distinti saluti.

Gianfranco Salvemini
8 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Caro Salvemini,
che dire? “li non è questione di ortografia”... se posso permettermi.....sarebbe corretta la forma “lì”, con l’accento.....
Ed è una questione di ortografia!!!
Ma è colpa del Mac.....
Saluti.
Pragmaticus
8 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Grazie a Gianfranco per il tam tam e grazie all'amministrazione per la risposta.
Maria Tuttoilmondo
8 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Per Maria Tuttoilmondo e per chi fosse interessato.
Riporto per conoscenza la risposta avuta sulla pagina FB Comune di Binasco.

"grazie per la segnalazione. L'accesso all'ascensore venne limitato a causa di ripetuti episodi serali che oltre a danneggiare la struttura, in alcuni casi richiesero addirittura interventi della squadra di manutenzione, tuttavia gli uffici hanno già avuto l'imput di individuare una modalità controllata in grado di poter permettere l'uso dell'ascensore anche nelle ore serali in occasione di eventi, incontri e manifestazioni organizzate nel cortile del Castello. A brevissimo vi faremo sapere".

Se non ho capito male, l'ascensore non sarebbe fuori uso, ma in servizio "limitato" per ovviare al problema del vandalismo dilagante. L'intenzione di rendere possibile l'utilizzo del servizio nei periodi in cui ci sono manifestazioni in castello mi sembra già un buon passo avanti. Tuttavia resta l'inadeguatezza del sistema per all'accesso/utilizzo da parte di disabili autonomi. Ma per questo, come per l'abbattimento di tutte le "barriere differenza" di Binasco, penso che i tempi saranno molto ma molto lunghi. Non basteranno i tempi di questa amministrazione, ne delle prossime due. Però da questa amministrazione mi aspetto la cosa più importante: L'attivazione di un progetto urbano che affronti in m odo globale il problema.
La collaborazione col progetto Mapabyliti di Rotaract può essere un buon inizio. Il resto si vedrà.

Saluti

Gianfranco Salvemini
7 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Gentilisimo sig. Pragmaticus,
peccato che lei abbia svolto tutt'altro mestiere. Mi sarebbe piaciuto conoscerla ed avere delle buone ripetizioni di italiano. Comunque la ringrazio per la seganalzione degli "orrori ortografici" e provo a riscrivere la frase. Azzardo:
"appena ti sei trovata in difficoltà, hai trovato persone che si sono offerte di darti una mano"
Che ne dice? Promosso?
Le confesserò una cosa: Scrivo i miei post di getto e non ho l'abitudine di sciacquarli in naviglio prima di pubblicali. Infatti vi troverà molti errori di battitura. Inoltre, negli ultimi Mac, hanno inserito un sistema che interpreta le parole che uno digita, col risultato che a volte sono combinate a capocchia.
Per quanto riguarda le mie "delicate nocche di designer" (o "da" designer?), fortunatamente, nonostante l'artrosi, ancora oggi mi danno buone soddisfazioni e producono discreti affari a qualche cliente. Ma che vuole, li non è questione di ortografia, è solo questione avere senso estetico, fantasia, conoscenza dei linguaggi formali, preparazione tecnica e capacità di interpretare il futuro.
Piccole cose per le quali, per fortuna, scrivere, parlare o esibirsi non serve a niente. O perlomeno: serve poco. Contano i risultati.

Saluti anche a lei

Gianfranco Salvemini
7 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Caro Salvemini,

complimenti (senza ironia) per la rapida segnalazione fatta su facebook, speriamo che sia di stimolo.

Quanto alle lezioni private, mi dispiace, ma non insegno italiano, svolgevo tutt’altro mestiere e, comunque, non sono tra quelli che amano mettersi in cattedra.

Spero per le sue delicate nocche di designer che, ai suoi tempi, Lei non abbia scritto, come ha fatto nel Suo penultimo intervento, “Appena ai riscontrato difficoltà, ai trovato persone che si sono offerte di dare una mano”.

Che vuole.... c’è qualcuno che bada ancora a queste cose, pur senza essere andato molto più in là della quinta.

Saluti.

Pragmaticus
7 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Gentilissimo sig. Pragmaticus,
che gli interventi di Maria Tuttoilmondo e il mio sulle problematiche dei disabili siano da lei ritenuti interessanti, mi fa solo piacere. Significa che queste pagine non servono solo per fare comicità.
Nonostante la sua (sottile?) allusione, le posso assicurare che il mio intento, ma penso anche quello di Maria, non era certo quello di fare "dotte" esibizioni socioculturali a buon mercato. Ma unicamente di sollevare il problema con l'unica finalità di risolverlo. A riprova di ciò, la rimando allo scritto che ho postato sulla pagina FB di Comune Binasco e per conoscenza su questa rubrica e che forse le è sfuggito.
Quanto al mio errore ortografico "da brividi", spero che questo non le abbia causato un principio di congelamento. Non saprei perdonarmelo.
Che vuole appartengo a quella generazione che pur cosciente di aver fatto solo la quinta elementare serale, ha la presunzione di scrivere delle cose che conosce. Tuttavia, nonostante l'età, sono sono sempre contento di imparare qualcosa di nuovo. Se avrà la bontà di fissarmi un appuntamento per delle ripetizioni di italiano, sarò ben felice di abbeverarmi al suo sapere.

Cordialmente

Gianfranco Salvemini
7 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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L’intervento della Sig.ra Maria è importante e anche quello di Salvemini (nonostante ci sia, in quest’ultimo, un errore di ortografia da brividi).
Tutt’e due gli interventi sono interessanti perché ci portano a riflettere sulle barriere architettoniche.
Maria dice però che l’ascensore (il modo per abbattere la barriera) c’era, ma non era funzionante e fa bene a segnalarlo.
Che l’opera sia stata fatta nei primi anni ‘90 o nel 2013 poco importa.
Forse bisognerebbe metterci mano e basta, se non è già stato fatto.
In una parola: riparare!!!
Per i disabili e i Binaschini che hanno difficoltà a muoversi sarebbe più utile di tante dotte analisi socio culturali.

Pragmaticus
7 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Per Maria Tuttoilmondo.
Riporto quanto scritto questa mattina sulla pagina FB Comune Binasco.

Ascensore Castello.
Registro diverse lamentele in merito al mancato funzionamento dell'ascensore del Castello. Proprio ieri, su Binasco 2000, l'amica Maria Tuttoilmondo, riportava l'ennesimo esempio di disservizio capitatole durante il concerto per la Repubblica. Il problema è storico. L'ascensore in questione, fin al suo esordio, (anni 90 se non sbaglio) si rivelò inadeguato all'accesso di disabili autonomi in carrozzina. Inoltre, i periodi di inattività, probabilmente sono stati superiori dei periodi in cui l'ascensore ha funzionato.
Va da se che nulla può essere imputato alla vostra giunta per quanto riguarda vizi di costruzione o inadeguatezza del sistema. Tuttavia, i lunghi periodi di "fuori servizio" creano non pochi problemi anche a persone anziane con scarsa capacità di deambulazione, o a soggetti temporaneamente disabili (fratturati o altro) che potrebbero trarre giovamento dall'utilizzo.
Volevo sapere se la vostra amministrazione ha in programma interventi di adeguamento della struttura alle necessità dei soggetti svantaggiati, o quantomeno interventi di manutenzione ordinaria per garantire un normale funzionamento che sia duraturo nel tempo.
In attesa di vostre gradite risposte, ringrazio anticipatamente.



Gianfranco Salvemini
6 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Ciao Maria,
mi fa piacere che tu ponga la questione, perché quello che vivono ogni giorno i disabili, o i diversamente abili (che è una forme lessicali per non pronunciare la parola "portatore d'handicap") è una vera e propria vergogna nazionale. Non lo dico per fare protesta a buon mercato; lo dico a ragion veduta perché ho avuto a che fare con questo mondo.
Il problema da te evidenziato, non è che uno dei mille problemi che ogni giorno un disabile deve affrontare per avere comportamenti "normali". Va detto, che al di la delle carenze/inefficienze della pubbliche amministrazioni (che non sono poche ne di poco conto); i ritardi Italiani nelle politiche per la disabilità sono innanzitutto di tipo culturale, e spero non si offenda nessuno per quello che dirò di seguito.
Nei paesi di matrice cattolica, ancora oggi, il disabile è visto come un soggetto sfortunato che deve essere accudito e al quale le persone "normali" debbono provvedere in tutto per tutto:
Se ha un problema, ci deve essere qualcuno o qualcosa che glielo risolve.
Nei paesi a matrice protestante/calvinista/anglosassone, il disabile è visto come "persona" che va messa in grado di vivere in autonomia.
La differenza fra i due assunti culturali è evidente. Nel secondo caso si tende ad abbattere innanzitutto la "barriera differenza" che si genera a livello psicologico fra gli individui quando parte di essi, non può, di fatto, avere gli stessi comportamenti degli altri.
Questo spiega in gran parte il gap tecnologico/urbanistico/ambientale in favore delle disabilità, esistente fra i due mondi, anche se, tendenzialmente e faticosamente, il nostro mondo sta cercando di recuperare.
Ho fatto questa premessa non per giustificare ciò che non va, ma perché penso possa farci capire meglio come mai un'ascensore che faceva parte di un progetto per l'abbattimento delle barriere architettoniche, possa risultare inadeguato o addirittura restare fuori uso per mesi.
Non credo che ci sia cattiveria o mancanza di sensibilità da parte di chi si è occupato e si occupa di questi problemi, semplicemente c'è ignoranza nel senso più etimologico del termine. La riprova di quanto la gente comune sia sensibile ai problemi dei disabili, l'hai avuta tu. Appena ai riscontrato difficoltà, ai trovato persone che si sono offerte di dare una mano. Però questo non risolve il problema:
Il tuo amico ha potuto assistere al concerto, ma non ha potuto farlo in modo autonomo. Quindi la barriera differenza a livello psicologico dentro di lui è rimasta inalterata. Questo non va bene e bisogna lavorarci.
Hai fatto l'esempio dell'ascensore del castello, opera pubblica che se non ricordo male risale ai primi anni novanta. Io ti faccio un'altro esempio:
Casa dell'acqua. Opera pubblica freschissima (un'anno di vita).
Fai una prova, prendi un asticella lunga un metro che corrisponde allo spazio in larghezza che un disabile autonomo dovrebbe avere per fare un percorso privo di ostacoli; tienilo in mano in orizzontale, parti dalla piazza e percorri i portici, vai in piazza Gramsci, via Mateotti/stazione /casa dell'acqua. Quando sei arrivata valuta quanti ostacoli/saliscendi di marciapiedi attraversamenti e quant'altro hai dovuto superare. Poi avvicinati alla casa dell'acqua e immaginati seduta in carrozzina senza nessuna sensibilità alle gambe e con i piedi sui poggia piedi. Adesso prendi la bottiglia che ti sei portata e prova a prelevare acqua. Ti accorgerai che i tuo piedi sono contro la parete e la distanza fra te e il box di prelievo è troppo grande. Supponi che con qualche acrobazia tu riesca a mettere la bottiglia sotto l'erogatore. Fatto. Adesso puoi pigiare il pulsante di prelievo. Peccato che sia collocato a 1,70 mt da terra, tu non ce la farai mai ad arrivarci. Allora vuoi capire se i cartelli di comunicazione ti suggeriscono un'alternativa, ma anche loro sono ad un'altezza tale che non ti consente di leggere.
Desisti e vai alla fontanella laterale, ma anche li hanno messo una fontanella di quelle antiche che non ti consente di avvicinarti perché il poggiapiedi della tua carrozzina urta contro la sua base.
Sono sicuro che troverai almeno tre o quattro persone che si faranno in quattro aiutarti, ti riempiranno la bottiglia e ti faranno bere, ma la "barriera differenza" che l'ambiente ha generato dentro di te non ti farà sentire bene.
E pensare che sarebbero bastati quattro piccoli accorgimenti di buon senso per rendere la casa dell'acqua accessibile a tutti:
• Un incasso nella parte inferiore della parete (50/60cm) per consentirti di accedere con comodità al box di prelievo.
• Pulsanti di prelievo collocati a 1,10/1,20 mt a terra.
• Cartelli più o meno alla stessa quota per renderli leggibili anche a te.
• Una fontanella sospesa a parete senza ostacoli a livello di piedi.
Pensa che non ci sarebbe stato nessun costo aggiuntivo. Invece, sistemare le cose dopo, come nel caso dell'ascensore del Castello, a volte comporta spese ingenti e il rifacimento completo dell'opera.
Ma non c'è storia. A prescindere di chi sia stato o sia responsabile degli sbagli, a prescindere dai costi degli interventi da fare; se vogliamo una società più giusta e più democratica, progettare pensando alle necessità di tutti è l'unica strada da percorrere. E Binasco, come gran parte d'Italia, urbanisticamente parlando è in gran parte da rifare.

Gianfranco Salvemini
6 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Trovo sia stato un bel concerto in una bellissima atmosfera e contesto come quel del cortile del castello Binaschino, sulla selezione dei brani musicali si notava una certa innovazione, forse dalla "banda del paese" ci si aspetta brani di una certa etichetta ma ho trovato molto bello cambiare orientamento, quel che conta è certamente il modo di proporre. Bravi!!!
Consentitemi una segnalazione: ancora una volta l'ascensore in castello non funzionava e dovendo accompagnare una persona invalida in carrozzina...la persona ha comunque realizzato la sua aspettativa, vedere il concerto, grazie ai tanti amici e volontari presenti per l'evento, persino il Comandante dell'Arma dei Carabinieri...grazie!. Ma nonostante la buona volontà di tutti mi chiedo se e giusto che una persona in carrozzina debba "anche" far fronte a situazioni un pochino umilianti come un accesso impraticabile e quindi un evento inadatto.
Grazie
Maria Tuttoilmondo
2 Giugno 2013
Concerto per la Repubblica
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Un successo.
La nostra banda, ogni volta che la sento suonare la trovo sempre migliore.
Bravi i concertisti, brava la direttrice Perego, brava ed elegante la presentatrice, bello il repertorio. Pubblico ed autorità presenti visibilmente soddisfatti. Perfetto il cortile del castello per queste manifestazioni.
Scrivo queste cose e il pensiero va a mio nonno Ordanini Emilio classe 1890 e a suo fratello Ordanini Angelo, ritratti clarinetto alla mano in una foto della S.Cecilia del primo novecento.
Bello constatare che i valori autentici di una comunità restano inossidabili di fronte allo scorrere implacabile del tempo.



Gianfranco Salvemini
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