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| |  |  | DETROIT, una Fabbrica abbandonata
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Non penso che una poesia come DETROIT, sia argomento o spunto deviante di "distrazione di massa". Poi cara signora mi suggerisca un cenno un argomento seppur breve, un souffle d'idea sui "momenti caldi" che vengono trattati su queste pagine. Per quanto, leggo e partecipo a questo giornale, noto che: Se non fuoriescono quattro rime sciolte, i pochi argomenti che vengono dibattuti scivolano e si arrabattano su rotonde e quadrilateri, ululando alla luna i peccati di qualsivoglia Amministrazione locale, attuale e pregresse (poco) e questo una volta al mese.. forse.
In ogni caso e per ogni evenienza, le chiedo scusa se quattro versi le dann noia, cercherò, almeno da parte mia, di infastidire il meno possibile. Però mi permetta un consiglio: studi, continui a studiare che le fa bene al corpo ma soprattutto allo spirito.
Good Morning .. Viernam
Peter Gandhainer
| |  |  | | | | | | | DETROIT, una Fabbrica abbandonata
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Et voilà! Non appena gli argomenti si fanno caldi, puntuali sotto i portici di Binasco 2000 scattano le poesie di distrazione di massa.
Tutto regolare.
Frà Diavolo.
| | | | | | | | | | DETROIT, una Fabbrica abbandonata
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I cancelli incatenati, la recinzione di filo spinato è lì
come un'autorità di metallo contro la neve
e questo grigio monumento al senso comune
resiste alle stagioni. Ancora carica questa recinzione
delle paure di sciopero, di protesta, di uomini uniti
e della lenta corrosione delle loro menti.
Al di là, attraverso le finestre rotte, si vede
dove le grandi presse si sono fermate fra un colpo e l'altro
e così, sospese nell'aria, restano prese
al margine certo dell'eternità.
Le ruote di ghisa sono ferme; si contano i raggi
che il movimento sfuocava, i montanti che l'inerzia
combatteva,
e si calcola la perdita del potere del potere umano,
lento ed esperto, la perdita di anni,
il graduale declino della dignità.
Uomini vivevano in queste fonderie, ora dopo ora;
nulla di ciò che hanno forgiato è sopravvissuto agli
ingranaggi arrugginiti
che sarebbero potuti servire a macinare il loro elogio.
- Philip LEVINE -
Happy New Year e tanti auguri di buone feste
Peter Gandainher
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