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| | | Dal canto di Cassandra Commenta Vedi tutti gli argomenti
la conclusione ...
E voi, palme e cipressi chele nuore
Piantan di Priamo, e crescerete ahi presto
Di vedovil lagrimare innaffiati,
Proteggete i miei padri: e chi la scure
Asterrà pio dalle devoti frondi
Men si dorrà di consanguinei lutti
E santamente toccherà l'altare.
Proteggete i miei padri. Un dì vedrete
Mendico un cieco errar sotto le vostre
Antichissime ombre, e brancolando
Penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne,
E interrogarle. Gemeranno gli antri
Secreti, e tutta narrerà la tomba
Ilio raso due volte e due risorto
Splendidamente su le mute vie
Par far più bello l'ultimo trofeo
Ai fatati Pelìdi. Il sacro vate,
Placando quelle afflitte alme col canto,
I prenci argivi eternerà per quante
Abbraccia terre il gran padre Oceàno.
E tu onore di pianti. Ettore, avrai,
Ove fia santo e lagrimato il sangue
Per la patria versato, e finché il Sole
Risplenderà su le sciagure umane. Ugo FOSCOLO | | | | |
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