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| | | I fucilati Commenta Vedi tutti gli argomenti
Non solo quelli di Goya,
questi che quotidianamente a occhi bendati
la morte, per l'ultima volta, contemplano.
Rimorso, demenza, larva
di pietà. la benda, codesto
che neanche un secondo occulta?
Lo sparo alla nuca, colpo
di grazia o infinita durezza
di immergere in un lago un insetto?
Fossa comune, cremazione,
il semplice incendio dei corpi
che puzzano e bruciano come immondezzai
toccati dal calore solare,
che testimoniano, che dignità
assicurano al dio del sacrificio umano?
Infamia di essere, infamia assoluta di uccidere.
Che castigo, pronta, pronta e felina giustizia
meriterebbe il fanatico omicida, il mandante?
Lo smemorarsi, essere un cieco a sé stesso,
non dirgli nulla, l'anima
neanche della casa dove è nato
come se il sale l'avesse rasa al suolo
e distrutto le più profonde radici,
un cieco che tuttavia riconoscesse sua madre
e perdesse la lingua, le labbra, il singhiozzo,
un cieco nei cui occhi, leccati
da mosche impietose,
i propri figli vomitassero. Antonio OSORIO | | | | |
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