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Sig. "Temperamatite di Renzo Piano", hai capito proprio pochino, o forse solo quello che ti fa comodo far credere, come anche "Il Brunelleschi".
Mi sa tanto che fate apposta a fare disinformazione che nel torbido ci si sguazza.Spero solo che dietro questi nomi non ci sia qualcosa di +
Cip | | | | | | | | Lettera aperta ai Cittadini di Binasco Commenta Vedi tutti gli argomenti
Non credo sia l'unica soluzione possibile.
L'associazione Binasco sei tu aveva presentato ai tempi,altre soluzioni altrettanto valide che avrebbero accontentato entrambi le parti.
Se volete informarvi altrimenti lo faccio io con piacere e pubblicherò qui tutte le informazioni a riguardo.
Credo che la signora Mary Migliavacca abbia perfettamente ragione.
Qui la memoria politica è davvero troppo breve.
Ma nessuno si ricorda con quali promesse Binasco più ha vinto? Più verde, più bici, più sorrisi... Tutta la campagna è stata rivolta alla conservazione del verde e al miglioramento di quest'ultimo continuando a far riferimento al fatto che Binasco sia "già troppo edificato", passatemi il termine, e adesso loro cosa vogliono fare? Rendere edificabile l'unica parte di Binasco rimasta verde!
Ovvio quest'area richiede grandi interventi di manutenzione ma di sicuro costerebbe molto di meno che rivalutare quel decadente hangar della stazione che tra l'altro ha il tetto in amianto, che andrebbe quindi smaltito come legge richiede.
Si poteva proporre al costruttore di ridurre lo spazio edificabile e di lasciare nelle vicinanze dei futuri palazzi una piazzetta adebita a stazione.
Con i soldi con i quali si vuole sistemare la stazione e quell'hangar, si potrebbe riqualificare la cascina e la sua area in un centro per anziani, ricreativo, spostare li la biblioteca, ampliando le zone lettura, magari facendoci anche un internet point con pc a disposizione di tutti ( perché si da forse per scontato ma non tutti hanno un pc), conservando così anche la parte protetta dalle belle arti.
Quindi si ci sono altre soluzioni, basta solo volerle ascoltare senza pretendere che la verità stia da una parte sola.
Non è perché non faccio parte di Binasco più allora le mie idee sono sbagliate a priori!!!!
Insomma sono un binaschino anch'io!!!!!!! Doc. | | | | | | | | Lettera aperta ai Cittadini di Binasco Commenta Vedi tutti gli argomenti
Non dormivamo e abbiamo capito tutti:
Sarà ceduta PARTE dell'area della Cascina S.Maria e non tutta. Quella parte NON È l'area del parco esistente, è la PARTE che riguarda la fogna a cielo aperto dietro alle ROVINE della cascina. di quella PARTE, solo una PARTE sarà oggetto di cemento in cambio dell'area della stazione. La parte restante della parte ceduta, sarà abibita a verde privato ad uso pubblico (si spera).
Sintesi: si tratta di una perequazione ineccepibile, che darà luogo ad una RIQUALIFiCAZIONE urbana molto vantaggiosa per i cittadini.
Pieno appoggio all'unica soluzione di buon senso possibile.
Il temperamatite di Renzo Piano | | | | | | | | Lettera aperta ai Cittadini di Binasco Commenta Vedi tutti gli argomenti
15 settembre 2013
Lettera aperta ai Cittadini di Binasco
... “Volete l’area della stazione ? Bene, noi ci prendiamo parte della Cascina del Ferro !” Il binomio è Cascina del Ferro-Stazione dei pullman. ...Non so come andrà a finire questa storia (la vedo male !), ma... Svegliatevi binaschini prima che sia troppo tardi, il nostro contributo è necessario !!! Mary
Mary Rambelli Migliavacca
Ho capito anch'io: PARTE, solo parte della cascina del ferro in cambio la stazione dei pullman resta dov'è. A me sta bene così. P.S.: Io, per fortuna, non uso i pullman.
Prendo in prestito da "Come Foglie" - Malika Ayane
... Quando arriva e quando parte, se riparte? E' arrivato il tempo di lasciare spazio a chi dice che di tempo e spazio non ne ho dato mai. VALERIO PONCINA | | | | | | | | Lettera aperta ai Cittadini di Binasco Commenta Vedi tutti gli argomenti
Lettera aperta ai Cittadini di Binasco
Non so fare proposte come chiede l’Amministrazione Comunale, non sono un tecnico, ma devo ribadire con forza ciò che ho fatto presente all’incontro di mercoledì 11 c.m. nell’occasione della presentazione del P.G.T. alla popolazione.
Vorrei soffermarmi, per ora, sulla parte di un territorio fondamentale per lo sviluppo socio-culturale del nostro paese: la Cascina del Ferro, ormai unico spazio disponibile a Binasco.
Ci vorrebbe il Prof. Cuomo per ricostruirne la storia…una storia piena di ricordi, di lavoro, di amicizia, di vita vissuta insieme: la nostra vita.
Chi legge conosce Binasco e si guardi intorno coscientemente, ad occhi aperti: non c’è più un’area edificabile. Cemento in ogni fazzoletto di terra. Si sradica un parco e si edifica, la casetta diventa un condominio, via Marconi schiacciata da quattro giganteschi edifici…ma nonostante tutto questo noi binaschini abbiamo un’ “isola felice”: la Cascina del Ferro, E’ nostra, proprio tutta nostra, serve a “noi comunità” affinchè, nel tempo, ci diano quei servizi di cui abbiamo tutti necessità: una biblioteca degna di chiamarsi tale, un asilo, un centro anziani dove, a finestre aperte, non si debba essere costretti a respirare gli scarichi delle automobili, un centro giovani, una farmacia comunale, una casa di riposo che applichi tariffe alla portata di tutti…
Ci vuole tempo certamente, si individueranno le priorità, ma questi servizi si dovranno dare ai cittadini ! La cosa importante è avere la certezza che, quando tutto questo avverrà, ad aspettare, sempre disponibile, ci sarà l’”isola felice” di cuai sto parlando.
Ma, come in ogni storia, c’è sempre un “ma”.
Si pensa (è già deciso ?) di concedere a privati i permessi per costruire in quell’area
Tre palazzi su strada (oltre 7,350 mc di cemento) che porterebbero via luce, aria, riservatezza, ma soprattutto territorio, il nostro territorio, con un impatto ambientale veramente enorme.
L’area della Cascina del Ferro rappresenta un luogo ideale per costruirci case, infatti è stata subito individuata: zona splendida, molto appetibile e vicina al centro; insomma un guadagno facile e sicuro. E’ quel che si cerca e quel che si ottiene. “Volete l’area della stazione ? Bene, noi ci prendiamo parte della Cascina del Ferro !”
Il binomio è Cascina del Ferro-Stazione dei pullman.
Si dice che l’Amministrazione comunale abbia avuto diversi incontri con la controparte, naturalmente presso gli uffici comunali, a porte chiuse ed i cittadini, come spesso accade, non coinvolti al momento di decidere.
Cosa vi siete detti ? Su quali argomenti vi siete confrontati ? Quali le alternative ? Era proprio Cascina del Ferro o Stazione l’irremovibile richiesta ? E’ stato questo “ricatto” che ha messo in ginocchio l’ Amministrazione Comunale la quale ha deciso di concedere una proprietà per noi binaschini intoccabile ? Noi vogliamo sapere come sono andate esattamente le cose, è nostro diritto !
Sono certa che la trattativa non sia stata facile ed il confronto duro, ma non si deve cedere mai quando si tratta del bene comune !
Quale sarà il futuro della Cascina del Ferro ? Vogliamo parole chiare, precise; non ci accontentiamo dei soliti “faremo, vedremo, decideremo”:
Forse sarebbe stato sufficiente dare volumetria al terreno della stazione autorizzando i
proprietari a costruire, naturalmente concordandone le modalità, e permettere loro un giusto guadagno.
Non so come andrà a finire questa storia (la vedo male !), ma l’Amministrazione Comunale tenga conto che dovrebbe decidere del futuro di questo paese insieme a tutti noi.
Svegliatevi binaschini prima che sia troppo tardi, il nostro contributo è necessario !!!
Mary
Mary Rambelli Migliavacca | | | | |
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