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Scende il crepuscolo.
La pioggia dalle colline si muove verso est.
Se potessi vedermi
vedrei
una donna su un uscio
addosso i colori che stanno bene coi capelli rossi.
Anche se i miei capelli non sono più rossi.
Io celebro
i doni del fiume.
Il suo narrare continuo
immutabile e scintillante di una città,
la limpidezza del suo corso,
in compagnia di piccoli fiori e aironi,
lungo un'ansa a Islandbridge
e sotto tredici ponti fino al mare.
La sua pazienza all'imbrunire –
i cigni che nidificano ai lati,
il neon che vi sussulta dentro.
- Eavan BOLAND - Peter Gandhainer | | | | | | | | Poems Commenta Vedi tutti gli argomenti
III
Se anche avessimo il potere di sollevare
oltre le case e le strade azzurre
questo carico di ombre, di dubbi
che ci consuma come pietra sulla soglia,
e una nuvola potesse portar via d'un tratto
a disperderne il sale sulle acque del mare,
acconsentiremmo noi a gettarvi soltanto
questi margini della poesia, a rimanere
quaggiù, nell'erba viva
come una foglia abbandonata dal cielo?
- GUY GOFFETTE -
Peter Gandhainer | | | | | | | | Poems Commenta Vedi tutti gli argomenti
- La bellezza creata dalla pena
Perché negli occhi giovani ci son fiumi di lacrime?
Perché nei cuori giovani tempeste di sospiri
quando amori più o meno veri muoiono,
pene e timori immaginari incombono?
Si chiede ciò chi ha visto soltanto primavere –
l'aspra voce del tempo agli altri ha già risposto!
Con gli anni aumenta l'infelicità,
che genera egoismo ed avvizzisce
la giovanile tenerezza – in guerra
nell'aspra morsa della Morte gli occhi
del soldato son ciechi all'altrui pena.
E così il disperato al male umano.
Lo spirito ferito trae dal male conforto.
È un cuore torturato che genera il tiranno.
- Patrick Branwell Brontë -
Peter Gandhainer | | | | |
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