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Come già risposto al Conte rosso, Binasco era centro di potere ed il Castello ne era il fulcro (visto il luogo centrato dalle bombe non è del tutto sbaglaito pensare che l'obiettivo era appunto il Castello) e per quanto indicato sul Diario di Don Senna di cui riporto alcuni passaggi..." omissis ... Binasco doveva essere bombardata una seconda volta ... omissis ... il Conte Corsi si mise in contatto con il CNL e tornò da Milano la sera tardi chiedendoci una dichiarazione: le forze che erano qui (fascisti, muti e resega) non avrebbero fatto più violenza, e noi su quello che eventualmente sarebbe successo, avremmo preso tutta la responsabilità ... omissis la petizione fu firmata e consegnata al Conte (qui va sottolineato che Oliveri, Gatti e Negri si presero un bel impegno di coraggio e volontà verso i binaschini, dato il momento storico) .... omissis ... purtroppo ci fu lo stesso un secondo bombardamento ..." è probabile che vi furono prima dei bombardamenti degli atti di ostilità da parte delle forze della RSI verso gli alleati, non tanto verso i partigiani (dato che l'unica vicenza di violenza è quella riportata sulla fuicilazione dei -martiri di MerlAte -. Per cui è logico pensare che l'ipotesi di una mitragliata partita dal Castello sia verosimile, come è verosimile che questo atto non avvenne il giorno del bombardamento. Quello che va ricordato, visto che siamo in tempo di ricordi è un solo fatto concreto e assoluto nella sua negatività: la guerra è cieca e strana, ma molte volte chi fa la guerra è stolto e vigliacco.
CordiaLmente
BERTOLDON da CALVIGNASC | | | | | | | | Storia vissuta e scritta da Don Domenco Senna Commenta Vedi tutti gli argomenti
Pippo non ha nulla a che vedere con il bombardamento di Binasco del 12 gennaio 1945. Bombardò il 21 aprile 1945 e fece quattro vittime. Le bombe caddero allora al Caronero. (per chi non lo sa il Caronero era presso il Ponte di San Giovanni e l'attuale Via Costa) Nessuno ha mai saputo chi fosse Pippo.
Le bombe del 12 gennaio furono caricate sugli aerei americani anche da un binaschino prigioniero degli americani e su queste bombe c'era scritto Binasco. Lui lo raccontò e lui fece il possibile per informare la popolazione di Binasco ma essendo prigioniero non ci riuscì. Sua moglie morì nel bombardamento. Conosco bene il nome di questo binaschino, ma lo tengo per me. Aldo Oliveri | | | | |
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