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| | | Campo Scuola 2014 Commenta Vedi solo questo argomento
Che dire del Campo Scuola 2014 ..... Per me, è stata un'esperienza di crescita, professionale ed umana, entusiasmante. Un grazie sentito va a tutti coloro che ci hanno dato una mano: al Dirigente Scolastico, agli insegnanti, al personale ATA., a Riki Benvegnù, ad Angelo Catenacci, a Lucia Rognoni, All'ARCCRA, alla Virtus Calcio, agli imprenditori della zona industriale di Binasco, alla Polizia Locale di Binasco, in particolare a Laura e Michele, alla Croce Bianca di Binasco, in particolare a Sergio, ai volontari di PC di Noviglio, Zibido San Giacomo, Corsico, Locate, Pieve Emanuele, al Gruppo Giacche Verdi di Besate, alla Regione Lombardia. Il mio grazie va a tutti gli amici del gruppo di Protezione Civile di Binasco, che hanno creduto nel progetto e l'hanno sostenuto a costo di enormi sacrifici. Il mio grazie va ai genitori, che si sono fidati di noi, affidandoci i loro figli. Un GAZIE GRANDE COME IL MARE VA AI RAGAZZI, che si sono comportati in modo esemplare, dimostrandoci il loro entusiasmo e mascherandoci, il alcuni momenti, la loro noia. Tutta la comunita binaschina deve essere orgogliosa di questi ragazzi, perchè il nostro domani, posto nelle loro mani, sarà senz'altro radioso. Pino Celestino | | | | | | | | PILLOLA - Mix Commenta Vedi solo questo argomento
«Sedulo curavi humanas actiones non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere»
(Baruch Spinoza)
- "LEI PER CASO SENTE DELLE VOCI?"
- (digli di no)
- "NO DOTTORE".
(caffeina - sito online)
Quello che cerchi è dentro di te.
Altrimenti è nel frigo.
(Snoopy) di M. Schulz
- "Non c'è più la sinistra"
- "Oddìo adesso mi resti tutto il giorno per casa a girare in ciabatte"
Altan
Burlando quais furioso | | | | | | | | Maggio Commenta Vedi solo questo argomento
Non ci sono le viole,
queste cadono in settembre con ...
adesso si è in viaggio con la rosa,
il nome è fermo al medioevo,
ma il fiore resiste dalla preistoria.
Olezza Maggio nel fragore di rose canine,
Ulula il lupo, alla dolce luna piena.
Gli amanti forgiano i più antichi e caldi
gesti d'amore ...
Vieni o Maggio, mese d'affetti e di ricordi.
Affetti tribali, in giovani
Ricordi Sovversivi di libertà.
Ciechus | | | | | | | | Il Cinque Maggio..... un giorno come oggi Commenta Vedi solo questo argomento
"...prima azione di polizia militare nella storia "moderna...".
- Qualche tempo dopo l'avrebbero chiamata "operazione di peacekeeping", esattamente come quelle effettuate dall'Italia nei confronti della Serbia quando Massimo D'Alema era Presidente del Consiglio.
"Alcuni dicono di lui: "Ha esportato la libertà" Numm a disum "l'ha purtààa miseria e mort".
- Esattamente come le "missioni di pace" in Afganistan, Iraq, ecc. cui partecipa da anni anche l'Italia, che tanti "Effetti collatarali" (leggi: morti civili) hanno causato col "fuoco amico" dei nostri militari.
La Storia si ripete. Baltasar Mateus | | | | | | | | Paesaggi del nulla Commenta Vedi solo questo argomento
Domanda
Ed ecco di nuovo il tempo dei girasoli
già con favi scuri e molto oro ancora.
Quasi ci affatica l'azzurro smisurato.
Ogni mezzogiorno ci venivamo incontro
e già vedevo che eravamo più vicini di un palmo,
e così, un giorno sarei rotolato in te,
non so come, ma tutto e caldo come una ruota.
Non spira vento. Ed ecco all'improvviso i girasoli,
e ognuno, illuminato come una statua, ha
di te il leggero dondolio della corporatura,
forse un annuire del capo, che non ci fu mai.
Sei tu passata accanto a me, o io accanto a te?
Si accorciano i giorni, cresce l'anno.
Guarda, sono tornati i girasoli.
Oskar PASTIOR
Pierre Gandin - substitut | | | | | | | | Il Cinque Maggio..... un giorno come oggi Commenta Vedi solo questo argomento
Ei fu ...
ancha quel che la brusàa Binasc ..
prima azione di polizia militare
nella storia "moderna"
Par questt numm Binaschin
ghe ciamen "Brusa Cu".
E ancha par quest, ghann fai un quader
che l'è a Paris.
Alcuni dicono di lui:
"Ha esportato la libertà"
Numm a disum
"l'ha purtààa miseria e mort"
e cume i noster.. al ricordan cume
Ei Fu ...
giovannina del perseghetto | | | | | | | | Il Cinque Maggio...alle cinque della sera... Commenta Vedi solo questo argomento
Alle cinque della sera.
Eran le cinque in punto della sera.
Un bambino portò il lenzuolo bianco
-alle cinque della sera.
Una sporta di calce già pronta
-alle cinque della sera.
Il resto era morte e solo morte
-alle cinque della sera.
Il vento portò via i cotoni
-alle cinque della sera.
E l’ossido seminò cristallo e nichel
-alle cinque della sera.
Già combatton la colomba e il leopardo
-alle cinque della sera.
E una coscia con un corno desolato
-alle cinque della sera.
Cominciarono i suoni di bordone
-alle cinque della sera.
Le campane d’arsenico e il fumo
-alle cinque della sera.
Negli angoli gruppi di silenzio
-alle cinque della sera.
Solo il toro ha il cuore in alto!
-alle cinque della sera.
-Quando venne il sudore di neve
-alle cinque della sera,
quando l’arena si coperse di iodio
-alle cinque della sera,
la morte pose le uova nella ferita
-alle cinque della sera.
Alle cinque della sera.
Alle cinque in punto della sera.
Una bara con ruote è il letto
-alle cinque della sera.
Ossa e flauti suonano nelle sue orecchie
-alle cinque della sera.
Il toro già mugghiava dalla fronte
-alle cinque della sera.
La stanza s’iridava d’agonia
-alle cinque della sera.
Da lontano già viene la cancrena
-alle cinque della sera.
Tromba di giglio per i verdi inguini
-alle cinque della sera.
Le ferite bruciavan come soli
-alle cinque della sera.
E la folla rompeva le finestre
-alle cinque della sera.
Alle cinque della sera.
Ah, che terribili cinque della sera!
Eran le cinque a tutti gli orologi!
Eran le cinque in ombra della sera!
Federico Garcia Lorca
Il cozzo e la morte - LAMENTO PER IGNACIO SÁNCHEZ MEJÍAS
(1935) Baltasar Mateus | | | | | | | | Il Cinque Maggio..... un giorno come oggi Commenta Vedi solo questo argomento
Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fè silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo dè manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! Forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avviò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! Benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.
Alessandro Manzoni
Baltasar Mateus | | | | | | | | Pillola **** I politici Commenta Vedi solo questo argomento
Il politico, per definizione, non conosce vergogna; la conoscesse, non farebbe il politico.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013
Un politico che non fa promesse è come una puttana che non fa marchette.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989
L'uomo politico è fatto per fare la storia, e per essere annientato da essa.
Simone de Beauvoir, La terza età, 1970
Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c'è un fiume.
Nikita Chruščëv, (da una conferenza stampa, 1960)
Chi denuncia i limiti intellettuali dei politici dimentica che tali limiti sono la causa dei loro successi.
Nicolás Gómez Dávila
Non ci sono politici intelligenti, ma politici vincenti.
Nicolás Gómez Dávila
Certi inchiostri rossi invecchiando diventano neri. Tal'è dell'animo di alcuni nostri politici.
Carlo Dossi
Gli uomini politici costituiscono una categoria di persone delle quali generalmente non ci si fida. Il loro bisogno di approvazione ha del prodigioso. Senza, non funzionano. Ecco perché sovente sembra che parlino dai due angoli della bocca contemporaneamente: da una parte dicono una cosa per far piacere al gruppo A, dall'altra un'altra cosa per ottenere l'approvazione del gruppo B.
Wayne Dyer, Le vostre zone erronee, 1976
Se non sei opportunista non fare il politico.
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/68
C'è una sola regola per i politici di tutto il mondo: quando sei al potere non dire le stesse cose che dici quando sei all'opposizione; se ci provi, tutto quello che ci guadagni è di dover fare quello che gli altri hanno trovato impossibile.
John Galsworthy, Maid in Waiting, 1931
Il politico è come la donna frigida: per piacere deve fingere.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983
Di più di un politico si potrebbe dare questa definizione: Uomo, che se sa quel che dice: mente, e se non mente non sa più quel che dice.
Arturo Graf, Ecce Homo, 1908
Gli unici politici che fanno ben sperare per il futuro, sono quelli in età avanzata – molto avanzata…
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013
Baltasar Mateus | | | | | | | | PILLOLA***mix Commenta Vedi solo questo argomento
La nostra miserabile specie è fatta in modo tale che quelli che camminano sulle vie battute gettano sempre pietre contro quelli che insegnano vie nuove.
Voltaire
L'essere umano sarebbe felice se tutto l'ingegno che gli uomini pongono nel riparare le loro idiozie, lo impiegassero nel non farle.
G.B. Shaw
La filosofia sta allo studio del mondo effettivo come la masturbazione sta all'amore sessuale.
Karl Marx
Sforzandoci, possiamo facilmente imparare a sopportare le avversità - soprattutto, quelle di un altro.
Mark Twain
Viviamo per imparare. Ma, ahimè, in genere è troppo tardi per vivere quando abbiamo finito di imparare.
Carolyn Wirlls
C'è chi dice che i moralisti prima o poi finiscono nei bordelli. A me sta bene anche così, ma voglio dei forti sconti e magari anche delle quote nella società.
Carl William Brown
Burlando quais furioso | | | | | | | | 1984_2014 TRENT´ANNI Commenta Vedi solo questo argomento
Cooperativa Sociale Sette
TRENT’ ANNI
Una voce mi chiama
Una mano mi cerca
Eccomi
Guardiamoci negli occhi
Sei allegria
Sei gioia
Sei speranza
Sei vita
Sei amore
Sei un mondo unico e irripetibile
Tutti siamo mondi unici e irripetibili
Abbracciamoci
Facciamo quattro passi insieme
Ecco la tua strada
Ecco la mia strada
Devi andare
Io devo rimanere
Altre voci
Altre mani
Altre allegrie
Altre gioie
Altre speranze
Altre vite
Altri amori
Altri mondi unici e irripetibili
Io devo rimanere altri trent’anni
E poi ancora
E poi ancora
Tu va e non voltarti, vivi il tuo mondo
Io resto, ma ho bisogno della tua forza del tuo aiuto
Prega per me
noi della Cooperativa Sette | | | | | | | | 1 Maggio Commenta Vedi solo questo argomento
Buon Primo Maggio.
-ai lavoratori "classici"
-ai lavoratori "atipici"
-ai disoccupati
-a chi oggi deve lavorare controvoglia pur di mantenersi stretto il posto
-a chi sarebbe disposto a lavorare anche oggi pur di avere un lavoro (retribuito)
-a chi ha ricevuto la lettera di licenziamento e vive nell'angoscia
-a chi trova solo collaborazioni precarie
-a chi trova solo stage non retribuiti
-a chi il lavoro lo cerca
-a chi è talmente deluso che ha smesso di cercarlo
-a chi non smette di cercarlo
-a chi ogni mattina si spreme il cervello per trovare qualche goccia di creatività per sbarcare il lunario
-a chi dice "e adesso a 50 anni che faccio? chi mi prende? come sfamo la famiglia?"
-a chi quando era dirigente trattava i sottoposti con arroganza e ora si trova dall'altra parte della scrivania (e prova sulla sua pelle cosa significhi)
-a chi si sente rispondere "per questo lavoro non c'è budget!"
-a chi viene proposto di lavorare in cambio di "visibilità" invece di soldi
-a chi ha lavorato e riceve una fregatura invece della retribuzione
-a chi dopo una vita di lavoro scopre che non gli hanno versato i contributi
-agli esodati
-a chi ogni mattina maledisce la Fornero & C.
-a chi "sono giovane ma non coglione"
Buon Primo maggio a tutti (meno che a "illo")! Baltasar Mateus | | | | | | | | rime sparse Commenta Vedi solo questo argomento
Tra le mute radici
che sostentano il bosco,
arcangelo mio d’ombra,
nell’insistente quiete
sotterranea,
apriamo rose d’amore,
trasudiamo il vino
dell’uva unica,
dolce sole della genesi
perenne,
che le nostre labbra
invitano a godere
dal clamore
dell’umida erba
che ci protegge.
- Clara JANES - Peter Gandhainer | | | | | | | | 27 Aprile 1945 Commenta Vedi solo questo argomento
La sequenza del passaggio Musso-Dongo è spiegata piuttosto bene dai racconti (più o meno ufficiali) di chi ha partecipato a quegli eventi e che sono stati riassunti per brevità nel post precedente: tutto il racconto è assai più lungo. Inoltre, su Rai Storia è stato trasmessa più volte in questi anni una trasmissione molto interessante con interviste agli ultimi sopravvissuti dei partigiani presenti a quei fatti.
Che in quella zona vi fossero anche agenti dei servizi segreti inglesi interessati a recuperare il carteggio Mussolini-Churchill è ormai "quasi" certo. Del resto quando Mussolini lasciò la prefettura di Milano oltre al suo "tesoro" (in senso economico) aveva anche alcune casse o valigie di documenti.
Dopo l'incontro in Archivescovado con Riccardo Lombardi e altri esponenti del CNL (Sandro Pertini li vide che scendevano le scale essendo arrivato in ritardo, come ha più volte riferito egli stesso) la sera del 25 aprile lasciò Milano con la scorta tedesca. I documenti che portava con sé erano stati caricati su un camion che andò in panne a Como e occorsero alcune ore prima che i suoi seguaci
trovassero un altro mezzo per proseguire. I racconti a qual punto seguono varie strade che su alcuni punti concordano e su altri no. Non è chiaro se tutte le carte seguono Mussolini, dato che a Giulino di Megra verrà ritrovata (ufficialmente) solo una sua borsa di documenti.
In merito al perchè l'ispezione partigiana si sia spostata da Musso a Dongo è già stato scritto: la colonna su cui viaggiavano oltre a Mussolini anche diversi gerarchi fascisti con le famiglie, era stata fermata dai partigiani a Musso che ingaggiarono una breve battaglia.
Ai tedeschi interessava solo andarsene il più velocemente possibile dall'Italia, quindi scaricarono rapidamente gli italiani tranne l'ex Duce in quanto avevano l'ordine di portarlo in Germania o "dovunque egli avesse voluto andare" (gli avevano prospettato anche la Svizzera).
Questi gerarchi si consegnarono spontaneamente al parroco don Mainetti al fine di evitare ritorsioni dei partigiani.
La colonna tedesca scaricati gli italiani, tranne Mussolini, è ripartita.
Avendo saputo della presenza su un camion anche di Mussolini, don Mainetti informò subito i partigiani i quali fermarono di nuovo la colonna a Dongo, che dista circa 2 km da Musso.
Si tenga conto che la colonna di camion tedeschi era lunga circa 1 km, infatti l'ex Duce si trovava sul camion n° 34 di 38 e muovere una così lunga colonna richiede tempo, specie coi camion e le strade dell'epoca.
A Dongo nel corso della nuova ispezione è stato trovato Mussolini.
Baltasar Mateus | | | | | | | | 28 Aprile 1945 Commenta Vedi solo questo argomento
Alle ore 16.10 del 28 aprile 1945 con l'esecuzione di Mussolini si chiude una delle pagine peggiori, drammatiche e buie della Storia d'Italia. Baltasar Mateus | | | | | | | | 27 Aprile 1945 Commenta Vedi solo questo argomento
Came mai, l'ispezione partigina si è spostata da Musso a Dongo? Ovvero, se la colonna rimase ferma per l'ispezione, come mai Mussolini fu riconoscito a Dongo e non a Musso? Io, che non conosco la geografia di quei luoghi, posso ipotizzare che Musso fosse sobborgo di Dongo, se questo non è esatto, la storia - ufficiale- riportata fedelmente, ha alcune incomprensibili o comprensibili lacune. Per altro vi è un'altra versione (Svizzera) meno ufficiale, ma forse più veritiera, dove si racconta che sul posto oltre ai partigiani vi fosse anche un ufficiale Inglese del controspionaggio, molto interssato al carteggio che Mussolini portava con se.
Chissà se un giorno, quando i fatti saranno solo cronaca o romanzo,la sapremo la verità. Burlando quais furioso | | | | | | | | 27 Aprile 1945 Commenta Vedi solo questo argomento
27 Aprile 1945.
Nel corso della fuga dall'Italia per tentare di salvare la pelle, Benito Mussolini viene intercettato sul camion 34 della colonna militare tedesca in ritirata verso la Germania. Mascherato da sottufficiale tedesco e fingendosi ubriaco sperava di passare inosservato.
" La colonna, lunga circa un chilometro, alle cinque del mattino parte da Menaggio, ma alle sette, appena fuori dall'abitato di Musso, viene fermata ad un posto di blocco delle Brigate Garibaldi; dopo una breve sparatoria, e in seguito a lunghe trattative, i tedeschi ottengono il permesso di poter proseguire a condizione che venga effettuata un'ispezione, e che siano consegnati tutti gli italiani presenti nel convoglio, nel sospetto che vi fosse il Duce con qualche gerarca in fuga. Mussolini, su consiglio del capo della sua scorta SS, il sottotenente Fritz Birzer, indossa un cappotto e un elmetto da sottufficiale della Wehrmacht, si finge ubriaco e sale sul camion numero 34 della Flak, occultandosi in fondo al pianale, vicino alla cabina di guida, ricoperto da una coperta militare. A nessun altro italiano sarà concesso di tentare di seguire nascostamente Mussolini nel convoglio.
Intanto, durante l'attesa in cui si svolgevano le trattative, alcuni gerarchi fascisti che accompagnavano Mussolini si consegnano al parroco don Enea Mainetti, nella canonica di Musso, che li affiderà ai partigiani. Il sacerdote venne a conoscenza della presenza di Mussolini nella colonna e ne diede comunicazione a "Pedro".
Verso le ore 16 del 27 aprile, durante l'ispezione della colonna tedesca in piazza a Dongo, Mussolini viene riconosciuto dal partigiano Giuseppe Negri sotto una panca del camion n. 34. Viene perciò prontamente disarmato del mitra e di una pistola Glisenti, arrestato e preso in consegna dal vicecommissario di brigata Urbano Lazzaro "Bill" che lo accompagna nella sede comunale, dove gli viene sequestrata la borsa di cui era in possesso".
Baltasar Mateus | | | | | | | | PILLOLA di RESISTENZA Commenta Vedi solo questo argomento
Avevo Due Paure
La prima era quella di uccidere
La seconda era quella di morire
Avevo diciassette anni
Poi venne la notte del silenzio
In quel buio si scambiarono le vite
Incollati alle barricate alcuni di noi morivano d’attesa
Incollati alle barricate alcuni di noi vivevano d’attesa
Poi spuntò l’alba
Ed era il 25 Aprile
Giuseppe Colzani - Poeta Partigiano
Burlando quais furioso | | | | |
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