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| | | DEBITO FUORI BILANCIO LISTA BENVEGNU´ OLTRE 200 MILA EURO Commenta Vedi solo questo argomento
Ma nessuno dei sostenitori di Benvegnù (Lista Binasco più) informa i cittadini che il Sindaco e la sua giunta hanno causato un DEBITO FUORI BILANCIO per più di € 200.000,00????? Causa persa con la società che gestiva i servizi cimiteriali.
Non oso pensare se questo errore l'avessero fatto le amministrazioni precedenti!!!
Dica Salvemini....Dica! E' un po' che non scrive su questo sito!!!
E intanto i cittadini pagheranno questo debito causato da scelte errate dall'Amministrazione di maggioranza. Cittadino con tasche vuote | | | | | | | | Il Rivoluzionario Commenta Vedi solo questo argomento
Persone apparentemente
disinteressate chiedevano
di proteggerlo.
(protetti essi stessi dal proprio nome)
Non fare questo né quello
gli dicevano; non offrirti
a bersaglio, non slacciarti
le scarpe o la cintura
davanti a loro, non
essere vittima, ogni tanto,
della tua sincerità. Lui
sorrideva a loro condiscendente
o si limitava a prendere
con due dita a uno a uno
i loro "non" e li gettava
nel bidone della spazzatura
assieme ai suoi vestiti. E così,
bello, nudo, rivoluzionario,
con indosso solo le sue
scarpe rotte (dalle troppe scalate),
passò tre le acclamazioni
e gli insulti
perdendosi sereno
nell'immortalità "NESSUNO" | | | | | | | | I Gufi Commenta Vedi solo questo argomento
Sotto gli scuri tassi, loro asilo,
i gufi stanno in fila, dardeggiando
rosse pupille,
simili a adolii stranieri, Meditande
Rimarranno così, senza spostarsi,
fin quando, melanconiche
spingeranno via l'obliquo sole,
scenderanno le tenebre.
Da loro impara il saggio
che deve a questo mondo aver paura
del tumulto e del moto;
d'un'ombra che passa ebro, poi per sempre
sconta l'uomo, il castigo
d'aver voluto muoversi. Charles BAUDELAIRE | | | | | | | | inciviltà Commenta Vedi solo questo argomento
Qualcuno mi puo' aiutare, non mi viene in mente niente di cosa augurare agli incivili che gettano o abbandonano l'immondizia per strada o nelle aeree verdi, per immondizia intendo lattine, bottiglie, mascherine, cartoni della pizza, mozziconi e chi piu' ne ha piu' ne metta
per non parlare di alcuni proprietari di cani che si guardano bene dal raccogliere gli escrementi degli stessi, tanto non è casa loro e poi hanno altro da fare in quel momento,
tipo camminare come automi rincoglioniti guardando il cellulare
e non mi si venga a dire che i cestini pubblici non sono sufficienti, è solo un problema
d'inciviltà oramai dilagante
un cittadino | | | | | | | | April, 25 Commenta Vedi solo questo argomento
" Sulla neve bianca,
c'è una macchia color vermiglio,
è il sangue di mio figlio,
morto pet la libertà;
quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedrai spuntare
e tu che passi non lo strappare
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberar le nostre case
sui monti azzurri,
mio figlio rimase,
a far da guardia alla libertà. " Gianni RODARI | | | | | | | | Gorilla Commenta Vedi solo questo argomento
E' stato allo zoo di Berlino - non chiedete di più -
dove mi son trovata faccia a faccia
Con un gorilla
contro un vetro spesso,
ci siam fissati l'un l'altra.
I suoi occhi erano ira pura
sotto un drappo di collera.
Il naso, due guantoni da pugile,
La bocca, un'imprecazione repressa;
avrei voluto che fosse libero
laggiù nella fascia equatoriale
e rilassarsi con Morrissey.
Con un giorno in più di evoluzione,
potrebbe diventare anche Presidente. Carol Ann DUFFY | | | | | | | | Chimera Commenta Vedi solo questo argomento
Guardo le bianche rocce
le mute fonti dei venti
E l'immobilità dei firmamenti
E i gonfi rivi che vanno piangenti
E l'ombre del lavoro umano curve là sui poggi
algenti
E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre
correnti
E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera. Dino Campana | | | | | | | | Barche Amorrate Commenta Vedi solo questo argomento
Le vele le vele le vele
Che schioccano e frustano il vento
Che gonfia di vane sequele
Le vele le vele le vele!
Che tesson e tesson: lamento
Volubil che l'onda ammorza
Ne l'onda volubile smorza
Ne l'ultimo schianto crudele
Le vele le vele le vele .. le vele Dino Campana | | | | | | | | La Pioggia nel Pineto Commenta Vedi solo questo argomento
Taci
- Su le scogliere del bosco non odo
Parole che dici
Umane; ma odo
Parole più nove
Che parlano gocciole e foglie
Lontane
- Ascolta. Piove
Dalle nuvole sparse
Piove su le tamerici
Salmastre ed arse
- Piove sui pini
Scagliosi ed irti
Piove sui mirti divini
Su le ginestre fulgenti
Di fiori accolti
Sui ginepri folti
Di coccole aulenti
- Piove sui nostri volti silvani
Piove sulle nostre mani ignude
Su i nostri vestimenti leggieri
Su i freschi pensieri
che l'anima schiude
Novella
Su la favola bella
Che ieri t'illuse
Che oggi m'illude
Ermione
- Ascolta, ascolta L'accordo
Delle aeree cicale
A poco A poco più sordo
Si fa sotto il pianto che crescie
Ma un canto vi si mesce
Più roco
Che laggiù sale
Dall'umida ombra remota
- Più sordo e Più fioco
S'allenta, si spegne
Sola una nota
Ancor trema, si spegne
Risorge, trema, si spegne
- Non s'ode voce del mare
Or s'ode su tutta la fronda
Crosciare l'argentea pioggia
Che monda
Il croscio che varia
Secondo la fronda
Più folta, men folta
- Ascolta la figlia dell'aria
E' muta; Ma la figlia del limo lontana
La rana
Canta nell'ombra più fonda
Chi sa dove. chi sa dove
E piove sulle tue ciglia
Ermione
- Piove sulle tue ciglia nere
Sìche par tu pianga
Ma di piacere; non bianca
Ma quasi fatta virente
Par da scorza tu esca
- E tutta la vita è in noi fresca aulente
Il cuor nel petto è come pesca intatta
Tra le pàlbebre gli occhi
Son come polle tra l'erbe
I denti negli alveoli
Son come mandorle acerbe
- E andiam di fratta in fratta
Or congiunti or disciolti
(E verde vigor rude
Ci allaccia i melleoli
C'intrica i ginocchi)
Chi sa dove, chi sa dove
- E piove sui nostri vòlti silvani
Piove sulle nostre mani ignude
Sui nostri vestimenti leggieri
Sui freschi pensieri
Che l'anima schiude
Novella
Su la favola bella
Che ieri
M'illuse, che oggi t'illude
O Ermione Il Vate - G. D'Annunzio | | | | | | | | Ieri Commenta Vedi solo questo argomento
Ieri, tutti i miei guai sembravano lontanissimi,
Adesso sembrano quasi che stiano di casa qui,
Oh io credo in ieri.
Improvvisamente, non sono l'uomo che ero,
C'è un'ombra che sta sopra di me.
Oh ieri è venuto improvvisamente.
Perche lei se ne dovuta andare?
Non so, non l'ha voluto dire.
Ho detto qualcosa di sbagliato,
Ora bramo ieri.
Ieri, l'amore era una facile partita da giocare,
Ora, ho bisogno di un posto dove nascondermi lontano da tutti,
Oh, io credo in ieri. F4 | | | | | | | | Amur del Temp Commenta Vedi solo questo argomento
Un fiur d'inverna l'era lus in del prà,
e mì, de cà, u vért la mia finestra
e u fiadà el bianc savur del prà..
El fiur se dunda pian a la finestra
e mì cuj làver paura g'u de vardàl
ma lu se fa scurlì da la celestra
belessa de la nevv che sa tuccàl.
"Un fiore d'inverno era luce nel prato,
e io, da casa, ho aperto la finestra
e ho aspirato il bianco sapore del prato..
Il fiore si dondola lieve alla finestra
e io con le labbra ho paura di guardarlo
ma lui si fa scuotere dalla celestrina
bellezza della neve che sa toccarlo."
- Per un amico a cui sarà lieve il tocco di un fiore nella neve - Franco Loi | | | | | | | | Pasqua Commenta Vedi solo questo argomento
Giorno di resurrezione,
si sente nell'aria,
si sente nell'aria il ritorno,
si sente nell'aria il risorgere,
si sente nell'aria il profumo della nuova primavera,
ogni anno la nuova vita, si sente nell'aria.
AUGURI!!! J.J.Z. | | | | | | | | Vorrei Commenta Vedi solo questo argomento
Vorrei poter dipingere con le parole
vestirle di luce, impregnarle di sole
manovrarle con tempere o pastelli
comporle in olii festosi, in diafani acquarelli
sulle tele dei fogli, delle sudate carte.
Vorrei balzare da questa a quell'altra arte
porre a verbale il plastico, il visibile
tradurre l'ineffabile in grafico, in leggibile
conquistare l'imperio multiforme del bello
- colorista dei versi, poeta del pennello -
fondere due espressioni in lirici splendori:
creare poesie visive, far cantare i colori. D.G. Scotti | | | | | | | | Lieve Offerta Commenta Vedi solo questo argomento
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera
come le estreme foglie
dei pioppi, che s'accendono al sole
in cima ai tronchi fasciati
di nebbia -
Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d'esili ombre -
fino a una valle d'erboso silenzio,
al lago -
ove tinnisce per un fiato d'aria
il canneto
e le libellule si trastullano
con l'acqua non profonda -
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco -
sulle oscure voragini
della terra. Antonia POZZI | | | | | | | | La morte della Primavera Commenta Vedi solo questo argomento
Quest'anno la primavera è nata morta,
l'estate si preannuncia malata:
gli spiragli di luce sono radi
nella cupola cupa, nella calotta d'orrore.
Le stagioni d'infanzia mi fanno da paragone
con le primavere solari, le loro estati gloriose,
le loro promesse ogni volta mantenute
di messi, di premi, di anticipo di paradiso.
E come un lampo il sospetto mi ferisce
che il cielo intenda vendicarsi
appesantito dai fiati dei nostri motori, tempestato
dalle nostre vibrazioni, dai nostri magnetismi voraci,
trafitto dai nostri ordigni, ha deciso
di chiudersi, di gravare su di noi
come una maledizione, di negarci il suo sorriso.
D.G. Scotti | | | | | | | | In epitaphium eius Commenta Vedi solo questo argomento
Servo e Cantore, Troubadour
che nel suo amare ogni bel volto amo!
Più che possa l'ignavo il solo amore di sua vita,
Ricolmo dell'"Amor che move il sole
E l'altre stelle".
Lo dissero volubile, che la fiamma lambente
Coglieva "Bice" sognante in ogni nome nascente
e amava ogni bellezza benché la sua sommersa
guisa in cinquanta sguardi balenasse diversa;
E amava l'essenza benché sempre cambiava
il volto che a ciascuna finestra s'affacciava. Ezra POUND | | | | | | | | Ode XXXVIII Commenta Vedi solo questo argomento
Vecchio son, ma niun de' giovani
In più ber a me somiglia;
Salto all'uopo fermo ed agile
Ché ho per scetro una bottiglia,
Che altro scetro a me non val.
Chi a pugnar vuol meco accingersi
Venga pur, la pugna accetto;
Vin di miele, vin soavissimo,
Reca in tazza o mio valletto,
Recal, si, ch'io ber lo so.
Vecchio sono, si ma almeno,
Imitando il buon Sileno,
Io qui in mezzo salterò.
Ugo Foscolo | | | | | | | | Paradossalmente e con Affanno Commenta Vedi solo questo argomento
Cuoci in pentola
giovane dabbene
custodisci il vapore e la fiamma
e sorridi
le maniche rimboccate. Tu saprai
certamente come noi tutti siamo
ugualmente figli del ciotolo
che il piede smozzica
del bubbone rosso
che il volto ci beffeggia.
La tua tovaglia a grossi quadri
bluarancio non sciorinare in briciole.
Accosta ogni volta con ansia
al palato la cucchiaiata.
Cuoci in pentola
giovane dabbene
questa sola radice ricoperta di terra
o con occhio furtivo affettala
nel piatto fondo e degusta
lentamente
religiosamente
con atteggiamento
sornione
di complicità
ostentata.
- 1965/1969 Maurizio CUCCHI | | | | | | | | In Memoria Commenta Vedi solo questo argomento
Si chiamava
Moammed Sceab
Discendente
di emiri nomadi
suicida
perché non aveva più
Patria
Amò la Francia
e mutò nome
Fu Marcel
ma non era francese
e non sapeva più
vivere
nella tenda dei suoi
dove si ascolta la cantilena
del corano
gustando un caffè
E non sapeva
sciogliere
il canto
del suo abbandono
L'ho accompagnato
insieme alla padrona dell'albergo
dove abitavamo
a Parigi
del numero 5 della rue des Cermes
appassito vicolo in discesa
Riposa nel camposanto d'Yvry
sobborgo che pare
sempre
in una giornata
di una
decompressa fiera
E forse io solo
so ancora
che visse.
- 1916 - Giuseppe UNGARETTI | | | | |
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