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| | | Canzonetta Commenta Vedi solo questo argomento
Asilo politico chiedevo fino a ieri
all'ironia fasulla.
Sul liscio si scivola, nel mio campo arido
fiorivan solo i cavoli.
Amico dimentica le ciance gratuite
della mia bocca ipocrita.
Ti prego non credere che tutte le strade
conducono a Roma.
Il meglio vorremmo e di scelte facili
mai più ci nutriremo. Maurizio CUCCHI | | | | | | | | Y TU INFANCIA, DIME Commenta Vedi solo questo argomento
Y tu infancia, dime; dònde està ti infancia?
Que yò la quiero.
Las aguas que bebiste,
las folrese que pisaste,
las trerzas que anudaste,
las risas que perdiste.
Còmo es possible que no fueran mìas?
Dìmelo, que estoy triste.
Quince anos, sòlo tuyos, nunca mìos.
No me esordas tu infancia.
Pìdele a Dios que nos desande el tiempo.
Volverà tu ninez y jungaremos.
--//--//--//
E la tua infanzia di', dov'è la tua infanzia?
Perch'io la cerco.
Le acque che bevesti,
i fiori che calpestasti, le trecce che annodasti.
Possibile non siano state mie?
Dimmelo, ch'io son triste.
Quindici anni, solo i tuoi, mai miei.
La tua infanzia, a me non la nascondere.
Prego Dio di retrocederci nel tempo.
Tornerà la tua infanzia, e giocheremo. Gerardo Diego | | | | | | | | Rime sparse Commenta Vedi solo questo argomento
La primavera giace
deserto.
Scuro come il velluto
il fossato
si snoda al mio fianco
senza inerme fini riflessi.
Soli a splendere
sono dei fiori gialli.
Mi porta la mia ombra
come la sua nera custodia
un violino.
La sola cosa che voglio dire
brilla fuori dalla mia
portata
come l'argento sul banco
dei pegni. No so di chi sia l'autore il titolo è provvisorio | | | | | | | | Scale Commenta Vedi solo questo argomento
Scale
che non portano da nessuna parte
scale
che salgono solo per scendere
è difficile orientarsi
nei dintorni del nulla. Luciano ERBA | | | | | | | | Apparenza Commenta Vedi solo questo argomento
Ci siamo e non ci siamo
nella trasparenza della materia, tempo fermo nel suo fiorire,
dove ogni cosa è qualcos'altra sostanziata,
il bene con il male, un padre nel figlio,
istante e millennio. Nulla
resta immutato nell'immobilità di un atomo,
come le cellule che mute in noi appaiono e scompaiono,
presenza, assenza,
nell'attimo, l'orma del nostro transito. Corrado BENIGNI | | | | | | | | ricordo Commenta Vedi solo questo argomento
ciao mauro,
ci vediamo all'oratorio di "lassù" con piero e vanni per un goffetto.
dai mauro fai le carte, tocca a te.
dai mauro cambia marcia.
i "pistulot de l'uratori" romano,ennio,sergio,renè e pep.
Ciao miauro. sisti giuseppe | | | | | | | | Superfici Commenta Vedi solo questo argomento
Sembrano morti i semi sotto la terra,
invece dormono soltanto.
Quanti alfabeti dobbiamo ancora imparare
da ciò che è sommerso e quieto,
dalla luce che disegna perfetta le nostre ombre sulla terra.
L'invisibile mette a fuoco
ciò che è già dentro il nostro sguardo.
Riprendi il tuo posto nella foto sulla parete,
siamo immagini impresse nella memoria di qualcuno,
uno scorrere di superfici una sull'altra. Corrado BENIGNI | | | | | | | | Il mio verso Commenta Vedi solo questo argomento
Se vedi una montagna di spume,
è il mio verso che tu vedi:
il mio verso è una montagna ed è
anche un ventaglio di piume.
Il mio verso è come un pugnale
dalla cui elsa sboccia un fiore:
il mio verso sgorga eguale
ad un'acqua di corallo.
Il mio verso è d'un verde chiaro
e d'un carminio acceso:
il mio verso è un cervo ferito
che sul monte cerca riparo.
Il mio verso al prode aggrada:
il mio verso breve e schietto
ha il vigore dell'acciaio
in cui si tempra la spada. José Martì | | | | | | | | Colloquio con l´ombra Commenta Vedi solo questo argomento
La nostra ombra ci racconta.
Cammina al nostro fianco, a volte invisibile,
presenza muta, emerge precisa dal buio.
- A volte provo a interrogarla
quando il suo silenzio combacia perfettamente con la mia figura.
Altre volte invece è lei a visitarmi,
la sento risalire dal fondo, col suo passo quieto e feroce,
afferrarmi la voce come una morsa. -
La nostra ombra non dimentica,
dice di noi cosa siamo adesso che eravamo anche allora,
mentre su un muro cieco disegna le nostre iniziali.
- Ma chi sei veramente, ombra
che certe sere pari contemplarmi
come da un altro tempo, da un altro luogo?
Qual è il tuo nome fuori dal mio?
O sono io senza nome nell'anagramma della tua orma? -
Sentinella di ciò che abbiamo perduto,
chissà se nel tuo silenzio custodisci la mite parola del ritorno
quando il passato batte senza impronta sulla pietra. Corrado BENIGNI | | | | | | | | I fucilati Commenta Vedi solo questo argomento
Non solo quelli di Goya,
questi che quotidianamente a occhi bendati
la morte, per l'ultima volta, contemplano.
Rimorso, demenza, larva
di pietà. la benda, codesto
che neanche un secondo occulta?
Lo sparo alla nuca, colpo
di grazia o infinita durezza
di immergere in un lago un insetto?
Fossa comune, cremazione,
il semplice incendio dei corpi
che puzzano e bruciano come immondezzai
toccati dal calore solare,
che testimoniano, che dignità
assicurano al dio del sacrificio umano?
Infamia di essere, infamia assoluta di uccidere.
Che castigo, pronta, pronta e felina giustizia
meriterebbe il fanatico omicida, il mandante?
Lo smemorarsi, essere un cieco a sé stesso,
non dirgli nulla, l'anima
neanche della casa dove è nato
come se il sale l'avesse rasa al suolo
e distrutto le più profonde radici,
un cieco che tuttavia riconoscesse sua madre
e perdesse la lingua, le labbra, il singhiozzo,
un cieco nei cui occhi, leccati
da mosche impietose,
i propri figli vomitassero. Antonio OSORIO | | | | | | | | Tempi di guerra Commenta Vedi solo questo argomento
Ho incontrato una signora molto ricca che mi ha detto: "Sa, ora sono occupatissima
in un ospedale per neonati. I lattanti sono un tormento alquanto penoso per le madri. Pensi Lei per gli estranei! Non le pare? Cosa ne pensa?"
Le risposi che avevo una buona soluzione per lei. "Venda i suoi cinque grandi celebri quadri moderni che per l'umana felicità non hanno alcuna importanza. Con il ricavato assuma per un anno diecimila infermiere diplomate per l'infanzia. Così potranno sostituirla!"
"Lei è un anarchico!
"Oh sì! E come vorrei assassinare la menzogna!" Peter ALTENBERG | | | | | | | | ..la poesia nel pensiero ... nel secolo scorso Commenta Vedi solo questo argomento
L'oggi è una civiltà in cui gli emblemi primi della poesia sono dissonanti;
in cui il serpente, il leone e l'aquila appartengono la tendone del circo;
il bue, il salmone e il cinghiale all'industria del cibo in scatola;
il cavallo da corsa e il levriero al botteghino delle scommesse;
e il bosco sacro alla segheria.
Una civiltà in cui la luna è disprezzata come un satellite senza vita
e la donna è "personale statale ausiliario".
In cui il denaro può comprare ogni cosa ....
eccetto la verità .... Robert Graves - | | | | | | | | frammenti Commenta Vedi solo questo argomento
... poi che nella sorda lotta notturna
La più potente anima seconda ebbe frante le nostre catene
Noi ci svegliammo piangendo ed era l'azzurro mattino:
Come ombre d'eroi veleggiammo:
De l'alba non ombre nei puri silenzi
De l'ombra
Nei primi pensieri
Non ombre
De l'alba non ombre:
Piangendo: giurando noi fede all'azzurro
.... Dino CAMPANA | | | | | | | | Unità di spazio Commenta Vedi solo questo argomento
Lo spazio del mondo si è ridotto,
viviamo in un unico luogo,
dove, per sopravvivere,
bisogna mettere sotto
qualcuno e magari sorridere.
Un gesto di comunicazione
è un atto di aggressione. Raffaele CROVI | | | | | | | | Salgo (nello spazio, fuori dal tempo) Commenta Vedi solo questo argomento
L'acqua il vento
La santità delle prime cose -
Il lavoro umano sull'elemento
liquido - La natura che conduce
strati di roccia su strati - il vento
che scherza nella valle - ed ombra del vento
la nuvola - il lontano ammonimento
del fiume nella valle -
e la rovina del contrafforte - la frana
la vittoria dell'elemento- il vento
che scherza nella valle.
Su la lunghissima valle che sale in scale
la casetta di sasso sul faticoso verde:
la bianca immagine dell'elemento ... Dino CAMPANA | | | | | | | | Memoria Commenta Vedi solo questo argomento
E' la memoria una distesa
di campi assopiti
e i ricordi di essa
chiomati di nebbia e di sole.
Respira
una pianura
rotta solo
dagli eguali ciuffi di sterpi:
in essa
unico albero verde
la mia serenità.
- da: "Io non ho mani" David Maria Turoldo | | | | | | | | CASCINA DEL FERRO Commenta Vedi solo questo argomento
Buongiorno, chiedo per cortesia se ci sono fotografie della Cascina Santa Maria quando era ancora in attività. Mi interessa per fare un dipinto; ho trovato in rete diverse angolature ma tutte recenti e quindi con gli edifici fatiscenti. Lascio la mia e-mail
ca_gio@alice.it
Grazie mille. Carmen Marino | | | | | | | | Proporzionalmente Commenta Vedi solo questo argomento
Tra i 600 neoeletti in Parlamento 40 sono o condannati, o imputati, o indagati. Fatte le debite proporzioni, è come se a Binasco tra i 7200 abitanti circa vi fossero 480 concittadini condannati, imputati, indagati. Sarebbe ancora un paese vivibile? Il contabile | | | | | | | | Santa Fantasia Commenta Vedi solo questo argomento
Di quel bambino
ne vogliamo parlare?
Per lui; tutto è diseguale!
In un cespuglio
vede un bosco incantato.
In una scatola il teatro.
Mentre nella vasca da bagno:
un oceano, il mare, un lago.
In ogni sasso una montagna
in ogni fiore una farfalla.
Nella neve, panna montata ...
Ed il mondo è la sua casa.
In ogni abbraccio la sua mente
si risente dentro al ventre.
E non si vergogna della gente!
Lui; non è il frutto del peccato!
Ma dell'amore che l'ha creato.
Marco ROSSETTI - GAZZIRRE - | | | | |
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