Episodio 1 - "Il Conte Macula"
 

Sforzatevi di immaginare l’ angolo più oscuro di tutto l’ universo…..: ci siete ?
Ecco, quella notte era buia così….Bon si rigirava nel letto in preda a terribili incubi 
"marini" …..Sognava le grandi onde che lo inghiottivano come orche feroci e grondante di sudore urlava nel sonno appiccicoso :

- Un salvagente vi prego !

Intanto fuori imperversava la tempesta ed il vento fischiava come un vagabondo felice attraverso le finestre. IL cielo era rischiarato dai fulmini e terrificanti tuoni squarciavano il silenzio e il sonno di tutti gli abitanti di New York. Ad un tratto, nella camera di Bon, la finestra che dava sul minuscolo balcone cedette al vento e si spalancò. La stanza venne invasa dalla pioggia e dalle foglie e Billy di colpo si svegliò tossendo e imprecando :

- Accidenti ! Sono tutto bagnato !….Odio l’ acqua…..domani mi trasferisco nel deserto della Sonora….

Dopo la figuraccia fatta con Lilly Monroe sulle coste del Pacifico, l’ acqua non la poteva proprio più sopportare. Nelle sue orecchie echeggiavano ancora le risate della “ gazza ladra “, mentre lo lasciava alle sue disavventure acquatiche e se ne andava in compagnia di Sem, il bagnino più bello di tutta S.Francisco. Non era mai stato scaricato da una donna, anche perché non ne aveva mai avuta una….e neanche più ne voleva….Chiuse la finestra con un gesto di stizza e poi, tremante per il freddo, si rifugiò al tepore delle coperte. Quando fu finalmente al calduccio si rilassò e accese la lampada, la sua famosa lampada all’ olio di balena, regalatagli da suo nonno il Capitano Berrett, che nel ‘ 875 aveva addirittura circumnavigato l’ isola di Manatthan….Accesa la luce esclamò :

- Aaahhh !!

Davanti a lui stava un vecchio fradicio, malvestito e con il volto triste, che ricordava molto il “ pescatore “ di De Andrè…..Aveva due occhi grandi e spenti, che da tempo avevano deposto le armi, sconfitti da una vita troppo crudele per loro. Dopo essersi ripreso dallo shock, Bon si mise seduto e gli disse :

- Se si vuole asciugare, di là ho qualche asciugamano…..
- Grazie…

Rispose arrendevolmente il vecchio. Afflitto e con la schiena piegata, si diresse nella stanza attigua con un fare da cane bastonato. Bon provò una grande pena per il suo ospite clandestino e così lo raggiunse carico di amorevoli intenzioni.

- Da dove è uscito !?…..Da un ospizio per moribondi ?
Gli domandò.

- Che cos’ è un ospizio ?

Bon rimase ammutolito. Quel vecchio era peggio di quanto pensasse.

- E’ entrato dalla finestra vero ?

A quella domanda il vecchio gli si avvicinò, porgendogli la mano callosa e usurata dal tempo.

- Mi chiamo Iovan Petrescu e vengo dalla lontana Romania….
- Iovan Petrescu ?

Domandò Bon pensieroso.

- Questo nome non mi è nuovo….Lei non è per caso il terzino destro della Romania che sbagliò quel famoso rigore ai Mondiali del ‘ 24 ?

Petrescu si lasciò cadere sfinito sul bordo della vasca da bagno.

- Com’ è possibile……anche qui nella lontana America mi riconoscete……Non posso dunque sfuggire al mio umiliante passato…..

- Calma….calma…., pochi qui seguono il vostro sport…….stia pure tranquillo, a parte me non la riconoscerà nessuno. Glielo garantisco io, Billy Bon…..

- Speriamo…..quell’ errore pesa sulla mia vita più di un macigno….Dunque lei è proprio Billy Bon, l’ uomo che aiuta i deboli e gli sconfitti ?….Come me insomma…….

- Ehi dico….perché si butta giù così ? La vita offre sempre una seconda possibilità…..anche agli sciagurati come lei, che hanno sbagliato in maniera così clamorosa un rigore così decisivo…..

- Eh sì !…..Quella semifinale con la Germania mi ha rovinato per sempre. 

I Tedeschi sull’ onda di quella vittoria, iniziarono a credersi una razza superiore e lo stesso giovane Hitler, presente in tribuna, si esaltò al punto da dichiarare la Romania solo un paese “ satellite “, come tanti altri, della grande Germania……Tutto questo per colpa mia ! Non dormo da quel giorno…..

- Come mai lo tirò lei quel rigore ?

- Era l’ 88 ° e stavamo sull’ 1 a 1 . Popescanu, che era il tiratore prescelto, piangeva e non se la sentiva di tirare e allora io mi sentii come improvvisamente chiamato dal destino. Mi impossessai della sfera e incurante degli avvertimenti dei compagni e dell’ allenatore, mi diressi sul dischetto. Al fischio dell’ arbitro, presi una rincorsa decisa ma….accecato dalla foga sollevai solo della gran polvere. La palla rotolò lenta e centrale verso il portiere avversario, il quale la raccolse con non chalanche e la rinviò tranquillamente. I miei compagni rimasero talmente sconvolti e paralizzati, che la Germania ci rifilò ben sei goals negli ultimi due minuti….

- Deve essere un terribile fardello da tirarsi dietro…
- Non ne parlo da quel giorno…..e dal quel giorno la mia è solo una fuga da me stesso.
- Venga di là, ha fame ?
- Non mangio da tre giorni ma….non ho molto appetito : lo stomaco mi si è chiuso da allora….
- Vediamo di riaprirlo con una buona fetta di torta al whisky…..
- Non amo particolarmente le torte…..
- Lei è un uomo difficile…..A proposito….perché è venuto da me ?…..E perché è entrato dalla finestra ?
- Io sono un servo….

Gli rispose Petrescu mentre mangiava.

- Mi spiace…..io no ho bisogno di un domestico.
- Ma no…..sono qui per il mio padrone…..il Conte Macula…..gli serve assolutamente un dentista….
- Ah !

Rispose Bon perplesso.

- E’ sicuro di essere entrato nella casa giusta ?
- Lei crede negli spiriti signor Bon ?
- No !
- Cosa le dice l’ espressione : “ vivo all’ esterno e non al centro “ ?

Bon si sedette, distrutto dagli eventi.

- Non le sembra arrivato il momento di dirmi qualcosa di sensato ?
- Sto cercando di prepararla, mio caro ispettore. IL problema col mio padrone sta proprio qui….la preparazione….
- Cos’ è un chirurgo ?
- Purtroppo no…..è un vampiro !

Bon spalancò gli occhi sbalordito. Aveva voglia di scaraventare quello strano personaggio dalla finestra da cui era entrato.

- Basta con le stupidaggini !
- Vedo che non mi crede….non è così facile…..
- Vediamo questo suo padrone….
- Ogni cosa a suo tempo…..adesso dorme….
- Ma come…..in tutte le leggende è proprio di notte che il vampiro è vivo e vegeto…
- IL mio padrone è un vecchio vampiro……venuto ancor prima delle leggende….Lui esiste da sempre ma…..trecento anni fa ha perso un dente….

Bon scoppiò a ridere di gusto.

- Ha ha ha…..questa è proprio bella !
- Lei ride signor Bon ma ….per il mio padrone è stato un dramma, è come se ad un elefante togliessero la proboscide ……o come se ad una lucciola togliessero la corrente….

Bon pensò seriamente di telefonare a Cooper. Era chiaro che quell’ uomo soffriva di seri problemi mentali. Si domandava se poteva essere anche pericoloso. Decise di assecondarlo.

- Come mai fino adesso non avete trovato un dentista disposto ad aiutarvi ?
- A tutti, quando vedono il mio padrone, tremano le mani e…..non si fidano più.
Per questo ho bisogno di un intermediario, di qualcuno che sappia convincere il medico che il mio padrone è innocuo…..: è solo un poveraccio…

Bon aveva sonno ed era stufo di sentire quegli inverosimili discorsi. Così decise di congedare il suo nuovo amico.

- Dica al suo padrone che cercherò di aiutarlo. Poi ne riparleremo.

Petrescu si avviò verso la porta.

- Lei è un uomo saggio. Si vede subito….

Mentre così diceva, raccolse dal fianco del letto una piccola custodia di sax, a cui Bon non aveva mai fatto caso. La custodia era logora e rovinata.

- Non vorrà mica mettersi a suonare a quest’ ora !?

Disse Bon trattenendo a stento nuove risate.

- IL mio padrone riposa qui dentro…..

In quel momento, dalla custodia uscì come un sussurro appena udibile ma dal tono tagliente e gelido come il ghiaccio.

- Grazie….

Bon rimase immobilizzato dal terrore : altro che ridere….Guardò in silenzio Petrescu uscire dalla porta e portare con sé il misterioso ed inquietante oggetto.

- Tornerò per sentire i suoi progressi…

Gli disse prima di uscire e svanire nella notte. Sorse il sole ed illuminò Bon, il quale era nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato Petrescu. Era praticamente paralizzato ed era in preda a un grande dubbio : ma quella voce l’ aveva sentita davvero o no ? Sentiva di essere in pericolo. Quel Petrescu avrebbe potuto essere uno psicopatico assassino ma….non se la sentiva di telefonare a Cooper : cosa gli avrebbe detto ? Finalmente lo squillare improvviso del telefono lo riportò come in vita : era di nuovo un essere deambulante…..Era proprio Cooper che lo stava chiamando, per sapere le ultime novità.

- Pronto Billy ? Come va ?

Bon titubava : tenersi tutto dentro o aprirsi ?

- Ehm…..ciao…..come va…..ti sento lontano, c’ è un’ interferenza forse ?
- Ma io ti sento benissimo !
- Non ti sento…..ci sei ancora ?
- Grida più piano Billy, mi hai quasi spaccato un timpano !
- Trapano ?…..Per fare….non ti sento……parla più forte !
- Aaaahhh !!

E riattaccò. 

Il trucco di Bon era perfettamente riuscito. Aveva preso tempo con Cooper. Ora stava facendo il numero di un altro suo vecchio amico : il dentista
Mentadent Peter, conosciuto in tutta Brooklin, soprattutto nella zona del ponte…
Gli propose un incontro per quella stessa sera, per fare quattro chiacchiere e bere qualcosa. Mentadent accettò e così s’ incontrarono. Quella sera erano in un localaccio sul porto, il famoso “ Old Max Prak River “, noto per la buona birra scura e per le trote di mare al limone.

- Un vampiro !

Esclamò Mentadent tra una lisca di trota e l’ altra.

- Non credo che si tratti di un vero vampiro…però sono strane persone….
- E lo porti da me….allora sei matto anche tu…..Io tratto i denti, non i dementi !
- Se non li aiutiamo noi, chi lo farà ?
- Accidenti Bon…..non si può fare sempre i paladini della giustizia…Mi hai detto che sono squattrinati e che sono mezzi matti : ci sarà da fidarsi ?
- Ma di sicuro….Non dovrei dirtelo ma uno dei due ha giocato nella nazionale Romena di calcio del ‘ 24 .
- Ah…..uno sportivo !?
- Ti pagherò io le spese…..aiutiamoli….
- Sei troppo buono Bon, finirai per cacciarti nei guai un giorno o l’ altro. Comunque va bene….vedrò questo matto e ti farò un preventivo……
Poi deciderai tu.

Bon era raggiante e dall’ euforia inghiottì una trota intera.

- Sgnam !!

La trota gli andò di traverso e Bon diventò viola, sotto gli occhi esterrefatti di Mentadent. Afferrò d’ istinto la prima cosa che gli capitò sotto mano, come quasi per aggrapparsi alla vita……Ma era il testone pelato di Luciano Brutus, un gigantesco scaricatore di origine Italiana, che subito saltò in piedi e colpì Bon con un terrificante pugno allo stomaco, facendogli rigettare la trota all’ istante…
….Ma questa finì proprio sul faccione di Brutus, il quale andò su tutte le furie…

- Respiro ancora !

Urlava felice Bon.

- Grazie !

Voleva stringere la mano all’ omone ma questi gliela stritolò. A quel punto intervenne Mentadent, estraendo dalla tasca il suo trapanino portatile…..

- RRRRRRRRRR…….

Solo a sentire il rumore, l’ omone rabbrividì e scappò fuori dal locale. L’ applauso di tutti i presenti rinvigorì Bon ed il gestore, Max Prak, riconoscendolo gli offrì la cena.
Quella notte Bon precipitò nei suoi soliti incubi, le trote al limone lo inseguivano e gli sembrava di sentire la presenza di Brutus nella stanza. Si svegliò sudato, deciso a bersi un buon digestivo ma…venne letteralmente sorpreso da una figura terrificante che si ergeva proprio di fianco al suo letto. Un omone in nero, alto quanto il Sergente Coyote e dallo sguardo maligno e profondo lo stava fissando…

- Io sono “ Macula “……

Disse gelido. Bon ebbe il tempo di vedere per bene il nudo canino solitario che faceva capolino dalla sua bocca….

- Sono pronto…..e lei ?
- Un attimo che bevo un digestivo…..

Disse Bon, fingendo una sicurezza che sicuramente non aveva…….

 

 

Fine prima parte

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" Donna barbuta….sempre piaciuta ! "