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Appena usciti i tre tirapiedi di Lupara, Bon si ritrovò solo e sconvolto. Per la seconda volta nella sua vita aveva a che fare con il famoso boss e la sua banda.
Questa volta però sarebbero stati loro a pagare : ne era certo. Dunque era stato Lupara ad ordinare la morte di Mentadent.
- Maledetti criminali….
Si chiedeva inoltre se Mentadent fosse riuscito a guarire Macula, prima di incontrare gli scagnozzi di Lupara. Forse sì, forse ci era riuscito e così aveva segnato la sua fine. Sentiva un grande vuoto allo stomaco e così mangiò una decina di babà al whisky. Ora stava meglio, anche se però le cose gli giravano attorno velocemente.
Pensava confuso :
- Ma sono ubriaco ?
Squillò il telefono. Era Cooper, che gli chiese di raggiungerlo alla centrale. C’ era un’ importante notizia sul conto di Macula.
- Arrivo immediatamente !
Rispose con voce impastata. Quei babà al whisky erano davvero troppo inzuppati.
Crollò al suolo, cantando felice la canzone che gli aveva insegnato suo nonno
il Cap.Berrett : “ Navi, birra e sogni di gloria “. Si addormento beato, navigando col pensiero in mari lontani. Quando ormai le stelle, brillavano fiere nel cielo di New York, Cooper entrò timidamente nell’ appartamento di Bon. Avanzava cauto
nell’ oscurità, fino a che non trovò una lampada. Dato che l’ ambiente era stra- saturo d’ alcool, appena l’ accese questa esplose in una fiammata che gli scottò una mano.
- Aaaahhh !!
Ben presto scoprì la fonte delle esalazioni alcoliche : era Bon, rovesciato sul tappeto, che a bocca aperta russava e cantava contemporaneamente.
- Navi…..Ronf….birra….vampiri…ronf…..botti di whisky……ronf…sogni di gloria….
Cooper lo guardava schifato e incredulo. Pensava :
- Ma cosa caspita è successo !?
Si tolse il cappello per grattarsi la testa confuso e in quel momento venne colpito violentemente al capo. Così si ritrovò anche lui a navigare nel mare lontano del mondo dei sogni. La prima cosa che Bon vide al suo risveglio, fu il faccino antipatico di Salvatore Rollini.
- Salutiamo comparuzzo…
- Dove mi avete portato ?
- Non reggi gli alcolici…..male !
Bon si guardò attorno confuso e vide Cooper imbavagliato e legato ad una sedia, ancora nel mondo dei sogni. Stava in una stanza a lui sconosciuta.
- Perché avete coinvolto il Capitano !
Urlò.
- Calma…calma….Stava nel tuo appartamento : avvertito ti avevamo…..Adesso lui starà qui con noi altri e se non righerai diritto, lo troverai come il tuo amico dentista….
- Ma è pazzesco ! Cosa volete da me e dai miei amici !? Siete dei pazzi !
- Seguimi….
Gli fece cenno con la pistola che teneva in mano. Lo condusse in una stanza enorme, dove seduto su un trono in noce massiccio, lavorato a mano in perfetto stile dell’ isola di S.Salvador, stava Tony Lupara, il boss dei boss. Tale stanza, era colma di scaffali pieni di fascicoli e bottiglie di liquori : un “ mix “ tra un archivio e una taverna….
- Ma questo è il Paradiso !
Esclamò Bon alla vista di tutte quelle bottiglie.
- Fai silenzio !
Gli ordinò Rollini dandogli uno scappellotto. Assuntina Lupara, si aggirava per il locale ricoperta di veli semi trasparenti, bianca come un cadavere, volteggiando leggiadra e trasportata come da una musica che solo lei riusciva ad udire. Sul suo volto pallido, risaltava ancor di più la vistosa peluria incolta….A quella terrificante visione, Bon ancora debole, cadde pesantemente a terra svenuto. Si risvegliò tra le braccia di Luciano Brutus, che lo stava stritolando con tutta la sua forza.
- Iuoaaargg !!
Gridò Bon.
- Lascialo pure ora…
Ordinò Rollini.
- Il suo modo di svenire qui nel mio salotto, lo considero un affronto alla bellezza di mia nipote e di conseguenza anche a me….Per punizione ora lei bacerà la sua foto...
Disse severo Lupara alzandosi in piedi.
Luciano Brutus prese la foto dalla scrivania del boss e la schiaffò di fronte alla faccia di Bon.
- Bacia !
- Preferirei baciare te !
- Cooosaa !!
Brutus lo colpì violentemente con un pugno al naso e Bon perse di nuovo conoscenza.
- Tutti fuori !
Ordinò il boss.
- Voglio restare solo con lui.
Assuntina Lupara intanto, continuava a volteggiare sempre come “ in trance “.
- Assuntina ….tesoro…..fermati un istante……la testa mi gira….Sono quattro giorni che balli, non sei stanca ?
- Nonno caro….
Rispose Assuntina.
- Innamorata sono. Ballo perché sono felice….
- Non mangi, non dormi……continui a fare la trottola, non hai ancora finito la benzina ? Preoccupato sono….
Intanto Bon riprendeva lentamente i sensi, massaggiandosi il naso diventato enorme.
- Ohi….ohi….
Sussurrò mentre tornava a sedersi.
- Dunque lei considera mia nipote una mostruosità…….parli pure sinceramente….
- Ma lei tutte queste bottiglie le tiene solo per bellezza o contengono anche qualcosa di bevibile ?
Lupara scoppiò in una fragorosa risata.
- Lei mi piace signor Bon : ha sempre la risposta pronta.
- Spero che non mi serbi rancore per quella piccola storia della multa…..
Lupara intanto versò da bere al suo ospite forzato.
- Whisky ?
- E’ ovvio….
- Mi piace la gente che beve…..
- Esattamente cosa voleva da me…..oltre che picchiarmi e uccidere i miei amici?
- Bravo ! Subito al punto…..lei mi piace proprio…..Io voglio che lei collabori con me, per catturare il mostro che fa del male a mia nipote.
- Senta, l’ ho già detto al suo uomo l’ altro giorno : io non so dove si nascondono quei due.
- Come due ! Malgrado tutti i miei informatori, non sapevo che fossero in due.
- Macula si fa aiutare da un certo Iovan Petrescu…..
- Ah…..il terzino destro della Romania del ‘ 24……quello che ha sbagliato quel rigore, causando la 2a guerra Mondiale !
Intanto nei suoi volteggi, Assuntina finì col cadere tra le braccia di Bon.
- Assuntina….svergognata !
La sgridò il nonno.
- Che magretto che sei !
Disse la giovane a Bon. L’ investigatore si rivolse a Lupara.
- Se permette vorrei fare qualche domanda alla piccina.
- Faccia pure….sono curioso di vedere come lavora….
Incuriosito e ammirato, il boss si sedette sul suo trono per ascoltare comodamente l’ interrogatorio.
- A quale ora precisa della notte, viene a farti visita il tuo amato ? Risponda con precisione per favore….
- Al sesto rintocco di mezzanotte del mio orologio a cucù…
Lupara esplose in un applauso.
- Bravo !…..Che professionalità ! Ora sappiamo quando aspettarlo…lo cattureremo !
Bon domandò ancora :
- Cosa le dice il suo amato quando è lì con lei ?
- Mah…..: “ babal okul theiran egitt ross…”
- Ah....ho capito...
- Capisce questo dialetto ?
Domandò Lupara .
- Sono parole d’ amore…..
- Bravo !…..Che professionalità ! Conosce anche le lingue antiche…..
….Ma Bon fece purtroppo un’ ultima domanda che rovinò tutto.
- Precisamente……quale schiuma da barba usa per avere un risultato così poco sexy ?
Lupara diede un forte pugno al bracciolo del suo trono ed urlò :
- Lucianooo !! Lucianooo !!
Brutus sfondò la porta, credendo il suo boss in pericolo. Appena fu nella stanza, Lupara gli ordinò :
- Fallo a pezzi ! Voglio sentire le sue ossa scricchiolare !
Reagendo d’ istinto, Bon afferrò Assuntina e la scagliò fra le braccia di Brutus, il quale con grande sorpresa di Lupara, rimase profondamente schifato.
- Ma questa ragazzina è praticamente una scimmia !
Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase, che il boss lo freddò con un colpo di pistola in mezzo agli occhi. Subito Lupara prese poi di mira Bon, il quale si sentì finito.
- Stupidi uomini senza gusto……non meritate di vivere !
….Ma in quel mentre squillò il telefono. Lupara si stizzì, visto che nessuno rispondeva.
- Che fine hanno fatto i domestici !? Ormai mi tocca perfino rispondere personalmente al telefono….
- Risponda…..risponda…..
Gli suggerì Bon.
- Non si preoccupi, da lei torno subito dopo….
Alzò il ricevitore.
- Potete parlare…..ah è lei !? E’ arrivato adesso dall’ Europa…bene..bene….
mando qualcuno a prenderla….
Lupara abbassò il ricevitore e si rivolse di nuovo a Bon.
- Lei andrà con Salvatore Rollini alla stazione…..è arrivato Jamaican Pyrss…..il cacciatore di vampiri…..Se questa notte non catturerete Macula, lei pagherà con la vita. Sono stato chiaro !
- Chiaro come un whisky di puro malto…..
Lupara scoppiò di nuovo a ridere.
- Mi piacciono le sue risposte signor Bon…..ma non sempre le sue domande….
Dia una mano a portar via il corpo di quell’ imbecille di LucianoBrutus. Questa è la fine che fanno a questo mondo i ciccioni ignoranti e pelati come lui….
Quella notte alla stazione, imperversava un forte temporale : era una classica notte da vampiri. Bon se ne stava seduto su una panca, nel tentativo di riposarsi un po’.
Frank Museruola leggeva il “ Gazzettino NewYorkese “, su cui davano la notizia della scomparsa di Cooper. Rollini era al baretto della stazione, dove stava tentando di conquistare qualche tenero cuore femminile. A quell’ ora di notte però, nel locale c’ erano solo barboni e qualche alcolizzato. Le sue imprecazioni alla sfortuna giungevano nitide fino a Bon. Sconsolato uscì dal baretto, portando qualcosa di caldo da bere ai compari.
- Ragazzi ! Mi sono fatto fare un fernet caldo…..Che serata da schifo ! Che se ne venisse il boss a sbrigarsi queste faccende….
- Ben detto capo !
Disse Frank Museruola.
- Stai muto ! Non devi fiatare…..
Rollini si sedette accanto a Bon.
- Fa freddo eh ? Ci vorrebbe una ragazzotta per scaldarsi…..ci siamo capiti eh…
- Una ragazzotta come Assuntina ?
- Puah…..che schifo ! Quel vampiro deve essere anche cieco oltre che connuto…..
- Ma a Tony non glielo dici però eh ?
- Cosa vorresti dire ? Che sono un pappamolla ?
- Direi proprio di sì….
In quel mentre, il treno provvidenzialmente entrò in stazione, placando così la rabbia che Rollini stava cominciando a covare. Dal treno scese un solo passeggero:
Jamaican Pyrss. I tre vedendolo rimasero a bocca aperta. Era così vestito : giacca verde metallizzata sgargiante, camicia gialla, cravattino di cuoio, calzoni in pelle di boa, stivali a punta, una smussata e l’ altra aguzza, occhiali rotondi con le lenti arancio, bombetta Inglese dalla quale, come una cascata, sbucavano un’ infinità di treccine bionde stile “ rasta “. Questa specie di Arlecchino si diresse verso di loro, portando in una mano una valigia in pelle di coccodrillo e nell’ altra un cronometro..
Rollini si fece avanti.
- Lei è Jamaican Pyrss ?
- Yes…ja...oui....certo che sì.....
Rollini allargò le braccia sconsolato.
- Ragazzi, proprio lui è…..
Intervenne allora Bon.
- Viaggiato bene ?
- Direi proprio di no !
Rispose irritato Pyrss.
- Non sono riuscito a cronometrare come volevo, la durata precisa del viaggio…
- Come mai ?
Chiese Bon interessato.
- Quel dannato capo stazione di Vienna, ha fatto come un doppio fischio che mi ha ingannato….Devo aver perso alcuni decimi di secondo…..avendo schiacciato il cronometro sul primo e non sul secondo segnale, quello che ha dato l’ effettiva partenza al treno…..
- Ah !
Esclamò Bon. Rollini era già stufo di questo strano tipo.
- Andiamo su ! Non perdiamo tempo !
- Che ore sono esattamente qua…..devo regolarmi al nuovo fuso orario….
- E’ ora di andare !
Lo azzittì immediatamente Rollini, che poi raccolse la valigia e la diede a Museruola.
- Datti da fare tu ! Smidollato !
Arrivati alla vettura, Pyrss si rifiutò di salire.
- ….Ma avete controllato le atmosfere di codeste gomme ? Non mi sembrano gonfiate in modo equivalente….
Rollini lo spinse dentro bruscamente.
- A me questo sta già sullo stomaco….
Strada facendo, Rollini e Bon spiegarono a Pyrss la situazione. Egli però, scontento commentò :
- Ah….io ho bisogno di dati precisi……di misure ….di orari al secondo….non di queste chiacchiere per signorine !
Rollini si rivolse a Frank Museruola.
- Sbattilo giù !
Arrivati a destinazione, dalla vettura scese un Jamaican Pyrss inzuppato e stracciato : il segno di un pneumatico era stampato sul suo viso….
Lupara, che nel frattempo era sceso, dopo aver accolto lo specialista gli domandò :
- Le hanno spiegato bene la situazione ?
- Sì….sì…..tutto chiaro….
Fine terza parte
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