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Giunse la notte, una notte di lampi e tuoni. Uno di questi illuminò Macula, accovacciato sul muro di cinta di villa Lupara. Intanto dal cancello principale stava uscendo la macchina di Salvatore Rollini, in partenza per la missione di recupero della povera Assuntina. Anche Macula però era in missione. Stava infatti capitando qualcosa di inconsueto. Assuntina non si trasformava. Di solito, dopo pochi morsi, le persone iniziano a subire la mutazione vampiresca ma ciò pareva non riguardare Assuntina, la quale era ancora perfettamente umana. Gli serviva allora il parere proprio di Jamaican Pyrss, data la sua cultura in materia. Attese per circa un’ ora e quando la villa piombò nel silenzio, ecco che entrò in azione. Si trasformò in pipistrello e poi entrò da una finestra socchiusa. Era nella stanza di uno dei tirapiedi: Jack “ la carogna “…..Camminò verso il letto di quel bue russante e lo toccò più volte per svegliarlo, senza però ottenere alcun risultato….Ma Jack “ la carogna “ era veramente una carogna…..e infatti stava fingendo….In un lampo accese una lampada e poi puntò una mitraglietta sul volto stupito di Macula….
- Che ci fai tu qui !?
- Prima di ucciderti ho bisogno di un’ informazione….
Disse gelido Macula.
Jack “ la carogna “ finse di aver paura.
- Cosa vuoi sapere ?
- Volevo sapere dove si trova Jamaican Pyrss.
- E’ nella stanza qui a fianco….
Jack “ la carogna “ aveva ancora una volta confermato il suo nome. Per salvare sé stesso, gli aveva indicato la stanza del Cinese, suo acerrimo nemico…..
- Grazie dell’ informazione e….del tuo sangue !
Con il solo movimento del mantello disarmò Jack ma….” la carogna “ tirò fuori dai mutandoni un lungo coltellaccio. Quando lo puntò verso Macula, il vampiro era sparito. Nello stesso istante percepì i gelidi denti penetrargli nel collo. Era infatti balzato alle sue spalle ed ora lo stava finendo. Cadendo a terra rovesciò il comodino di fianco al letto. Dal cassetto di questo saltarono fuori tutti i suoi mazzi di carte truccate, nonché i vari assegni falsi e a vuoto, contocorrenti di denaro riciclato e persino il suo falso diploma delle elementari….: insomma tutta la sua vita da carogna…..In seguito, Macula col suo passo felpato si recò nella camera del Cinese, il quale secondo l’ usanza di Pechino dormiva disteso sotto il letto…..tenendo in mano due bastoncini di legno. Macula, che conosceva Pyrss come una persona stravagante, proprio vedendo quella sagoma in penombra sotto il letto si convinse di essere nel posto giusto…..Accese una lampada e poi disse :
- Si svegli Dottore….
- Pel Confucio ! Chi mi distulba a quest’ ola !?
Esclamò il Cinese con voce sottile ed antipatica. Macula restò sorpreso.
- Accidenti un Cinese ! Odio il sangue Cinese…..sa di riso….
Ma mentre diceva questo, due bastoncini gli si conficcarono nelle caviglie.
- Oooohhhh !!
Gridò il vampiro.
Il minuscolo Cinese gli si arrampicò su per le gambe e poi iniziò a mordergli la schiena e a graffiargli il collo con finte unghie metalliche.
- Aaaahhh !!
Macula era stordito.IL Cinese era velocissimo. Ora si era arrampicato sul letto a castello e lo stava colpendo con un bastone di legno morbido di Shangai…
- Ahi ! Ohi ! Aaaaahh !!
Gli gettò poi una manciata di puntine negli occhi e gli graffettò le dita dei piedi.
Macula riuscì a salvarsi da quella furia trasformandosi in pipistrello e volando via.
Planò nel prato del parco, ansimante e pieno di lividi. Si rifocillò con l’ acqua della fontana e si bagnò le ferite. Mentre faceva ciò, venne visto da uno scagnozzo di ronda che gli si avvicinò.
- Soffri d’ insonnia comparuzzo ?
Macula doveva assolutamente sapere dov’ era il Dottore e quindi subito aggredì lo sventurato di turno. Tenendogli la testa sotto l’ acqua della fontana lo interrogava.
Questi gli disse di aver visto Pyrss passeggiare qualche minuto prima nel parco.
Dopodiché Macula lo addentò, lasciandolo lì come uno straccio senza vita.
Infatti Jamaican Pyrss stava seduto sotto il pergolato della villa. Sul tavolino che stava davanti a lui c’ era un fico, illuminato da una lampada all’ olio d’ oliva.
Macula lo vide e si fece avanti con prudenza.
- La stavo aspettando…..ed è anche in ritardo di qualche secondo…..
- Sapevo che lei era un tipo stravagante….e adesso vedendola ne ho avuto la conferma…..
Gli disse Macula squadrando i suoi pantaloni in pelle di boa.
- Io so perché lei è qui.
- Allora poche chiacchiere…..saprà anche quello che mi succede…..
- Assaggi questo fico…..
Disse Pyrss indicando il frutto sul tavolo.
- Che stupidaggine ortofrutticola è mai questa !?
- Ai suoi tempi, il fico era considerato un frutto sacro.
- I miei tempi, sono ormai troppo lontani Dottore, troppo….
- ….E allora mangi il fico….su….lo ingurgiti….
- Al diavolo il suo fico ! Perché Assuntina non si trasforma !? Voglio renderla immortale come me…..
- Osservi bene il mio fico…..
Macula raccolse il fico dal tavolo stritolandolo senza pietà.
- Adesso glielo spiaccico in faccia il suo fico !
- Un attimo per cortesia…
Disse Pyrss abbassando il capo, quasi raccogliendosi in preghiera.
- Quel fico era perfetto…..è da quando sono arrivato che lo controllo. Solo ieri era ancora acerbo, domani sarebbe stato troppo maturo ma oggi….oggi era all’ apice ! La perfezione dura poco….passa e se ne va. Comincia a capire adesso Conte ?
- Cosa sono queste sciocchezze, stupido Austriaco treccioluto ! Non ho molta pazienza io…..
- IL valore su questo pianeta, è dato dal fatto che tutto è cagionevole, niente è eterno, tutto finisce e niente è mai completamente nostro.
- Adesso basta !
Macula dopo aver ribaltato il tavolo afferrò Pyrss per il collo.
- Diabolico Dottore, vuoi confondermi coi tuoi discorsetti da ciarlatano ! Perché il mio morso non ha più effetto ? Rispondimi !
Jamaican non tentò nemmeno di fare resistenza alla potente stretta del vampiro.
Mentre soffocava riuscì a sussurrare :
- E’ colpa tua….sei tu quello che non funziona…..sei tu il vero scherzo della natura…Lascia che Assuntina viva la sua vita. Tu non vivi, ti consumi lento come un gelido diamante, eterno e senza cuore….aahhh….
Jamaican scivolò a terra e Macula lasciò la presa. Lo fissò poi con disprezzo.
- Un diamante è per sempre, caro Dottore…
- Dipende…..
Disse Bon che stava alle spalle del vampiro e stava puntando la sua 38 a tripla canna al collo di Assuntina.
- Non oserai….
- Anche questo dipende……Lupara è impazzito e vuole che tu sposi sua nipote.
Se lo farai vivrai felice, altrimenti sarai braccato per sempre.
Macula esplose in una vibrante risata divertita.
- Questa è davvero bella….io sono già braccato da sempre….mio caro investigatorino…….Sono talmente stufo di fuggire da voi viscidi umani….
- Viscidi ?
Lo interruppe Bon.
- Non mi interrompa quando parlo e….non appoggi in quel modo così violento la canna della pistola sul collo della mia amata !
- Pistola ? Questo è un prodigio dell’ arte balistica….
- Insomma basta ! Veda di non fare del male alla mia donna !
- Lei parla d’ amore come se si trattasse di mangiare una caramella….
Mi sbaglio o stava per uccidere Petrescu in modo cruento ? Lui, che l’ ha accudita in questi anni come se fosse suo fratello….E’ così che tratta le persone che ama Conte ?
- Di cosa si stupisce…..lo sa cosa sono io ? Un mostro…..
- Anche questo dipende…….Avanti ragazzi !!
Urlò Bon.
Rollini ed altri quattro scagnozzi si tuffarono su Macula, catturandolo con una rete molto fine. Questi si trasformò in pipistrello ma restò comunque intrappolato.
- Bravi ragazzi !
Disse Bon in un’ esplosione di gioia.
- Rollini….porta in casa Assuntina e non farla vedere a suo nonno finché non si sarà completamente ristabilita. Magari dai una spuntatina al pizzetto…..E voi ragazzi, non fatevi scappare il Conte.
Detto questo, Bon si precipitò a soccorrere Jamaican Pyrss.
- Ci perdoni Dottore, siamo arrivati tardi…
- Caro Bon….l’ ho sottovalutata….il suo piano è stato veramente ottimo ed accurato…Vorrei stringerle la mano ma mi mancano letteralmente le forze…
- Lei non morirà qui così……glielo prometto io, Billy Bon !
Se lo caricò sulle spalle e lo portò in casa. Macula venne rinchiuso in una cella senza finestre e sbarre e poco più tardi Lupara volle incontrarlo. Entrarono nella cella lui, Bon e Rollini. Macula se ne stava in un angolo accovacciato, come un leone umiliato e sconfitto.
- Sei pronto a fare il tuo dovere di marito ?
Gli chiese con fermezza Lupara. Macula lo guardò ma non rispose.
- Ha perduto la lingua ?
Chiese a Bon.
- Come sta Assuntina ?
Domandò allora il vampiro.
- Ha rischiato di morire per colpa tua !
- Non è mai stata in pericolo, io amo sua nipote…..
Rollini sgomitò leggermente Bon e poi gli sussurrò :
- La ama addirittura….quella schifezza di donna…..
- Come dice Rollini ?
Domandò Lupara che non aveva sentito bene.
- Niente capo……cosa nostra fu…
- Non mi piacciono quelli che parlano a mezza via….
Intervenne allora Bon pensieroso.
- Un mostro può amare ? Questo è il dilemma…
- Forse ha ancora una volta ragione lei Bon….
Disse mesto Macula.
- Forse i mostri non esistono…..
Continuò.
- IL bene e il male si confondono tra di loro, come mare e cielo in un giorno di tempesta….
- Tu sembri una persona colta….come sei diventato vampiro ?
Volle sapere Rollini. Macula sembrò non sentire neppure.
- E’ ancora vivo il Dottore ?
Chiese.
- Credo che se la caverà….
- Lui conosce una formula che può riportare un vampiro allo stato mortale, però come fondamentale punto di partenza, occorre che esso sia accondiscendente.
- E lei lo è ?
Chiese Lupara.
- Che prima si celebri la cerimonia.
Concluse il vampiro, lasciandosi al contempo sfuggire un timido sorriso.
- Che ci sia un lieto fine ?
Cominciò a sperare Bon. IL nostro eroe però si sbagliava…..ed anche di grosso….
Usciti dalla cella del vampiro, Lupara congedò Rollini e Bon e poi si allontanò per prepararsi all’ imminente cerimonia nuziale.
- Questo matrimonio è una vergogna !
Disse scandalizzato Rollini a Bon una volta rimasti soli.
- Beh….effettivamente non credo che esistano precedenti….Nessuno si è mai sposato con un vampiro prima d’ ora…
- Io non sto parlando del Conte, in fondo lui mi piace, sto parlando di quella sgualdrina di Assuntina…..e di quel sadico di suo nonno CTony !
Bon era sorpreso.
-…..Ma di che parli Rollini !?
Disse Bon con accento Catanese ormai acquisito….
- Fino a mezz’ ora fa avresti spaccato il mondo per Lupara….mizzega !
Sentenziò Bon sempre più sicilianizzato….
- Ieri sono stato pestato… per aver detto che il Palermo merita la serie B…
Guarda qua…
Sollevò la camicia e mostrò i lividi a Bon.
- Chi è stato a ridurti così ?
- Questi sono i sistemi del capo CTony ! Qui tutti del Monopoli tengono, oppure del Palermo…..solo io tengo del Giarre…D’ inverno, ogni Domenica sera, mi riducono così. In questa casa no si può più vivere ! Devi scusare comparuzzo il mio sfogo ma….non ce la faccio più ! Qui basta sbagliare un colpo o dire una frase fuori posto e….puff….scomparisci nel nulla…Ti ricordi che fine hanno fatto Brutus e Frank Museruola ?
- E’ vero, con Lupara non si scherza !
- Prima ci chiedevamo chi fossero i mostri compare….quelli sono i mostri…..persone che non rispettano niente e nessuno e che pensano di essere al di sopra di ogni cosa….
- Anche tu non scherzi però !
- Io ho chiuso con questa vita. A Chicago ho un cugino che lavora nel contrabbando di liquori scaduti….del whisky alla frutta…..E’ un lavoretto onesto, che non rende molto ma almeno non si ammazza nessuno.
- E con Lupara come farai ?
Rollini afferrò per il braccio Bon e lo guardò quasi implorandolo.
- Conto su di te investigatore. Mi aiuterai ?
- Tutto sommato anch’ io ho un conto in sospeso con Lupara….Ti aiuterò !
I due si lasciarono e si diressero ognuno alle proprie stanze, nell’ attesa di conoscere il giorno della cerimonia.
Non dopo molto, arrivò il momento tanto atteso. La cerimonia sarebbe stata officiata dal sindaco David Marcomains secondo il rito civile, assistito nell’ occasione dal suo aiutante e vice sindaco Andrew Zurling.
Il giardino di villa Lupara era adornato con vari festoni e ghirlande di fiori e inoltre gli scagnozzi di Tony avevano allestito una specie di piccolo altare, anch’ esso adornato e ricoperto di uno sgargiante velluto rosso. Su un lato del giardino stesso era posto un lungo tavolone, imbandito con ogni ben di Dio per il rinfresco degli oltre 250 invitati. Proprio al centro spiccava la gigantesca torta nuziale : tre metri di altezza per quasi due di larghezza….
Dentro vi era nascosto, viste le sue ridotte dimensioni, Salvatore Rollini, che ad un certo punto del banchetto sarebbe dovuto uscire per augurare immense fortune agli sposi, sparando in aria alcuni colpi di pistola. C’ era anche una piccola orchestra….
…e che orchestra…Si trattava della band del grande Duke La Pera, che avrebbe dovuto allietare tutti i presenti con la sua musica. Per la verità, la sua presenza fu un atto dovuto, perché proprio Tony Lupara gli aveva fatto fare carriera corrompendo non pochi tra impresari e discografici. Tra i vari invitati, vi erano anche alcuni illustri personaggi tra cui : il Sen. Mc Harty, il famosissimo attore Frank Bello detto
“ sguardo di gatto “, lo scrittore premio Nobel Adam La Penna, biografo di Lupara,
da Chicago il cugino di Al Capone, Al Paccone e il suo braccio destro Jimmy Pacchettino, la cantante lirica Eva Pavarotta……e per finire l’ ospite più illustre,
addirittura dalla lontana Europa il Principe Braccobaldo…..Uno scroscio di applausi sottolineò l’ arrivo del Sindaco Marcomains, al quale Lupara fece pubblicamente dono del gagliardetto della Reggina e della gigantografia del suo tecnico Franco Colomba, idolo di Marcomains quando era calciatore.
- Andrew….
Sussurrò al suo aiutante e vice sindaco.
- Non sono molto contento di essere qui…..anche se il gagliardetto è bellissimo…
- Per carità….parli piano signor David…
Disse Zurling sempre sussurrando.
- Le ho già detto che siamo obbligati a partecipare, Lupara è una fonte di denaro troppo importante per noi….
- Non mi piacciono queste persone dalla doppia faccia…
Prima dell’ inizio della cerimonia Lupara volle scusarsi con tutti gli invitati, per il mancato arrivo dall’ Italia del presidente del Palermo, cosa che lo aveva non poco seccato. Appena dopo il tramonto la musica si fermò. Fece il suo ingresso Macula, vestito di un elegantissimo abito scuro e completamente avvolto nel suo classico mantello, che gli conferiva un’ aria sinistra ed al contempo signorile. Si diresse lentamente verso l’ altare, completando la parte finale del tragitto sottoforma di pipistrello, per poi riacquistare sembianze umane una volta raggiunto l’ altare stesso.
- Ooooohhh !!
Esclamarono tutti i presenti.
Il “ clou “ fu però l’ apparizione della sposa. Assuntina era vestita con uno spettacolare abito bianco, adornato con mandorle e noccioli di olive siciliane.
Una veletta scendeva fino all’ altezza del naso, coprendo solo parzialmente il suo orribile volto. Anche se per l’ occasione si era fatta la barba, si poteva notare un aguzzo pizzetto far capolino da sotto il suo mento. Probabilmente faceva parte di uno studiato e provocante “ look “ sexy. Subito il nonno Tony la prese sotto braccio e la accompagnò all’ altare. La cerimonia ebbe così inizio. Tutto sembrò procedere per il meglio ma….quando Marcomains pronunciò le classiche parole :
- Se c’ è qualcuno che è contrario a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre….
Qualcuno esclamò per tutta risposta una frase che proprio non doveva pronunciare.
- Io avrei qualcosa da dire !
Era Billy Bon…….che fino a quel momento se ne era stato mischiato tra gli invitati e che ora aveva deciso di intervenire. Iniziò a camminare calmo, avvicinandosi pian piano all’ altare e calpestando, forse senza nemmeno accorgersene, il lungo strascico di Assuntina. Si mise a parlare, rivolto proprio a Tony Lupara, con la tipica calma e decisione di chi si sente sicuro di sé e pensa di avere in pugno la situazione.
- …..Sì, lei è Tony Lupara…anzi….mi perdoni ….lei è il grande Tony Lupara.
Lei ha dalla sua parte tanti soldi e uomini armati che son pronti a proteggerle il sederino in ogni momento….lei è il padrone di mezza città….lei ha dalla sua parte una grande forza ma….anch’ io ho dalla mia parte una forza altrettanto grande : la legge !
A quelle parole, la vecchia madre ultranovantenne di Tony, che fino a quel momento aveva dormito, improvvisamente si risvegliò e con inattesa vitalità esclamò :
- Bravo ! Era dal 1845 che non sentivo un così bel discorso……
A quel punto, ancora una volta, l’ emozione attanagliò Bon, il quale iniziò a farfugliare parole quasi senza senso e frasi scoordinate.
- Grazie…..ehm….non era preparat…..scusi Tony…..facevo così per dir..dir..dire…
Sapeva che la sua vita era praticamente giunta al termine: Lupara lo avrebbe subito fatto crivellare di colpi. Infatti, nel giro di pochi secondi, si ritrovò circondato da circa cento canne di pistola. Aveva perfino un candelotto di dinamite che gli sbucava da sotto il cappello…Ma improvvisamente…
- Fermi tutti !
Una voce tonante ed amplificata da un megafono atterrì tutti quanti. Era il capo della Polizia Bill Bonner, che con un manipolo di agenti ben armati aveva fatto irruzione nella villa.
In un attimo si scatenò una violenta sparatoria e Bon ne approfittò per scappare all’ interno dell’ abitazione. Dopo mezz’ ora di guerriglia, Bill Bonner si era annoiato e concentrò la sua attenzione sull’ immensa torta nuziale, dentro la quale vi era ancora chiuso Salvatore Rollini, che non era ancora potuto uscire a causa di un difetto del congegno di apertura. Di lì a poco sarebbe stato ingurgitato da Bonner con tutta quanta la torta….E così fu….Dopo qualche minuto, Bonner si sentiva come un terribile peso sullo stomaco e…..digerì così forte, da perdere l’ equilibrio e cadere sul tavolo, sfasciandolo e schiacciando il vice procuratore Thompson, che si era infilato sotto alla ricerca di una lente a contatto perduta….
Fine settima parte
Non perdete il prossimo episodio dal titolo:
" Notte di fuoco e fiamme
"
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