Episodio 8 - " Notte di fuoco e fiamme"
 

Vista la situazione di pericolo, il sindaco Marcomains abbandonò il piccolo altare e a gambe levate, seguito da Zurling, cercò di mettersi in salvo nella sua macchina ma….non poterono nemmeno entrare, perché all’ interno c’ era Eva Pavarotta appartata con Jimmy Pacchettino, che stava cantando un’ aria d’ amore tratta dal Tristano di Wagner versione “ mix “…….Furono così costretti a ripiegare all’ interno della villa. Appena dentro, il silenzio della casa, in contrasto col fracasso esterno, li sbigottì.

- Dove siamo ?

Chiese Marcomains a Zurling. Zurling si guardò attorno.

- Siamo nell’ immenso salone d’ ingresso. Sarà meglio cercare un posto sicuro dove nasconderci.
- Andrew…..hai visto dove è scappato il vampiro ? Quello mi mette paura…
- Non so signor David, nella confusione l’ ho perso di vista….
- Anch’ io….

Rispose il “ non vedente “ sindaco.

C
ontemporaneamente, anche Bon si aggirava nei corridoi dell’ immensa villa.
Dalle finestre giungeva nitido il frastuono esterno, un miscuglio di spari, grida, urla di dolore ed imprecazioni varie.

- Mizzega ! Colpito mi hanno ! Mi fratturarono l’ alluce !
- Basta…..non riesco a digerire !

Urlava Bonner.
Intanto Bon si ricordò di Jamaican Pyrss e decise di andare a vedere come stava.
Si avviò guardandosi le spalle, temendo sempre qualche colpo di scena.
Dinnanzi alla porta, proprio mentre stava per aprire con naturalezza, sentì nitida provenire dall’ interno la voce singhiozzante di Assuntina.

- ….Io credevo fosse Dracula….non Macula…..
- Benedetta figliola……la prima cosa che bisogna chiedere ad un amato è proprio come si chiama…
- ……Ma io ero convinta che esistesse solo Dracula….A me non interessano i vampiri “ gregari “….
- Ma Macula non è un gregario…..Macula è un grande vampiro…..
- No…..no…..io voglio solo il meglio, il romanzo parlava chiaro : solo Dracula è il vero principe della notte….
- Stupida viziata con la barbazza !

Pensò Bon tra sé. Le stesse cose le stava pensando anche Macula, che sottoforma di pipistrello stava appeso sopra la testa dell’ investigatore.

- Non lo sposo più quel ciarlatano !

Urlava isterica Assuntina nella stanza di Pyrss.

- Signorina la prego……non urli…..sono ancora debilitato….

…Ma un’ altra donna stava urlando nello stesso momento. Era Eva Pavarotta, perché Jimmy Pacchettino le aveva incastrato le dita nel cruscotto della macchina…

- Aaaaaahhhh !!

Urlò eseguendo una perfetta scala di do.
In un’ altra stanza della villa anche David Marcomains stava urlando dal dolore.
Aveva urtato il ginocchio contro un’ antica armatura.

- Stia attento Andrew ! Mi guidi bene !
- Scusi signor David…..la paura fa brutti scherzi…..

Improvvisamente, udirono il rumore di un pallone da calcio che rimbalzava.
Infatti proprio un pallone rotolò nella stanza dove si trovavano, seguito da un giovanotto vestito con la divisa ufficiale della nazionale Romena, che portava sulla schiena il numero 2 . Era il ringiovanito Petrescu, che subito si rivolse ai due.

- Sto cercando il campo d’ allenamento della nazionale Romena….ho perduto i miei compagni e non riesco più a ritrovarli…..
- Direi che soprattutto lei ha perso la testa….

Gli rispose Zurling. Marcomains però, che era esperto di calcio, riconobbe quella voce e subito si illuminò di gioia.

- Ma lei è Iovan Petrescu…..è incredibile, dopo tutti questi anni ha ancora la voce di un ragazzino….
- Beh…..cosa c’ è di strano…..siamo nel ’24…..Scusate ora, devo raggiungere i miei compagni.
- Ma questo è proprio impazzito !

Disse Marcomains a Zurling.

- Ma lasciatemi passare !

Petrescu li spinse via e corse fuori dalla stanza palleggiando.

- Succedono cose strane in questa casa….

Commentò Marcomains.

- Aveva ragione lei, era meglio che non venivamo…..

Intanto fuori, la sparatoria imperversava più cruenta di prima e Bonner col megafono dirigeva le operazioni.

- Ma che fate ! Vi sparate fra voi !? Attenetevi agli schemi !

Nella villa invece, la viziata Assuntina se la stava prendendo con Jamaican Pyrss.

- Perché non morite ! Voi portate solo iella e basta ! Voi e il vostro bamboccione di vampiro….
- Miss…se fossi io vostro nonno, darei fuoco alla vostra barba !

Assuntina afferrò la lampada che stava sul comodino e poi si avvicinò a Pyrss.

- Oggi è stata una giornataccia per me, sono estremamente delusa ed umiliata !
Vuoi vedere stupido Dottore che incendio il letto e ti faccio bruciare vivo ?

Bon entrò nella stanza come un treno impazzito, spinse via Assuntina e questa fece cadere la lampada. Le fiamme divamparono violente e subito il nostro eroe pensò a salvare Pyrss. Assuntina fuggì dalla stanza urlando :

- Mio nonno Tony vi farà murare vivi !
- Quella ragazzina è peggio di una strega !

Esclamò Pyrss.

- Non è il momento dei commenti questo, rischiamo di andare arrosto !

Aggiunse Bon mentre lo soccorreva. Anche Assuntina imboccò il corridoio velocemente ma una mano possente la bloccò, trattenendola per la spalla.

- Ferma tu ! E’ arrivato il giorno del giudizio !

Disse Macula furioso.

- Ah, sei tu !

Esclamò la giovane voltandosi.

- Mi hai ingannata, ti disprezzo….Mi avevi detto di chiamarti Dracula….
- Macula ! Se oltre ad essere barbuta sei anche sorda…. non è colpa mia !
- Tu non sei un vero vampiro !

Gli disse la ragazza graffiandolo.

- Prima di domattina, ti sarai resa conto di quanto ti sei sbagliata ma….allora sarà troppo tardi…

Le disse lui, fulminandola con un’ occhiataccia talmente infernale da staccarle il pizzetto da sotto il mento…Dopodiché la catturò sollevandola come una piuma, dileguandosi nella notte.

- Sento odore di fumo….

Stava dicendo Marcomains a Zurling in un’ altra stanza.

- Ed io sento odore di guai…..

Gli ribatté l’ aiutante, che poi imprecando disse :

- Questa casa è peggio di un labirinto !

Fuori intanto non si sparava più, visto che le due parti avevano esaurito le munizioni. Mentre si attendevano i rifornimenti, i componenti delle due fazioni si scambiavano complimenti e commenti sull’ andamento della sparatoria.
Si potevano vedere strette di mano, abbracci, pacche sulle spalle ecc….

- Bravo….quasi mi colpivi….

Stava dicendo un poliziotto ad un mafioso.

- Mi alleno quotidianamente al poligono della “ collina piatta “…..lì nel Bronx….

Da un’ altra parte, un agente che stava piangendo un compagno caduto, veniva consolato da un gangster e precisamente da Nick La Morte.

- Su con la vita…..cose che capitano….tu sei ancora vivo però…..
- Lascia che arrivino le pallottole e poi ti buco quella fronte d’ assassino !

Nick La Morte si allontanò calmo e ridente.
Lupara intanto stava cercando di convincere Bonner a mangiare una fetta 
d’ anguria.

- Festeggiamo questa tregua comandante, finché siamo vivi….
- No….no…..ho un mal di pancia incredibile…..guardi qua come si muove…

In quell’ istante qualcuno gridò :

- Al fuoco ! Tutto il secondo piano è in fiamme !

Ormai tutti gli invitati illustri si erano da tempo dileguati, tranne Eva Pavarotta, 
che aveva ancora le dita incastrate nel cruscotto e che era stata abbandonata dall’ esausto Pacchettino, letteralmente stufo di sentire urla e assordanti scale di do. Bonner stava avvisando i pompieri, mentre invece Lupara aveva incaricato il Cinese di trovare assolutamente sua nipote. IL Cinese era meglio di uno scimpanzé e nel giro di pochi secondi si erse sul piccolo grattacielo che confinava con villa Lupara. Da quella posizione riuscì a vedere Macula, che si allontanava con Assuntina sulle spalle. Lo seguì saltando agilmente da un tetto all’ altro.
Sul retro della villa, Bon aveva sfondato con un calcio una piccola porta ed era così riuscito ad uscire, mettendo in salvo Pyrss, il quale era sempre più debole.

- Senza di lei sarei morto più volte ispettore…..
- …..Ma dato che ci sono….
- Dirò al mio nipotino di comporre una canzone che parli di lei…..
- E chi è suo nipote ?
- Un giorno diverrà una leggenda, ne sono certo, si chiama Bob Marley….
- Ah !

Bon lasciò Pyrss sotto il pergolato del parco e poi si diresse da Bonner e i suoi agenti. Intanto i poliziotti, approfittando dell’ incendio, erano riusciti a circondare gli uomini di Lupara, che si erano arresi col loro boss. Un agente si avvicinò al gruppo dei prigionieri e schiaffeggiò davanti a tutti Nick La Morte.

- Questi sono per il mio compagno caduto !

Nick restò imperturbabile e si slacciò la camicia…..

- Guarda qua !

Mostrò un orrendo teschio tatuato sul suo petto.

- Aaaahhh !!

L’ agente scappò via terrorizzato e….non lo trovarono mai più….
Intanto stavano arrivando a sirene spiegate le prime camionette dei pompieri, i quali subito entrarono in azione. IL loro capo, John Water, ormai alle soglie della pensione ed un po’ rimbambito, ordinò :

- Bagnateli tutti !

I potenti idranti vennero indirizzati sia sui poliziotti che sui prigionieri e questi ultimi ne approfittarono per fuggire. Bonner impazzì dalla rabbia.

- Arrestate quel pazzo !

Non c’ erano rimasti però più agenti per effettuare l’ arresto, tutti stavano nuotando nell’ acqua e nel fango del parco.

- L’ incendio…..dovete spegnere l’ incendio !

Finalmente Water tornò in sé e fece dirigere gli idranti sulla villa. Bon raggiunse Bonner proprio mentre questi stava andando a redarguire John Water.

- Comandante Bonner !

Urlò Bon per farsi sentire nel caos che li circondava.

- Adesso no…..devo ricoprire d’ insulti quest’ uomo !….Ma si rende conto del disastro che ha causato !?
- E lei chi è ?

Chiese Water lucidandosi gli occhiali.

- Io sono il capo della Polizia Bill Bonner !
- E io sono il capo dei pompieri !
- Lei è un imbecille…ecco cos’ è ! Guardi i miei agenti tutti bagnati !
- Piccoli dettagli…..mi lasci operare in pace….
- Del resto solo chi lavora sbaglia…..

Intervenne timidamente Bon a difesa del pompiere.

- Che vorrebbe dire Bon…..lei forse sa cos’ è il lavoro !?

Mentre i tre discutevano animatamente, nella villa Marcomains e Zurling si sentivano ormai perduti. IL fumo ed il calore erano insopportabili e non trovavano vie d’ uscita. Quand’ ecco che rispuntò ancora quello strano tipo col pallone.

- Venite presto !

Disse loro.

- Gli spogliatoi sono invasi dal fumo, i tifosi sono impazziti e lanciano petardi e fumogeni !
- E’ peggio di un incubo !

Esclamò Marcomains singhiozzante.
I due pur non fidandosi, vedendo in lui l’ unica via di salvezza lo seguirono, penetrando in una fitta cortina di fumo.

- Dov’ è Lupara ?

Chiedeva intanto Bon a Bonner nel parco.

- Questo energumeno lo ha fatto scappare con tutti i suoi uomini ! Tra l’ altro 
l’ incendio sembra divampare sempre più potente ! Cosa siete, le riserve dei pompieri titolari !?
- Si sta rivolgendo a uno che ha sulle spalle quarant’ anni d’ esperienza….mio caro ispettorone….e mangi di meno….
- Venga Bon….andiamo via…..abbiamo altro a cui pensare….

Bonner afferrò Bon per un braccio, stritolandolo come al solito.

- Ho messo Coyote sulle tracce di Lupara, con quel segugio alle calcagna non potrà andare lontano.
- Col suo permesso Comandante, vorrei raggiungere il Sergente.
- Vada pure Bon ma…..stia attento…..ci sono ancora degli uomini di Lupara in libertà.

Prima di allontanarsi, Bon scortò alcuni agenti da Jamaican Pyrss.

- Che sia condotto all’ ospedale, presto !

Ordinò loro.

Si mise poi alla ricerca del Serg.Coyote ma…..non si allontanò di molto, perché una voce lo bloccò.

- Signore si fermi, noi forse ci conosciamo….

Bon si fermò e vide arrivare davanti a sé il giovane Petrescu, ricoperto di fuliggine.

- Da dove spunta lei conciato così ?

Gli chiese.

- Dagli spogliatoi in fiamme….il calcio è diventato ormai uno sport troppo violento…
- E’ impazzito completamente……

Pensò Bon. Poi Petrescu continuò :

- Con me c’ erano due strane persone: un magrolino alto ed un cieco….
- Cieco ha detto ?
- Sì cieco…..ma non Cecoslovacco !
- Dove sono ora ?
- Erano indietro…..io sono troppo allenato per loro….
- Maledizione ! IL sindaco è in pericolo !

Bon si mise alla loro ricerca. Arrivò però troppo tardi. Lupara infatti teneva sotto tiro Marcomains e Zurling giaceva a terra svenuto. Bon estrasse la 38 a tripla canna e la puntò contro il boss.

- Che vogliamo fare ispettore…….lo vogliamo salvare il nostro sindaco o no ?

Disse ironicamente Lupara.

- Signor Bon, è lei ?

Volle sapere Marcomains.

- Non si preoccupi signor sindaco, ci penso io….

Rispose Bon con fierezza, mentre però si rendeva conto che la situazione volgeva decisamente a favore del suo avversario. I secondi passavano inesorabili, scanditi dai rumori degli idranti e dalle grida dei pompieri. Bon non sapeva proprio che pesci pigliare ma…..ecco come d’ incanto spuntare alle spalle di Lupara il Serg.Coyote.
Avanzava nel tipico modo Navajos, senza fare il minimo rumore. Vedendolo Bon finse allora di collaborare con Lupara e posò la sua 38 su un vaso di fiori.

- Gettala più lontano per favore…..

Gli ordinò il boss.


Contento di poterlo distrarre ulteriormente, prese l’ arma e la gettò nell’ erba alle sue spalle. Coyote era ormai sulla preda, gli mancava solo un metro ma….ecco che Marcomains, che come tutti i ciechi era dotato di un udito finissimo, domandò candidamente :

- Ma chi c’ è alle nostre spalle ?

Lupara si voltò di scatto e puntò la pistola sul naso di Coyote.

- Si allontani per favore….

Coyote non poté che indietreggiare, maledicendo l’ ingenuità del sindaco.
Anche Bon era a corto di argomenti ormai e imprecava a bassa voce.

- Se ci tenete alla vita del vostro sindaco, uno di voi deve andare da Bonner ed avvisarlo che voglio una macchina a disposizione per poter lasciare la villa…
….naturalmente in compagnia del mio amico David…..Ti porto a fare un giro,
sei contento ? Consideralo un altro regalo….
- In realtà i tuoi regali non mi sono mai interessati ! Ti sei rivelato peggiore del più truffaldino dei truffaldini !
- Maledetto fetuso !

Lupara diede uno scappellotto a Marcomains.

- Fermo per carità….

Intervenne Bon.

- Non fare del male al sindaco…..avrai ciò che chiedi….

Poco lontano però, il giovane Petrescu aveva assistito a tutta la scena. Aveva già sistemato con cura il suo pallone per terra ed era ora intento a prendere una decisa rincorsa. Era la seconda occasione della sua vita. Proprio come Bon gli aveva profeticamente annunciato qualche giorno prima, la vita gli stava offrendo un’ altra possibilità. La fronte del Romeno era ricoperta di piccole gocce di sudore e nelle sue orecchie echeggiavano le voci incitanti di uno stadio intero, uno stadio che esisteva solo nella sua immaginazione.

- Tira….tira….tira…..

Partì come un treno ma…..prima di calciare ebbe una breve esitazione: il giovane Hitler, mischiato alla folla, lo stava fissando con occhi infuocati….
Con uno sforzo di volontà, Petrescu mandò in frantumi quell’ immagine e calciò.
La sfera si alzò in direzione di Lupara, sibilando come un missile terra – aria.
Questi la vide sbucare dal nero della notte e rimase come ipnotizzato ed immobile.
In meno di un secondo, il pallone lo colpì, staccandogli di netto la testa dal collo.
Il corpo di Lupara si posò sul terreno come una rossa foglia d’ autunno.
Bon e Coyote rimasero come impietriti. Marcomains nella sua oscurità era sconvolto.

- Allora cosa succede accidenti !
Esclamò. Coyote subito lo soccorse.

- Tutto a posto signor sindaco, Lupara non farà più del male a nessuno ormai.

Gli disse.

- Ma cos’ è successo !? Ho udito passare qualcosa ad una velocità mostruosa….
…..cos’ è stato…..un meteorite forse ?

Contemporaneamente Bon, era corso nella direzione da cui era sbucato il pallone.
Dietro ad alcune felci, avvolto dal buio della notte, trovò Petrescu.

- Ma cos’ ha fatto con quel pallone !?

Disse Bon aspettandosi di trovare il giovane Petrescu.

- Chi io…..un povero vecchio ?

Rispose Petrescu, che come per incanto era tornato ad essere il vecchio di un tempo. Ritrovando il Petrescu che conosceva, Bon non ci capì più niente.
Evidentemente gli effetti collaterali dell’ ipnotismo di Pyrss erano svaniti.
I due raggiunsero Coyote e Marcomains.

- Allora, chi ha ucciso Lupara ?

Chiese il sindaco a Bon.

- Evidentemente è stato vittima di un incantesimo….

Rispose Bon strizzando l’ occhio a Petrescu. Aiutarono Zurling a riprendersi e poi tutti si diressero verso Bonner. L’ incendio era ormai domato, grazie all’ intervento di una seconda squadra di pompieri che aveva sostituito completamente quella 
di John Water. Bonner adesso era più sollevato ed accolse i cinque a braccia aperte stritolandoli.

- Carissimi…..state bene ?
- Aiuto soffoco !

Urlò Marcomains. Zurling svenne di nuovo.

- Tenete, mangiate qualche confetto…..ne sono avanzati un’ infinità….

Disse ancora Bonner.

- Ma quali confetti !

Lo redarguì il sindaco.

- Io ho appena rischiato la vita, lo sa ?
- Mi scusi signor sindaco…..ha ragione….

Rispose Bonner mangiando un salatino.

Il sindaco e Zurling vennero fatti accomodare sulla macchina di Bonner, pronti per essere scortati finalmente alle loro case. Anche lo stesso Bonner si congedò da Bon e Coyote, lasciandoli alla villa col compito di tenere d’ occhio la situazione.
Infatti, la prima cosa che fecero fu di mandare alcuni agenti a recuperare il corpo di Lupara. Mentre ispezionavano il parco, udirono grida e spari nella direzione dove erano andati gli agenti e così accorsero sul posto. Là trovarono il Cinese scatenato.
Era tornato per fare rapporto a Lupara ma vedendo il corpo senza vita del suo boss era diventato una furia. Già due agenti erano morti, uno era gravemente ferito ed un altro gli stava sparando con due pistole senza nemmeno sfiorarlo. Veloce come un fulmine, il Cinese gli fu addosso e lo colpì con un calcio volante in faccia, facendolo volare sopra ad un albero. A quel punto l’ orientale vide Coyote e Bon ed al Sergente, ancora una volta, iniziarono a picchiettare i denti.

- Ancora !?

Esclamò Bon deluso dall’ amico.
Il nostro eroe non aveva tempo da perdere, tiro fuori la 38 a tripla canna e fece fuoco a raffica. Non lo colpì nemmeno di striscio…..ed il denso fumo che sollevò la potente arma tramortì entrambi. Fu Bon il primo riprendersi. Subito si catapultò sul piccolo Cinese, ammanettandolo con le sue famose manette a chiusura vocale.
Pian piano si era ripreso anche Coyote, anche lui precedentemente svenuto a causa del fumo.

- La tua pistola è un marchingegno infernale !

Gli disse tra un colpo di tosse e l’ altro.

- Vieni a vedere allora le mie manette speciali….

Coyote si avvicinò barcollando.

- Non hanno la serratura….
- Sono manette a chiusura vocale….è la prima volta che le uso…Solo con un mio comando le posso allargare o stringere a mio piacimento.

Intanto il Cinese si stava riprendendo. Vedendosi ammanettato, la prima cosa che fece fu tentare di spaccare le manette. I muscoli delle sue braccia si gonfiavano e lui era paonazzo per sforzo. Tutto fu inutile, anzi Bon ordinò :

- Manette…..restringetevi ancora un po’….

IL Cinese urlò dal dolore ed iniziò a scalciare. Coyote allora si sedette sulle sue gambe immobilizzandolo.

- Avete ucciso mio padlone…..maledetti…Io devo assolutamente salvale sua nipote…
- Dove si trova ?

Chiese Bon.

- E’ pligioniela del vampilo…
- Parla bene……non sei capace di dire le “ erre “ ?
- No.

Coyote ebbe compassione di questo piccolo guerriero. Si rivolse a Bon.

- Tutto sommato non mi sembra un tipo pericoloso, magari possiamo recuperarlo collaborando con lui.
- Ti faccio notare, che questo piccoletto ha ucciso quattro persone e stava per uccidere anche noi.
- Si è trattato di legittima difesa, non è vero amico ?
- Velo velo…..Io sono arrivato in Amelica pel lavolale….ma poi ho conosciuto Lupala e questi mi ha accolto come un figlio. Mi ha dato una casa e una famiglia ma ola non ho più nessuno.

Bon e Coyote erano profondamente commossi.

- Se ti lasciamo andare, sei disposto a collaborare con noi per reintegrarti nella società ?

Gli chiese Bon asciugandosi le lacrime.

- Celto….celto…chialo….
- Apritevi, care manette !

Scandì ad alta voce Bon, mentre Coyote si alzava dalle gambe del Cinese.
Appena la piccola belva fu liberata, i due vennero letteralmente massacrati.
IL Cinese non li uccise solo per riconoscenza. Poi però, accadde l’ imprevedibile.
Nello scavalcare il muro di cinta, scivolò su uno dei tanti fichi di Jamaican Pyrss e cadde da un’ altezza di tre metri, ferendosi in più punti e slogandosi una caviglia.
Malgrado tutto, Bon era ancora cosciente e vedendo quella scena commentò :

- Che imbranato….però me le ha date secche….

Fine ottava parte

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Fine ottavo parte

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La zona delle colline pazze "