Episodio 3 - " Intrigo internazionale"
 



Le grida e il caos generale, attirarono subito l’ intervento della Polizia. Scattò una gigantesca retata e nella confusione creatasi, Bon notò La Barbette sollevare una leva, che sbloccò un passaggio segreto situato dietro il bancone del bar. 
Lo imboccarono il minuscolo Francese e Nikolay Nikolov e Bon decise di seguirli.
Riuscì infatti ad infilarsi nel passaggio prima che si richiudesse ermeticamente.
Intanto la Polizia, tra gli altri aveva catturato Joe Baro e Johnny Dollaro. 
Loreine De Paris invece, era sparita con l’ intera vincita. Bon si ritrovò all’ inizio di una lunga scalinata che scendeva verso il basso. Si affrettò a seguire l’ alone di luce che emetteva la torcia tenuta in mano da La Barbette. Dopo più di un’ ora di inseguimento, l’ investigatore iniziò a preoccuparsi.

- Ma questi gradini non finiscono mai ?

Pensò ansimante.

- Prima in salita….poi in discesa…..mah….

Finalmente arrivarono dinnanzi ad un’ enorme grata e Bon piombò alle spalle dei due ignari complici, puntandogli contro la 38 a tripla canna.

- Ma dove diavolo siamo…..all’ inferno ?

Chiese loro con la lingua fuori.
Anche La Barbette e Nikolay erano in debito d’ ossigeno.

- Non voleva vedere lo zoo signor Bon ?

Chiese il Francese tra un lungo respiro e l’ altro.

- Eccolo !

…..E illuminò la stanza che si apriva al di là della grata.

- Aaahh !!

Urlò Bon alla vista di quegli esseri orribili.

- E c’ è gente che paga per vedere queste mostruosità ?

Domandò disgustato.

Non s’ immagina neppure quanto…..

Ribatté La Barbette.
Nikolay fissava quelle sventurate creature come se fosse il loro padre adottivo.

- Mi permetta di presentarle alcuni esemplari signor Bon….Ecco il nostro “ gatto gallinato “, guardi con che destrezza si muove…..
- COCCODE’MIAOO !!

Miagolò…..si fa per dire….il “ gatto gallinato “ come per presentarsi.
Bon dall’ orrore si coprì il volto. IL tour continuò.

- Ed ecco ora le cinque “ formiche giraffe “ e le due “ formiche leone “…..

Ad un preciso comando di La Barbette le “ formiche giraffe “ unirono i loro colli formando come un cerchio e le due “ formiche leone “ vi saltarono dentro…..

- Questa mi è piaciuta !

Commentò Bon che cominciava a divertirsi.
Arrivò il clou di quello stravagante zoo : il “ boa mucca “…..

- Ha mai assaggiato un po’ di latte di boa ?

Chiese entusiasta Nikolay.

- No…..e neanche voglio berne….
- Guardi che è buono….non sa cosa si perde….

IL “ boa mucca “ agitò felice la sua codina di mucca e con la sua linguetta da serpente leccò Bon. Poi si allontanò, scuotendo il campanello che aveva al collo.

- E’ una disgustosa crudeltà !

Commentò il nostro eroe.

- Da dove arrivano queste creature orribili ?
- Dal Polo Nord….

Disse Nikolay mentre accarezzava una saltellante “ capretta canguro “……

- Stia zitto Nikolay !

Gli intimò La Barbette.

- Ma chi può essere l’ autore di mostruosità cosi terribili ?
- Questi non sono mostri signor Bon…..questa è la ricerca della verità, la ricerca di noi stessi, del nostro passato…

Continuava Nikolay, che adesso teneva tra le mani un tenero “ pulcino tigrato “, da cui spuntava una piccola pinna di cavedano. Bon non ce la faceva più. Avanzò di qualche passo per protestare e in quell’ istante La Barbette abbassò un’ altra leva.
Una miriade di freccette partì dalla parete opposta. Bon d’ istinto si abbassò ma alcune di queste gli crivellarono il cappello. Le altre proseguirono la loro mortale corsa andando ad infilzare gli orribili animali e uccidendo Nikolay, il quale cadde a terra impietrito, vittima del probabile veleno di quei dardi. Quando Bon si rialzò, 
La Barbette era sparito e solo poche creature erano scampate alla carneficina.
Decise di finire anche quelle poche superstiti : non se la sentiva di condannare alla vita simili mostruosità. Chi poteva essere la mente malata capace di concepire cose del genere ? La 38 a tripla canna tuonò e quando poi trovò il nuovo passaggio segreto che conduceva all’ esterno, la pace era finalmente tornata in quel luogo di orrori. Uscito all’ aria aperta, un colpo di fucile lo sfiorò e finì col conficcarsi nel muro. Le schegge gli bruciarono la pelle. Si rituffò al riparo ed attese. C’ era un cecchino che lo aspettava da qualche parte là fuori : questi misteriosi nemici erano organizzatissimi. Come poteva ora riuscire a cavarsela ? Improvvisamente la strada venne invasa da un forte ronzio.

- ROARRR ROARRR

Seguì un urlo agghiacciante.

- Aaahh !!

D’ istinto Bon saltò fuori e si mise a correre nella direzione del grido. Vide più avanti il corpo di un uomo disteso a terra, con un fucile posato a poca distanza da lui.
Con cautela Bon si avvicinò.

- Incredibile !

Pensò.
Quello sconosciuto era completamente congelato. Bon si guardò attorno stupito e poi udì di nuovo quel forte ronzio. All’ improvviso vide arrivare quattro mostruose zanzare grosse quanto un pugno, che erano dotate di un pungiglione lungo almeno 
7 centimetri. Sfoderò la 38 a tripla canna e fece fuoco a raffica. Abbatté vetrate, distrusse tre o forse quattro macchine, piegò un lampione e ruppe un idrante, provocando la fuoriuscita di un getto d’ acqua alto più di sei metri, che invase la strada inondandola. Le zanzare però, non vennero neppure sfiorate da quell’ inutile e distruttiva pioggia di proiettili…..

- Almeno mi sono salvato….

Pensò.
Partì veloce con la sua “ Ford Rallenty “ verso la centrale, coperto dagli insulti degli abitanti di quella via devastata, che gli gettavano contro di tutto, persino un vecchio gatto…..

- Criminale ! Arrestate quel pazzo ! Maniaco civile !

Mentre si allontanava, pensava che da quelle parti non sarebbe mai più tornato.
Preso da questi pensieri, si distrasse e non vedendo una curva andò a sbattere contro ad un’ edicola, sfasciandola completamente. L’ edicolante rimase impietrito fra le macerie con la sua colazione in mano. Bon uscì dalla vettura come un fulmine e si rivolse allo sventurato individuo.

- Ha il giornale di oggi ? C’ è qualche novità ?
- Scelga quello vuole….sono tutti lì per terra….

Bon ne raccolse uno a caso e lesse il titolo in prima pagina : “ Orrore a New York: zanzare orribili, dalla provenienza sconosciuta, hanno il potere di congelare le persone con un morso “. Nella pagina successiva, dopo il titolone che aveva occupato l’ intera prima pagina, vi era riportato : “ Un ‘ ordinanza del sindaco Marcomains invita i cittadini a starsene rigorosamente in casa “. Bon si rivolse di nuovo all’ edicolante :

- Ha capito lei ? Stia in casa e non esca !
- La mia casa era l’ edicola……

Rispose mesto l’ edicolante.

Impietosito Bon, dopo essersi frugato nelle tasche, donò allo sfortunato uomo cinque o sei fiches del casinò da 1.000 $, che ormai non valevano più nulla…
Disperato, l’ edicolante le intinse nel caffelatte e se le mangiò…Dopo ciò Bon, felice per la sua buona azione, era già in cammino verso la centrale. Intanto tutti i giocatori catturati nella maxi retata erano stati rilasciati, tranne uno : Joe Baro.
In troppi avevano testimoniato contro di lui, tutti l’ avevano chiaramente visto giocare con sei carte e dunque era stato per forza di cose trattenuto in centrale.
Joe Baro però, non ci stava assolutamente e dunque decise di collaborare con la Polizia e di raccontare quel poco che sapeva sull’ organizzazione che stava dietro a quelle mostruose creature. La sua deposizione venne raccolta nell’ ufficio di Bonner in persona ed alla presenza di due importanti agenti dei servizi segreti Americani :
il Capitano Tommy Flanagan ed il Tenente Elvis Johnson. IL Tenente sollecitò Joe Baro ad iniziare la sua deposizione eseguendo un beve assolo con la sua inseparabile chitarra acustica. Bonner smise di mangiare la sua solita frittatona con rane giganti del Kentuky per chiedere a Flanagan :

- Ma è pazzo !?
- Non solo, è anche stonato…..

Fiero di sé, Elvis Johnson si accomodò pettinandosi il suo grosso ciuffo intriso di grasso di foca, che tra l’ altro emetteva un insopportabile odore nauseabondo.
Prima di iniziare a parlare, Joe Baro volle spostarsi di almeno un paio di metri da 
Johnson. Bonner acconsentì, visto che quel Johnson gli aveva fatto perfino perdere l’ appetito. Joe Baro iniziò così a raccontare quello di cui era a conoscenza.

- Le mostruose creature che cercate sono nascoste sotto il casinò. La Barbette gestisce le due attività contemporaneamente ma è una certa Loreine De Paris che mantiene i contatti con le alte sfere dell’ organizzazione e che fa da supervisore al trasporto di quei mostri.
- Chi è questa Loreine De Paris ?

Chiese Flanagan, mentre Johnson con la sua chitarra iniziò ad intonare “ la Marsigliese “.

- La vuole smettere o no !? Mi toglie l’ appetito !

Urlò Bonner mostrando un osso di rana incastrato nel bel mezzo degli incisivi.
Flangan a quel punto prese le difese del collega.

- Caro Bonner….le devo ricordare che lei si sta rivolgendo ad un Tenente dell’ FBI…
non a un menestrello….

Johnson effettuò un leggero accordo di LA maggiore per sottolineare il momento.
Bonner si limitò a grugnire e poi si placò.

- Era seduta al tavolo da poker con me….vi è forse sfuggita ?

Disse Joe Baro che cominciava quasi a divertirsi.

- Continui a raccontare…..e si tolga dal viso quella smorfia da baro….

Disse Flanagan.

- Ma è il mio mestiere…..
- Non qui.

Lo azzittì.

- Quella Loreine De Paris è scaltra come una gatta e sadica come il demonio, lei sa veramente tutto di questa organizzazione ma come avete potuto vedere, catturarla per voi non sarà facile.
- Dove pensa possa essere nascosta ?

Disse Johnson intingendo le dita nel vasetto del grasso di foca e poi passandosele sul ciuffo ciuffo puzzolente. Bonner lo guardava schifato, così come si guarda una carcassa di gatto spiaccicata su una statale.

- E’ possibile prevedere dove può nascondersi.

Stava dicendo intanto Joe Baro.

- Non ci sta aiutando molto…

Sentenziò spazientito Flanagan.

- Se non vuole finire al fresco deve collaborare di più !

Aggiunse Bonner che ora era passato al dolce: una classica frittellona 
all’ Americana spalmata di pasta d’ acciughe…..

- No aspettate !

Disse Joe Baro.

- Posso parlarvi delle zanzare....Io so da dove provengono e so anche cosa è successo....Vengono di sicuro da una base Sovietica nascosta da qualche parte in Siberia.....ho sentito qualcuno fare il nome di un certo Valery Galbarov....
Voi sapete chi possa essere ?
- Un momento !

Disse Johnson, imbracciando la sua chitarra ed iniziando a cantare una tipica ballata cosacca…..

- Ora basta !!

Esplose Bonner, che con un pugno spaccò in due la scrivania….

- Fuori dal mio ufficio ! Questa non è una stalla !….Ma non sente come puzza quella roba che si mette in testa !?

Johnson subito si passò una mano tra i capelli e poi la annusò sentenziando :

- Io non sento niente….
- Ho detto fuoriiiii !!!

Johnson uscì, continuando ad annusarsi perplesso le dita impastate di grasso di foca.

- E lei ha qualcosa da dire !?

Domandò ancora irritato a Flanagan.

- No…no….

Rispose uno spaventatissimo Flanagan al quale erano caduti i calzoni…..

- Si ricomponga…..e continuiamo….

Joe Baro se la faceva sotto dal ridere. Bonner gli lanciò contro un cassetto della scrivania azzittendolo.

- Ride ancora adesso !?

Ora che la pace era tornata nell’ ufficio, prese la parola Flanagan.

- Valery Galbarov, secondo i nostri rapporti, è uno scienziato pazzo Sovietico, esperto in ingegneria genetica…..
- Allora è sicuramente opera sua.

Disse Joe Baro, che poi continuò :

- I Sovietici volevano sfruttare quelle zanzare come arma ma durante un esperimento bellico qualcosa è andato storto….

All’ improvviso entrò nell’ ufficio un agente.

- Non voglio essere disturbato !

Urlò Bonner.
Sorprendentemente, l’ agente estrasse la pistola e uccise Joe Baro, che stramazzò al suolo, sfoggiando per l’ ultima volta il suo ghigno da baro. Dopodiché l’ agente si puntò l’ arma alla tempia ed urlò :

- Viva l’ organizzazione……viva Mister Corvus !

….E si sparò.

Flanagan e Bonner rimasero impietriti e in quel mentre entrò Bon. Gli si presentò davanti una scena sconcertante : due cadaveri, la scrivania spaccata in due, piatti frantumati per terra e un denso odore di grasso di foca che impregnava tutto 
l’ ambiente. Stordito da tutto questo, tirò fuori la 38 a tripla canna e si mise a far fuoco a raffica, devastando quel poco che rimaneva dell’ ufficio.

- Ma che fa !? Si fermi !

Bonner con una panciata lo spinse per terra.

- Pensavo foste in pericolo…..Che sta succedendo qua ?

Flanagan osservò terrorizzato la pistola di Bon.

- Ma che arma è !?…..Oggi non è giornata…..

Bon rimise via la 38 e poi si rialzò pieno di calcinacci. Squadrò con interesse i due cadaveri e poi domandò assorto :

- Ma questo odore di grasso…..da dove pensate che arrivi ?
- Forse è stata colpa mia….

Disse Elvis Johnson sbucando alle sue spalle, con un testone di soffici capelli appena lavati……

- Si può sapere dov’ è andato !?

Lo sgridò Bonner.

- Sono andato dal coiffeur….

Anche Flanagan questa volta si unì a Bonner.

- Per poco non ci ammazzano, per colpa tua e dei tuoi dannati capelli !
- Non ne faccio una giusta….

Disse mesto Johnson, mettendosi a suonare una vecchia e triste ballata Americana:

“ Il pianto del caribù “……Alle prime note Bon si entusiasmò. Tirò fuori dalla tasca dell’ impermeabile la sua armonica e i due iniziarono ad esibirsi in un abominevole duetto. Terminata la canzone Bonner e Flanagan erano spariti. In compenso un gruppo di agenti si fecero timidamente avanti a caccia di autografi.

- Ho l’ autografo di Elvis Johnson !

Urlava felice il Sergente maggiore Wilcox, che qualche giorno dopo sarebbe stato degradato. 
L’ indomani nella sede centrale dell’ FBI, venne organizzata una riunione segretissima, per la quale vennero convocati : il Capitano dell’ FBI Flanagan, 
il Generale dei Marines T.H Custer, il capo della Polizia Bonner e il famoso scienziato J.J.J Washington, ultrasettantenne e rettore della cattedra di medicina termonucleare dell’ Università di S.Andreina. Prese subito la parola il professor
J.J.J Washington.

- Scientificamente parlando, queste zanzare sono creature eccezionali.....è tutto chiaro fin qui ?

Nessuno rispose.

- Scusate se faccio uso di termini per voi incomprensibili….

Bonner esplose.

- Ma se non ha detto ancora niente ! Vada avanti per favore….

Urlò mentre sgranocchiava una pannocchia….

- Queste creature, non sono state create in laboratorio come sembrava in apparenza
ma bensì clonate da un originale animale preistorico……cioè venuto prima della 
storia…..almeno quella conosciuta…..

Bonner gli lanciò un’ occhiataccia, sforzandosi per restare calmo.

- ……Che qualche mese fa è stato scoperto in una base Americana in Alaska.

Terminò il Professore.

- Qua entra in gioco l’ esercito !

Esordì Custer.

- ……Ma io non avevo finito……infatti volevo chiedervi se ero stato chiaro…..
- Si riposi Professore, lei non è più un giovanotto….

IL Professore si sedette a fianco a Bonner e gli sussurrò :

- Lei aveva capito…..vero ?
- Eh !?

Domandò Bonner, mentre continuava a mangiare di gusto.

- Come voi certo saprete, i Russi hanno attaccato la nostra base in Alaska, rubando la zanzara trovata dai nostri ricercatori, per consegnarla nelle mani di quel pazzo di Valery Galbarov. Tra due giorni scatterà la missione “ stella Polare “, che dovrà raggiungere la base Americana “ Freezer One “ per scoprire l’ accaduto.

In quel mentre era entrato nella sala Bon, che subito fece una domanda.

- Che cosa si sta facendo per fermare le zanzare che terrorizzano la città ?
- Lei è autorizzato a stare qui ?

Chiese Custer.

- Lui è con me.

Puntualizzò Bonner, con una pelle di salame che sbucava fuori dalla bocca piena.

- Purtroppo, per ora, siamo impotenti…..

Continuò Custer.

- Questi esseri sembrano essere immuni, alle armi convenzionali e a qualunque altro tipo di arma chimica. Temo che solo Valery Galbarov conosca il modo per distruggerle. Ed ora, se permettete, ricedo la parola all’ esimio Professor
J.J.J.J Washington….
- Tre !

Lo corresse il Professore.

- Tre cosa !?
- Tre “ J “……non quattro……mi capite ?

Nessuno rispose e così l’ arzillo ometto si alzò riprendendo la parola.

- Ora vi spiegherò per bene con quali animali abbiamo a che fare. Questa zanzara preistorica, appartiene al periodo “ Devoniano “…..

Bonner alzò la mano per bloccare il Professore ma questi, tutto preso dal suo discorso, lo ignorò.

- ……IL periodo in cui si suppone che la vita sia passata dall’ acqua alla terra. 
Tutti gli scienziati concordavano, fino ad ora, che il “ tetrapode “……

A quel termine, Flanagan alzò la mano ma ancora una volta, l’ appassionato scienziato, continuò nel suo discorso.

- ……Fosse l’ animale che più rappresentava in sé, i segni di questo lungo e faticoso passaggio. Oggi però, dobbiamo tutti ricrederci, perché questi nuovi animali racchiudono in sé le caratteristiche di tre specie : insetti, anfibi e rettili….

A quel punto il Prof. Washington scoprì una gigantografia della zanzara appesa al muro. Poi con una bacchetta prese ad indicare le parti più significative.

- Guardate l’ osso mediano come si inserisce nel pre osso frontale e la vena migratoria periferica come si interseca col muscoletto cavo medio destro….

Tutte le mani dei presenti erano alzate ma lo scienziato ancora proseguiva. 
Ad un certo punto Bonner urlò :

- Si fermi ! Per carità !
- Cosa urla !? Cosa c’ è che non va !?
- C’ è che non ho capito nulla !

A quel punto il vecchio Professore, spezzò la bacchetta che teneva in mano esclamando :

- Ve l’ avevo detto di fermarmi per tempo…..ma voi no ! Siete distratti, ecco cosa siete !

Si alzò Flanagan per rimettere a posto gli umori.

- Abbiamo capito Professore…..sappiamo chi sono i nostri nemici…..Vediamo di rimettere bene insieme tutti i pezzi. Abbiamo un certo Mister Corvus, che è un fantomatico personaggio a capo di un’ organizzazione immensa. A quanto pare questi criminali, sfruttano il talento dello scienziato pazzo Russo Valery Galbarov,
probabilmente a sua insaputa, per creare nuove armi e mostri geneticamente modificati. Non sappiamo chi sia questo Mister Corvus ma sappiamo ormai chi sono i suoi contatti e dove si nasconde Valery Galbarov. E’ arrivato il momento di agire signori. Qualche domanda ?

Il Prof. Washington chiese a Flanagan le sorti del suo collega Victor Atoms ma questi non seppe rispondere riguardo a quanto accaduto ai membri della base Americana durante e dopo l’ attacco. Dopodiché, dal fondo della sala, alzò la mano Bon.

- Avrei una domanda per il Gen.Custer….
- Chieda pure figliuolo….
- Ma lei…..è parente del famoso Gen.Custer ?



Fine terza parte

Non perdete il prossimo episodio dal titolo:

 “ Missione stella Polare