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| | | Amica Commenta Vedi solo questo argomento
Per cristallo ti voglio
tu nitida, tu chiara.
Per guardare attraverso
di te il mondo, puro,
di fuliggine o di bellezza,
come lo inventa il giorno.
La tua presenza qui, sì,
davanti a me, sempre,
(...) pero invisile siempre,
senza ch'io ti veda, e vera.
Cristallo. Mai specchio. Pedro Salinas | | | | | | | | Raison d´etre Commenta Vedi solo questo argomento
Sull'occhio dietro la nube della luna
su di te il cui tocco su un cuore Stradivari fa arrossire
il coro degli angeli
su Mr. Eros che calpesta le rose-del-sole
e siede fra i salici
a piangere
sugli olivi
sui vibranti rossi, neri, ori luminosi della
decadenza
sulla forza del silenzio e i vantaggi della
incoscienza
sull'Eclisse Rosa
sul geyser nella coppa del gabinetto
sulla cinica virgola
sulla pazzia stessa
le incertezze d'impiego degli artisti
sul catcher preso nel suo guantone
sul petrolio e l'opale, il sangue e le ossa
della terra
sul tocco di ferro dietro guanti rosa
su inciviltà in pensione sprofondate sotto livelli
brillanti di rugginoso splendore
su me stesso
sventolo la bandiera raison d'etre.
Oliver PITCHER | | | | | | | | Viaggio Commenta Vedi solo questo argomento
Arrivai a Milano costeggiando i navigli;
molti disperati popolavano la riva
e nella loro follia parlavano di quiete.
Cercavo di afferrare la mia immagine nelle torbide acque
Prima di cadere e affondare
nel mio fato battesimale.
Il resto era palude, palafitte,
mercanti di ogni tipo,
ricercatori di cornamuse
perse nella notte dei tempi.
Un’aborigena mi prese per mano
portandomi nel suo nido,
la fecondai fino all’ultima covata.
Dandole fino alle ultime forze
mi trovai con le spalle
scagliate su questa terra
pensai fosse la mia tomba,
ma il cielo si aprì
mostrandomi la costellazione.
Le campane del duomo
raddoppiavano il loro rintocco
dandomi il benvenuto,
mettendomi nelle tasche le loro leggi
e sulla fronte un marchio.
J. Manuel Serante Cristal | | | | | | | | Addio ... Commenta Vedi solo questo argomento
Addio monti sorgenti dall’acque, ed elevate al cielo;
cime ineguali, note a chi è cresciuto tra voi,
e impresse nella sua mente,
non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi familiari;
torrenti, de’ quali distingue lo scroscio,
come il suono delle voci domestiche;
ville sparse e biancheggianti sul pendio,
come branchi di pecore pascenti;.. addio!
Quanto è tristo il passo di chi,
cresciuto tra voi, se ne allontana!
Alla fantasia di quello stesso
che se ne parte volontariamente,
tratto dalla speranza di fare altrove fortuna,
si disabbelliscono, in quel momento
i sogni della ricchezza;
egli si meraviglia d’essersi potuto risolvere,
e tornerebbe allora indietro,
se non pensasse che, un giorno,
tornerà dovizioso.
Quanto più s’avanza nel piano,
il suo occhio si ritira,
disgustato e stanco, da quell’ampiezza uniforme;
l’aria gli par gravosa e morta;
s’inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose;
le case aggiunte a case,
le strade che sboccano nelle strade, pare che levino il respiro;
e davanti agli edifizi ammirati dallo straniero, pensa,
con desiderio inquieto, al campicello del suo paese,
alla casuccia a cui ha già messi gli occhi addosso, da gran tempo,
e che comprerà, tornado ricco a’ suoi monti.
- verso il 1800 o su di li - Manzoni Alessandro | | | | | | | | Ancora una cosa Commenta Vedi solo questo argomento
Tutto non sciolto, inestricabile - dice. Conoscenze sparse accumulate,
codici, leggi, archivi, carte d'identità, libri -
Chi sei? chi sono? dove e quando?
fino a quando e perché? Nessuno risponde. Tuttavia
dici ancora "buongiorno", "buonanotte", mentre nel vecchio caffè,
dietro i vetri appannati, scorgi
i due marinai in pensione che giocano a scacchi.
Sul tavolino accanto, vuoto, è posata una rosa rossa.
Ghiannis Ritsos | | | | | | | | una "bella giornata" Commenta Vedi solo questo argomento
una "bella giornata"
niente è successo
e niente doveva succedere
il vento ha agitato le foglie
che non sono cadute
la barca all'ormeggio non è uscita
e la pioggia è caduta
sull'erba noncurante
tutto era pieno
anche il bicchiere vuoto.
Maureen N. McLane | | | | | | | | Luna piena Commenta Vedi solo questo argomento
Non più trono di una dea che preghiamo,
non più la bolla di sapone in cui vive
l'omino che ruzzola delle fiabe dell'infanzia,
L'enfatica luna ascende -
la brillante sfida agli esperti di razzi,
la bianca speranza degli uomini delle comunicazioni.
Alcuni che amo e che son morti
sorvegliavano la luna e sapevano i suoi usi;
piantavano sementi, si tagliavano i capelli,
Si foravano gli orecchi per cerchi d'oro di orecchini
secondo che la luna consigliava.
Essa splende stanotte sulle loro tombe.
E bruciava nel giardino dei Getsemani
la sua luce resa santa dalle lacrime abbaglianti
con cui si mescolava.
E diffuse il suo fulgore sul sentiero d'esilio
di Colui che era Il Leggiadro,
quella luce resa santa dalla sua Santità.
Già ora una meta ambita e domani forse
base militare, un livido settore,
la luna piena sovrasta l'oscurità ansiosa. Robert E. HAYDEN | | | | | | | | Sommossa per l´integrazione della scuola Commenta Vedi solo questo argomento
Per pura concessione intellettuale: Io Robert E. Hayden sono nato a Detroit nel 1913, fui docente di lingua Inglese alla Fisk University; di origini Afroamericane - Poeta -. Il testo "musicale" lo scrissi all'inizio degli anni '60 del secolo scorso, ispirato dagli urti di vomito causati del comportamento tenuto dalla parte civile degli Stati Uniti in relazione a manifestazioni pacifiste sorte per chiedere l'integrazione paritaria scolastica della popolazione di colore o se per lei è più consono dei negri.
GoodNight Mister Robert E. HAYDEN | | | | | | | | Sommossa per l´integrazione della scuola Commenta Vedi solo questo argomento
'sto Hayden qui non faceva mica musica ?
sarebbe stato meglio continuasse con quella perché sto poema l'è scarsino Scarlatti | | | | | | | | Sommossa per l´integrazione della scuola Commenta Vedi solo questo argomento
Non ho parole, non ho parole per questo.
Osceno, inumano, vile -
Oh, nessuna di queste, nessuna di queste basterà.
Esse zoppicano, vacillano,
mentre cittadini timorati di Dio
con Bibbie, insulti e sassi
avanzano su un bimbo che piange.
Oltraggioso, crudele - no;
questi sono piagnucoli perduti
nel clamore della folla.
Oh Musa, siimi amica ora
ch'io possa trovar sollievo
da intollerabile silenzio. Robert E. HAYDEN | | | | | | | | I giovani, seconda facciata Commenta Vedi solo questo argomento
In calzoni aderenti, camicie aderenti,
Stirata o schiacciata,
La giovinezza ferisce.
Compressa, prorompente,
La carne canta
E cela il dubbio
In anche nervose, sguardo scattante,
Rossetto aggressivo,
Pose di sfida.
Indossata, o smessa,
La giovinezza ferisce. Ed ecco
Se n'è andata.
(1965) James A. Emanuel | | | | | | | | Perché - poesia ! Commenta Vedi solo questo argomento
Perché guidi con il telefonino in mano ?
Perché guidi con il telefonino e la birra in mano ?
Perché guidi con in mano il conogelato appena acquistato ?
Perché butti qualsiasi cosa per terrà ?
Perché lasci bottiglie vuote sui davanzali altrui ?
Perché non raccogli quello che lascia il tuo cane ?
Perché butti i mozziconi di sigaretta ovunque ?
Perché riempi i cestini pubblici della spazzatura con il sacchetto di casa ?
Perché lasci vicino ai cassonetti degli indumenti qualsiasi tipo di rifiuto ?
Perché fai scendere tuo figlio dalla macchina sul lato strada quando il lato marciapiede è libero ?
Perché ti fermi in doppia fila per scaricare tuo figlio a scuola ?
Perché ti fermi in doppia fila con il pullman a caricare alunni ?
Perché parcheggi in curva, sulle strisce ?
Perché i vigili non 'fanno cassa' con chi se lo merita ?
Perché parcheggi in piazza e non ti rimuovono l'auto ?
Perché ?
Dubbius | | | | | | | | Poesia per i neutrali Commenta Vedi solo questo argomento
Un paesaggio giapponese al neon lampeggia
un film costante
di ricordi. Le sue foglie, le sue colline
cambiano in muta prospettiva. Contadini
e Americani.
dicono che sono azzurre. Un qualche naturale fenomeno
qualche possibile immagine
di ciò che chiameremo storia. Una giungla
di sensazioni. Nelle loro menti, l'albero
spezzato, sangue fresco nel buio romantico. La nostra improvvisa
e fraintesa bellezza. Tenerezza inetta ( Perché
quelle lunghe ragazze giacciono nel buio sotto il nostro odore.
Quei parlatori che non tacciono
quando verrà l'alba. E stanno sulle soglie
lasciando entrare l'aria fredda.
E' una storia di motivi
saldi come l'economia
per questi nani instancabili
che fan miracoli per i ciechi. Il cerchio bagnato
nei lori pantaloni
la minaccia
della nostra educazione. Non è Dante
né Yeats. Ma il pellegrino chiassoso
e ubriaco, che conoscevo così bene
nella mia giovinezza. E divenne pietra
attendendo il mutamento. LeRoi Jones | | | | | | | | Allusioni Commenta Vedi solo questo argomento
Nel corridoio con le mattonelle bianche e nere
abbandonato un cesto di mele. La finestra
dava sul mare. Cinque pescatori trasportavano
un enorme pescecane squartato. Il sangue
gocciolava sulla strada carraia. Quando entrai nella sala da pranzo
vidi posato sulla macchina per cucire
un mazzo di carote. Oh, anni infantili dimenticati,
anni senza sospetti, ipnotizzati dal bel sole
tra due miracoli ignoti. Il grande libro
era chiuso sulla sedia di paglia del giardino.
Ghiannis Ritsos | | | | | | | | Qualcosa resta Commenta Vedi solo questo argomento
Dopo tanti bombardamenti a tappeto
rimase intatto soltanto un muro
della grande chiesa con l'alta finestra;
intatta anche la bella vetrata della finestra
con colori viola, arancioni, azzurri, rossi
e raffigurazioni di fiori, uccelli e santi.
Perciò confido ancora nella poesia Ghiannis Ritsos | | | | | | | | Auguri Commenta Vedi solo questo argomento
Pasqua giorno di pace,
un concerto di campane
prega perché l'umanità
abbia memoria.
I ricordi siano chiomati di nebbia e sole,
e respiri in essa unico albero verde,
la serenità.
Bastiano il Contrario | | | | | | | | Sensazione Commenta Vedi solo questo argomento
Nelle sere azzurre d'estate,
andrò per i sentieri,
pizzicato dalle spighe
a calpestare l'erba sottile;
sognatore, ne sentirò la
freschezza ai miei piedi,
lascerò che il vento bagni
la mia testa nuda.
Non parlerò, non penserò a niente:
ma l'amore infinito mi salirà nell'anima
e andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro,
attraverso la Natura - felice come con una donna -
Arthur Rimbaud - marzo 1870 | | | | |
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