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| | | Qualcosa resta Commenta Vedi solo questo argomento
Dopo tanti bombardamenti a tappeto
rimase intatto soltanto un muro
della grande chiesa con l'alta finestra;
intatta anche la bella vetrata della finestra
con colori viola, arancioni, azzurri, rossi
e raffigurazioni di fiori, uccelli e santi.
Perciò confido ancora nella poesia Ghiannis Ritsos | | | | | | | | Auguri Commenta Vedi solo questo argomento
Pasqua giorno di pace,
un concerto di campane
prega perché l'umanità
abbia memoria.
I ricordi siano chiomati di nebbia e sole,
e respiri in essa unico albero verde,
la serenità.
Bastiano il Contrario | | | | | | | | Sensazione Commenta Vedi solo questo argomento
Nelle sere azzurre d'estate,
andrò per i sentieri,
pizzicato dalle spighe
a calpestare l'erba sottile;
sognatore, ne sentirò la
freschezza ai miei piedi,
lascerò che il vento bagni
la mia testa nuda.
Non parlerò, non penserò a niente:
ma l'amore infinito mi salirà nell'anima
e andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro,
attraverso la Natura - felice come con una donna -
Arthur Rimbaud - marzo 1870 | | | | | | | | Non camminare errabondo Commenta Vedi solo questo argomento
- Non camminare errabondo
ma cerca la tua strada ...
- Lasciatemi
un vento forte verrà a portarmi al luogo giusto. Léon Felipe | | | | | | | | Extaterrestre Commenta Vedi solo questo argomento
C'era un tipo che viveva in un abbaino
Per avere il cielo sempre vicino
Voleva passare sulla vita come un aeroplano
Perché a lui non importava niente
Di quello che faceva la gente
Solo una cosa per lui era importante
E si esercitava continuamente
Per sviluppare quel talento latente
Che è nascosto tra le pieghe della mente
E la notte sdraiato sul letto, guardando le stelle
Dalla finestra nel tetto con un messaggio
Voleva prendere contatto, diceva:
Extraterrestre portami via
Voglio una stella che sia tutta mia
Extraterrestre vienimi a cercare
Voglio un pianeta su cui ricominciare
Una notte il suo messaggio fu ricevuto
Ed in un istante é stato trasportato
Senza dolore su un pianeta sconosciuto
Il cielo un po' più viola del normale
Un po' più caldo il sole, ma nell'aria un buon sapore
Terra da esplorare, e dopo la terra il mare
Un pianeta intero con cui giocare
E lentamente la consapevolezza
Mista ad una dolce sicurezza
"L'universo é la mia fortezza!"
Extraterrestre portami via
Voglio una stella che sia tutta mia
Extraterrestre vienimi a pigliare
Voglio un pianeta su cui ricominciare!
Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezza
Comincia a dare segni di incertezza
Si sente crescere dentro l'amarezza
Perché adesso che il suo scopo é stato realizzato
Si sente ancora vuoto
Si accorge che in lui niente é cambiato
Che le sue paure non se ne sono andate
Anzi che semmai sono aumentate
Dalla solitudine amplificate
E adesso passa la vita a cercare
Ancora di comunicare
Con qualcuno che lo possa far tornare, dice:
Extraterrestre portami via
Voglio tornare indietro a casa mia
Extraterrestre vienimi a cercare
Voglio tornare per ricominciare!
Extraterrestre portami via
Voglio tornare indietro a casa mia
Extraterrestre non mi abbandonare
Voglio tornare per ricominciare!
E.F. | | | | | | | | Il Giudice S.L. Commenta Vedi solo questo argomento
Immaginate di essere alto 1,58 m.
e di aver cominciato come garzone di droghiere,
studiando legge a lume di candela
fino a diventare avvocato.
E poi immaginate che per la vostra diligenza
e la frequentazione regolare della chiesa,
siete diventati il legale di Thomas Rhodes,
colui che incassava cambiali e ipoteche,
e rappresentava tutte le vedove
davanti alla Corte. E sempre tutto il tempo,
vi canzonassero per la vostra altezza e ridessero
dei vostri vestiti e gli stivali lucidati. E immaginate poi
che siete diventato Giudice di Contea.
E Jefferson Howard e Kinsey Keane
che vi avevano schernito, fossero
obbligati a stare in piedi
e Harmon Whtney, e tutti i giganti
davanti al banco e dire "Vostro Onore".
Beh, non credete che fosse naturale
che gli rendessi la vita difficile. Selah Lively | | | | | | | | Adesso Commenta Vedi solo questo argomento
- l'Oggi è una civiltà
in cui gli emblemi primi
della poesia sono dissonanti;
in cui il serpente, il leone e l'aquila
appartengono al tendone del circo;
il bue, il salmone e il cinghiale
all'industria del cibo in scatola;
il cavallo da corsa e il levriero
al botteghino delle scommesse; e il bosco sacro
alla segheria.
Una civiltà in cui la luna è disprezzata
come un satellite senza vita
e la donna è "personale statale ausiliario".
In cui il denaro può comprare ogni cosa
eccetto la verità ... -
Robert Graves - | | | | | | | | Canzonetta Commenta Vedi solo questo argomento
Asilo politico chiedevo fino a ieri
all'ironia fasulla.
Sul liscio si scivola, nel mio campo arido
fiorivan solo i cavoli.
Amico dimentica le ciance gratuite
della mia bocca ipocrita.
Ti prego non credere che tutte le strade
conducono a Roma.
Il meglio vorremmo e di scelte facili
mai più ci nutriremo. Maurizio CUCCHI | | | | | | | | Y TU INFANCIA, DIME Commenta Vedi solo questo argomento
Y tu infancia, dime; dònde està ti infancia?
Que yò la quiero.
Las aguas que bebiste,
las folrese que pisaste,
las trerzas que anudaste,
las risas que perdiste.
Còmo es possible que no fueran mìas?
Dìmelo, que estoy triste.
Quince anos, sòlo tuyos, nunca mìos.
No me esordas tu infancia.
Pìdele a Dios que nos desande el tiempo.
Volverà tu ninez y jungaremos.
--//--//--//
E la tua infanzia di', dov'è la tua infanzia?
Perch'io la cerco.
Le acque che bevesti,
i fiori che calpestasti, le trecce che annodasti.
Possibile non siano state mie?
Dimmelo, ch'io son triste.
Quindici anni, solo i tuoi, mai miei.
La tua infanzia, a me non la nascondere.
Prego Dio di retrocederci nel tempo.
Tornerà la tua infanzia, e giocheremo. Gerardo Diego | | | | | | | | Rime sparse Commenta Vedi solo questo argomento
La primavera giace
deserto.
Scuro come il velluto
il fossato
si snoda al mio fianco
senza inerme fini riflessi.
Soli a splendere
sono dei fiori gialli.
Mi porta la mia ombra
come la sua nera custodia
un violino.
La sola cosa che voglio dire
brilla fuori dalla mia
portata
come l'argento sul banco
dei pegni. No so di chi sia l'autore il titolo è provvisorio | | | | | | | | Scale Commenta Vedi solo questo argomento
Scale
che non portano da nessuna parte
scale
che salgono solo per scendere
è difficile orientarsi
nei dintorni del nulla. Luciano ERBA | | | | | | | | Apparenza Commenta Vedi solo questo argomento
Ci siamo e non ci siamo
nella trasparenza della materia, tempo fermo nel suo fiorire,
dove ogni cosa è qualcos'altra sostanziata,
il bene con il male, un padre nel figlio,
istante e millennio. Nulla
resta immutato nell'immobilità di un atomo,
come le cellule che mute in noi appaiono e scompaiono,
presenza, assenza,
nell'attimo, l'orma del nostro transito. Corrado BENIGNI | | | | | | | | ricordo Commenta Vedi solo questo argomento
ciao mauro,
ci vediamo all'oratorio di "lassù" con piero e vanni per un goffetto.
dai mauro fai le carte, tocca a te.
dai mauro cambia marcia.
i "pistulot de l'uratori" romano,ennio,sergio,renè e pep.
Ciao miauro. sisti giuseppe | | | | | | | | Superfici Commenta Vedi solo questo argomento
Sembrano morti i semi sotto la terra,
invece dormono soltanto.
Quanti alfabeti dobbiamo ancora imparare
da ciò che è sommerso e quieto,
dalla luce che disegna perfetta le nostre ombre sulla terra.
L'invisibile mette a fuoco
ciò che è già dentro il nostro sguardo.
Riprendi il tuo posto nella foto sulla parete,
siamo immagini impresse nella memoria di qualcuno,
uno scorrere di superfici una sull'altra. Corrado BENIGNI | | | | | | | | Il mio verso Commenta Vedi solo questo argomento
Se vedi una montagna di spume,
è il mio verso che tu vedi:
il mio verso è una montagna ed è
anche un ventaglio di piume.
Il mio verso è come un pugnale
dalla cui elsa sboccia un fiore:
il mio verso sgorga eguale
ad un'acqua di corallo.
Il mio verso è d'un verde chiaro
e d'un carminio acceso:
il mio verso è un cervo ferito
che sul monte cerca riparo.
Il mio verso al prode aggrada:
il mio verso breve e schietto
ha il vigore dell'acciaio
in cui si tempra la spada. José Martì | | | | | | | | Colloquio con l´ombra Commenta Vedi solo questo argomento
La nostra ombra ci racconta.
Cammina al nostro fianco, a volte invisibile,
presenza muta, emerge precisa dal buio.
- A volte provo a interrogarla
quando il suo silenzio combacia perfettamente con la mia figura.
Altre volte invece è lei a visitarmi,
la sento risalire dal fondo, col suo passo quieto e feroce,
afferrarmi la voce come una morsa. -
La nostra ombra non dimentica,
dice di noi cosa siamo adesso che eravamo anche allora,
mentre su un muro cieco disegna le nostre iniziali.
- Ma chi sei veramente, ombra
che certe sere pari contemplarmi
come da un altro tempo, da un altro luogo?
Qual è il tuo nome fuori dal mio?
O sono io senza nome nell'anagramma della tua orma? -
Sentinella di ciò che abbiamo perduto,
chissà se nel tuo silenzio custodisci la mite parola del ritorno
quando il passato batte senza impronta sulla pietra. Corrado BENIGNI | | | | | | | | I fucilati Commenta Vedi solo questo argomento
Non solo quelli di Goya,
questi che quotidianamente a occhi bendati
la morte, per l'ultima volta, contemplano.
Rimorso, demenza, larva
di pietà. la benda, codesto
che neanche un secondo occulta?
Lo sparo alla nuca, colpo
di grazia o infinita durezza
di immergere in un lago un insetto?
Fossa comune, cremazione,
il semplice incendio dei corpi
che puzzano e bruciano come immondezzai
toccati dal calore solare,
che testimoniano, che dignità
assicurano al dio del sacrificio umano?
Infamia di essere, infamia assoluta di uccidere.
Che castigo, pronta, pronta e felina giustizia
meriterebbe il fanatico omicida, il mandante?
Lo smemorarsi, essere un cieco a sé stesso,
non dirgli nulla, l'anima
neanche della casa dove è nato
come se il sale l'avesse rasa al suolo
e distrutto le più profonde radici,
un cieco che tuttavia riconoscesse sua madre
e perdesse la lingua, le labbra, il singhiozzo,
un cieco nei cui occhi, leccati
da mosche impietose,
i propri figli vomitassero. Antonio OSORIO | | | | | | | | Tempi di guerra Commenta Vedi solo questo argomento
Ho incontrato una signora molto ricca che mi ha detto: "Sa, ora sono occupatissima
in un ospedale per neonati. I lattanti sono un tormento alquanto penoso per le madri. Pensi Lei per gli estranei! Non le pare? Cosa ne pensa?"
Le risposi che avevo una buona soluzione per lei. "Venda i suoi cinque grandi celebri quadri moderni che per l'umana felicità non hanno alcuna importanza. Con il ricavato assuma per un anno diecimila infermiere diplomate per l'infanzia. Così potranno sostituirla!"
"Lei è un anarchico!
"Oh sì! E come vorrei assassinare la menzogna!" Peter ALTENBERG | | | | | | | | ..la poesia nel pensiero ... nel secolo scorso Commenta Vedi solo questo argomento
L'oggi è una civiltà in cui gli emblemi primi della poesia sono dissonanti;
in cui il serpente, il leone e l'aquila appartengono la tendone del circo;
il bue, il salmone e il cinghiale all'industria del cibo in scatola;
il cavallo da corsa e il levriero al botteghino delle scommesse;
e il bosco sacro alla segheria.
Una civiltà in cui la luna è disprezzata come un satellite senza vita
e la donna è "personale statale ausiliario".
In cui il denaro può comprare ogni cosa ....
eccetto la verità .... Robert Graves - | | | | |
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